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Presentato all'EICMA il rapporto Dekra sulla sicurezza stradale in moto

- Presentato ieri, in occasione del 68° salone del motociclo di Milano, il rapporto Dekra sulla sicurezza stradale in moto 2010


L’incontro, presieduto dal Sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e trasporti, on. Giuseppe Reina e moderato dal conduttore Mediaset Nico Cereghini, ha coinvolto giornalisti, alcuni rappresentanti delle Case costruttrici (in particolare quelle impegnate sul fronte “dispositivi di sicurezza”) ed esperti del settore.

I dati evidenziati nel corso della conferenza hanno dimostrato la gravità dell’attuale situazione, per quel che concerne l’Europa e che poi si rispecchia nelle casistiche nazionali: dalla Lombardia al Lazio e fino in Sicilia, le strade possono essere paragonate a scenari di guerra: 4731 vittime nel 2008, stando ai dati Istat, e oltre 300000 feriti.

Le categorie “deboli” sono, come dice la parola stessa, quelle maggiormente colpite; pedoni, ciclisti e motociclisti.
Marco Mauri, amministratore e portavoce Dekra per l’Italia, ha presentato in pillole il Report, in linea con la “Carta europea per la sicurezza stradale”. "C’è necessità di una maggiore cultura del conducente, di profonda conoscenza del sistema veicolo oltre che di rispetto per le regole, sia quelle dettate dal Codice, che quelle del “buon senso”", ha detto Mauri sottolineando l’impegno sul fronte della formazione con corsi specialistici per i bikers con istruttori di primo piano, a partire da Marco Lucchinelli.

Aspetti su cui si è soffermato il direttore del settore moto di Confindustria-Ancma, Claudio De Viti: "Crediamo fortemente nella cultura della sicurezza e la nostra recente campagna “occhio al motociclista” lo dimostra; non ci fermiamo qui, stiamo infatti lavorando con impegno per sensibilizzare sempre più i motociclisti e tutti gli utenti della strada a una civile convivenza, rispettosa di tutte le categorie."
Importanza sottolineata anche dal Sottosegretario Reina: "Il Ministero ha già attivato alcuni protocolli di intesa con centri specializzati nell’erogazione di corsi di guida sicura avanzata, iniziative che aiutano a prevenire il fenomeno perché mirano al miglioramento delle capacità tecniche dei guidatori: è in fase di avvio la sperimentazione. Va ricordato inoltre il provvedimento sottoscritto dai Ministri Matteoli e Gelmini sulla costituzione di un Comitato scientifico per l’individuazione e il coordinamento di iniziative da avviare nelle scuole per l’educazione stradale".
l professor Mastinu, ordinario di costruzione dei veicoli al Politecnico di Milano, ha voluto portare il contributo della ricerca sui sistemi di sicurezza passiva, in fase di studio: "Stiamo lavorando a un esoscheletro super tecnologico, una sorta di armatura in grado di proteggere efficacemente i bikers in caso di incidente; i nuovi materiali e l’esperienza maturata negli ultimi anni ci vengono incontro, ma credo che di pari passo dovrebbe muoversi la “cultura della sicurezza”.

Filosofia sposata anche da Andrea Pullè, responsabile della scuola Dekra per la sicurezza stradale: "Ci sono due argomenti che vanno affrontati quando si parla di formazione su strada, il primo legato all’insegnamento delle tecniche di guida, che è quello più semplice; il secondo, decisamente più ostico, è impartire l’educazione stradale, ovvero disciplinare il comportamento dei driver".

L’incontro è stato chiuso dall’ex campione mondiale Lucchinelli: "Ok la sicurezza, va bene casco, protezioni, abs e via dicendo, ma… il divieto di 50 km/h aveva senso 50 anni fa! A 50 orari, oggi, si va nella corsia box di casa!"

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