Analisi tecnica del GP di Phillip Island
ANALISI GARA 125
Su una pista dove la moto è importante più che su altre, la Derbi e la squadra di Marquez hanno fatto la differenza insieme al talento del pilota. Unico a impostare il passo dell’1’38” costante per 10 giri di 23, ha dato uno scrollone ai suoi rivali nei tratti veloci del tracciato: 2 decimi al T2 ad Espargarò e Terol, recuperati parzialmente da quest’ultimo tra le ultime 2 curve e il rettilineo principale, segno di un’Aprilia rapida in velocità massima. Chi come al solito ha faticato ad avere una moto veloce è Espargarò, che solo 5 volte ha toccato i 230 orari, sui 23 giri, lo stesso numero di volte che Marquez è sceso sotto a quella soglia… Il fisico più tonico e dimensionato lo penalizzano su pistoni come questo, specie in 125. E aggrava anche il deterioramento delle gomme. Partiti tutti con la scelta più morbida, l’unico che non è sembrato accusare un eccessivo consumo è il solito Marquez, che dal 16° giro guadagnava 6-7 decimi sugli inseguitori saliti a 1’40” di passo.
ANALISI GARA MOTO2
Una gara tiratissima, con De Angelis che ha percorso 22 giri sul ritmo dell’1’35” e 2 passaggi in 34”9, dei 25 previsti, riuscendo a distaccare Redding e Iannone soltanto dal 16° giro, dove Andrea ha perso di colpo 8 decimi, accumulando in seguto 3-6 decimi a giro. Per Scott, invece, la perdita è stata ridottissima all’inizio, quando girava 1-2 decimi più lentamente dal 17° giro, perdendo però 7 decimi al 22°. Per De Angelis ci è voluto un passo gara dalla precisione chirurgica per arrivare solitario sotto alla bandiera a scacchi. I tempi della Moto2 sono gli unici scesi rispetto a quanto visto in qualifica, specie quelli di Iannone che si è migliorato di 1 secondo. In gara i suoi problemi sono rimasti concentrati al T2, la sua moto fatica dove ci sono frenate importanti (e in questo tratto ve ne sono 2 delle 3 totali), perdendo 2 decimi rispetto a De Angelis. Guadagnava invece in velocità di punta, con una media di 275 orari, 3 in più rispetto ad Alex e ben 7 in più di Redding, con la quart’ultima velocità in classifica e una media dei 268 km/h.
ANALISI GARA MOTOGP
Come in qualifica, anche in gara Stoner e Lorenzo sono scesi sotto all’1’31” con relativa facilità: Casey addirittura 11 volte in 27 giri, già dal 2° passaggio (!), Jorge 5 volte tra il 5° e il 10° giro. La grande differenza fra i 2 si nota al T4, ovvero dalla frenata oltre lo scollino, passando quindi per i 2 curvoni a sinistra, fino a poco dopo il traguardo: lì, Jorge, perde 2 decimi dall’australiano. C’è da dire che, ottenuto il titolo mondiale, Lorenzo ha finalmente disputato una corsa con il ritmo delle qualifiche, cosa che non faceva da 3 gare.
Rossi evidenzia un ritmo incostante nei primi 7 giri, quelli impiegati per portarsi al 3° posto, poi però dall’8° al 17° ha impresso un passo impressionante per costanza e precisione: in quei 10 giri ha sempre girato in 1’31”6 (tranne una volta in 31’7”…), davvero pazzesco. E’ stato più veloce che in qualifica, ma ha continuato a perdere 2 decimi al 2° intertempo da Lorenzo e un altro decimo all’ultimo settore. Le 2 frenate che caratterizzano il secondo tratto cronometrato evidenziano quindi una difficoltà tecnica o fisica per Valentino.
L’asfalto di quest’anno, rispetto al 2009, aveva meno grip ha dichiarato Bridgestone: Stoner ha impiegato a percorrere 27 giri circa 13 secondi in più dell’anno scorso (e anche del 2008 !), con la differenza che domenica è arrivato “rilassato” con 8,5 secondi di vantaggio su Lorenzo, mentre nel 2009 con soli 1,9 secondi su Valentino. Rossi invece, sulla sua gara dello scorso anno, ha un ritardo di oltre 28 secondi, segno che qualche difficoltà in più l’ha incontrata in quest’ultima edizione. La sua Yamaha non è certo un fulmine, lo scorso anno soltanto una volta era scesa sotto ai 320 km/h, quast’anno ben 22 volte, e non di poco: tra i 313 e i 316 orari. I casi sono 2: o nel 2009 usciva più veloce dal curvone o l’M1 aveva più allungo. Anche la media in gara è scesa dai 175,851 km/h ai 173,833.
La Honda in questa classifica continua a fare paura: Dovizioso, con soli 3 giri, ha ottenuto la media delle velocità massime più alta della gara con 326,3 km/h, facendo appena meglio dello scorso anno (anche di Pedrosa) nonostante i motori di oggi siano contingentati e, quindi, meno perforanti sulla carta. L’affidabilità però non sembra mancare tanto ai motori, quanto alle componenti di contorno: il cavo del gas che ha tenuto accelerata la moto di Pedrosa a Motegi e l’ammortizzatore di sterzo che ha costretto al ritiro Andrea domenica.
Classifica MotoGP
1 25 27 Casey STONER AUS Ducati Team Ducati 175,1 41'09.128
2 20 99 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha 174,5 +8.598
3 16 46 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha 173,8 +17.997
4 13 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 173,8 +18.035
5 11 11 Ben SPIES USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 173,5 +22.211
6 10 58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 173,3 +25.017
7 9 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 172,6 +35.168
8 8 41 Aleix ESPARGARO SPA Pramac Racing Team Ducati 171,9 +46.194
9 7 33 Marco MELANDRI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 171,9 +46.294
10 6 14 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP Honda 171,0 +59.635
11 5 36 Mika KALLIO FIN Pramac Racing Team Ducati 171,0 +59.664
12 4 19 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 171,0 +59.732
13 3 7 Hiroshi AOYAMA JPN Interwetten Honda MotoGP Honda 170,6 +1'05.029
14 2 40 Hector BARBERA SPA Paginas Amarillas Aspar Ducati 170,6 +1'05.053
Non classificato
4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 165,8 24 Giri
Moto2
1 25 15 Alex DE ANGELIS RSM JIR Moto2 Motobi 167,4 39'51.102
2 20 45 Scott REDDING GBR Marc VDS Racing Team Suter 167,3 +2.172
3 16 29 Andrea IANNONE ITA Fimmco Speed Up Speed Up 167,2 +2.974
4 13 60 Julian SIMON SPA Mapfre Aspar Team Suter 166,7 +10.344
5 11 65 Stefan BRADL GER Viessmann Kiefer Racing Suter 166,7 +10.617
6 10 63 Mike DI MEGLIO FRA Mapfre Aspar Team Suter 166,2 +17.847
7 9 24 Toni ELIAS SPA Gresini Racing Moto2 Moriwaki 165,5 +27.145
8 8 3 Simone CORSI ITA JIR Moto2 Motobi 165,5 +27.249
9 7 6 Alex DEBON SPA Aeroport de Castello - Ajo FTR 165,5 +27.398
10 6 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing FTR 165,5 +27.666
11 5 12 Thomas LUTHI SWI Interwetten Moriwaki Moto2 Moriwaki 165,5 +27.677
12 4 10 Fonsi NIETO SPA Holiday Gym G22 Moriwaki 165,5 +27.851
13 3 77 Dominique AEGERTER SWI Technomag-CIP Suter 165,5 +28.333
14 2 80 Axel PONS SPA Tenerife 40 Pons Pons Kalex 165,5 +28.438
15 1 71 Claudio CORTI ITA Forward Racing Suter 165,4 +28.497
125
1 25 93 Marc MARQUEZ SPA Red Bull Ajo Motorsport Derbi 160,6 38'13.008
2 20 44 Pol ESPARGARO SPA Tuenti Racing Derbi 160,2 +6.062
3 16 40 Nicolas TEROL SPA Bancaja Aspar Team Aprilia 159,8 +11.576
4 13 7 Efren VAZQUEZ SPA Tuenti Racing Derbi 159,3 +19.032
5 11 38 Bradley SMITH GBR Bancaja Aspar Team Aprilia 159,3 +19.033
6 10 12 Esteve RABAT SPA Blusens-STX Aprilia 159,2 +20.593
7 9 71 Tomoyoshi KOYAMA JPN Racing Team Germany Aprilia 158,4 +31.519
8 8 39 Luis SALOM SPA Stipa-Molenaar Racing GP Aprilia 157,4 +46.598
9 7 35 Randy KRUMMENACHER SWI Stipa-Molenaar Racing GP Aprilia 157,3 +48.730
10 6 99 Danny WEBB GBR Andalucia Cajasol Aprilia 156,6 +58.456
11 5 26 Adrian MARTIN SPA Aeroport de Castello - Ajo Aprilia 155,5 +1'15.857
12 4 50 Sturla FAGERHAUG NOR AirAsia - Sepang Int. Circuit Aprilia 155,2 +1'19.506
13 3 78 Marcel SCHROTTER GER Interwetten Honda 125 Honda 155,2 +1'19.540
14 2 84 Jakub KORNFEIL CZE Racing Team Germany Aprilia 155,2 +1'19.543
15 1 15 Simone GROTZKYJ ITA Fontana Racing Aprilia 154,4 +1'32.122
Poche scuse
Diamo a Cesare quel che è di Cesare in aggiunta poi sulla pista che è casa sua....Quando è a genio con quel missile provate a prenderlo.
centralina