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Battaini: professione collaudatore, per un giorno pilota!

- Sensazioni ed emozioni di uno abituato a fare 12.000 km all'anno, ma solo al Mugello e a Jerez | G. Zamagni, Sachsenring
Battaini: professione collaudatore, per un giorno pilota!

SACHSENRING – Trentanove anni, 144 GP disputati in carriera , 4 pole e 7 podi in 250, fisico da triatleta, Franco Battaini è tornato in un GP al Sachsenring, sulla Ducati GP12/0 di Karel Abraham, ancora infortunato a una mano. Per il Batta, una bella soddisfazione. E una grande emozione. Lo abbiamo incontrato dopo le libere del primo giorno, quando era 18esimo a 3”289 dalla pole, con il tempo ottenuto nell’unico turno effettuato sull’asciutto. In qualifica, con il bagnato, è andata peggio, con Franco ultimo a 4”642. Ma cambia poco.


Franco Battaini, professione?
“Collaudatore Ducati”.


Quanti chilometri fai all’anno come collaudatore?
“Bisognerebbe chiederlo al mio ingegnere di pista. Diciamo 1000 km per ogni test, moltiplicato per 12 fa circa 12.000 km all’anno”.


Insomma, come dire che in pista ci vai più di un pilota professionista…
“Sì, però giro sempre sulle stesse piste, Mugello e Jerez”.


Qui, però, non fai il collaudatore, ma il pilota: cosa cambia?
“Intanto ho parecchi anni in più di quando correvo: l’ultima gara di mondiale l’avevo fatta nel 2006, ma ho corso fino al 2009 nella SuperSport nel Campionato Italiano. Questa è una pista da “pelo”, specie alla curva 11, dove venerdì mattina è caduto anche Marc Marquez in Moto2: lì, dico la verità, sto un po’ abbottonato, vado prudente”.


Quando fai il collaudatore devi solo pensare a testare tanti componenti nuovi, qui devi andare più forte possibile: immagino che l’approccio, anche mentale, sia differente.
“Per la verità, la prestazione è importante anche quando fai il collaudatore, perché girare troppo lontano dal limite non serve molto. Al Mugello ho tanti riferimento che non ho naturalmente su questo tracciato, che avevo

Quando avevo 25 anni ero più spregiudicato. Adesso ci penso di più quando devo aprire il gas, ma qui non lo puoi fare…

visto per l’ultima volta nel 2006. Il meteo non mi ha aiutato: ieri avrei voluto fare due turni sull’asciutto. E l’età si sente: quando avevo 25 anni ero più spregiudicato. Adesso ci penso di più quando devo aprire il gas, ma qui non lo puoi fare…”.


Batta, stai usando però una moto differente da quello che utilizzi solitamente: quanto è cambiata la GP12 rispetto a questa GP0 (la prima con il telaio in alluminio, utilizzata da Rossi e Hayden a Valencia lo scorso novembre e poi abbandonata).
“E’ difficile fare un paragone, perché questo è tutto un altro circuito. Anche come assetto, bilanciamento ed elettronica nel primo turno avevo un po’ di problemi e poi nel secondo è piovuto”.


Ma non hai risposto alla domanda: quanto è differente questa moto?
“E’ difficile rispondere, perché la pista, molto tortuosa e stretta, corta, completamente differente da quella dove giro di solito, non aiuta a fare paragoni”.


Ti sei emozionato quando sei entrato in pista?
“Un po’ sì. E mi emoziono ogni volta che entro in pista”.


Cosa ti aspetti dalla gara?
“Spero di girare ancora un po’ sull’asciutto di essere più tranquillo nella guida: ci sono dei punti che ho il “braccino” (un po’ di paura, NDA), devo sbloccarmi un po’. La partenza sarà un momento particolare: mi ricordo che l’emozione era grande quando eri sullo schieramento, in qualsiasi categoria”.


Tu lavori per la Ducati, quindi per Valentino Rossi e Nicky Hayden: ti confronti spesso con loro?
“Sì, soprattutto con Vale: quando provo qualcosa di nuovo, mi chiede sempre come è andata. E’ importante, soprattutto in questo momento avaro di risultati, dargli magari quella piccola speranza per riuscire ad andare un po’ più forte. Da pilota, capisco la situazione che sta vivendo, che è sicuramente difficile e per lui è un momento impegnativo”.


Ma le richieste che fa sono fuori dal mondo?
“No, assolutamente. Come sai, però, Ducati ha una sua filosofia e quella vorrebbe mantenere. Però, come avete visto, almeno il telaio è cambiato parecchio”.

  • Brandon Alan Lee
    Brandon Alan Lee, La Spezia (SP)

    @Stiducatti

    Fammi capire...
    In Sbk hanno modificato qualche regolamento?
    No perchè Ducati le sta prendendo da Aprilia, Bmw, Kawasaki, Honda.
    Spieghiamo a Ducati che non siamo più nel 1988!

    Ok che è il 1198 però è una moto ben sviluppata e conosciuta, la zavorra, se piazzata bene può essere un bel vantaggio in certi circuiti e un po' penalizzante nel guidato, peso e logorio della gomma possono influire, ma mi sembra che anche li la tradizione abbia raggiunto il culmine di sviluppo per rimanere competitiva, nonostante i 200cc d'esercizio in più del motore e la tradizione ad aver coppia fin da sotto.

    In Motogp ha esordito con motore
    V4 con angolo bancata di 90° derivazione testastretta
    ..oggi abbiamo un L4 di 90°
    ..hanno voluto il sistema twin pulse ma non è seguire la tradizione perchè è comunque un plurifrazionato e non un bicilindrico...
    ..hanno preferito utilizzare il sistema desmodromico, al posto che, come tutti, compresa la F1 che gira sui 20.000 giri/min, le volvole pneumatiche...

    Telaio
    ...prima a traliccio...
    ..poi trasformato nel 2009 in un airbox in carbonio o scatolato di alluminio perchè il motore scassava il pilota e il traliccio tubolare dalle vibrazioni...
    ...poi si è abbandonato il carbonio diventando così un airbox scatolato in alluminio...forcelle e forcelloni son stati provati sia in alluminio che in carbonio (forcellone)...
    ...nel 2011 si son cercate soluzioni portando pezzi di alluminio da unire al telaio già presente in punti strategici ma che io meglio definirei, in "prove di impaginazione per il 2012"
    ...e ora siamo al perimetrale con forcellone in carbonio/alluminio..

    ...il motore 2012 doveva essere un 910cc invece hanno optato per un potenza piena di 1000cc ruotato all'indietro di 6° per poter recuperare spazio, ricavare spazio per il serbatoio, per far passare gli scarichi in posizione differente, con l'intento di spostare più peso indietro per dare trazione perchè secondo preziosi, l'anteriore era troppo carico e questo sarebbe bastato a dare una moto senza sottosterzo a Vale e Nicky ma così non è stato...

    ...per rimediare al problema non risolto, cosa si pensa? Motore nuovo finalmente..ma attenzione, non riuscirà ad esser pronto prima di Jerez, ed invece viene rimandato, e poi rimandato nuovamente per giungere poi alla conclusione che per Laguna Seca non arriverà un motore nuovo ma bensì un albero motore..

    ...è stancante aver a che fare con persone che non ammettono che i giapponesi non sono più quelli degli anni '80-90, sono andati avanti!!

    Quale sarebbe la filosofia tradizionale Ducati in Motogp?
    Ma soprattutto quale tradizione ha Ducati in Motogp?

    Traliccio inadeguato, motore plurifrazionato con potenze e vibrazioni che distruggono il concetto di guidabilità?

    ...ma a Ducati, gliel'ha ordinato il dottore che deve per forza partecipare percorrendo strade da presuntuosi che non funzionano?

    A me sembra che si credano dei geni dell'ingegneria per esempio il prendere un progetto del 1970, che viene rivisto da Preziosi e spacciato per "marchio pioniere del carbonio" significa far propria un'architettura già realizzata ma modificata...questo è essere originali e tradizionalisti?

    Persino la CRT del team Avintia/Bqr ha abbandonato da 3 gare il telaio in carbonio per uno in alluminio, o meglio, utilizzano i 2 telai, fanno le prove e girano con quelli in alluminio.

    Tutto il mondo si sta rendendo conto che la Ducati, in Motogp, non va...e le moto stradali sono prodotto ben diverso sia dalle Motogp che dalle Sbk, Panigale apparte, di cui si dice però che la filosofia del nuovo 1200 sia ispirata ad un motore già esistente e sempre 1200.
    Boh...io al posto che cercare rigidità nel telaio, avrei cercato di ridurre le vibrazioni generate...
    ...il classico caso di Maometto che se non va alla montagna...ma ci vuole un Ingegnere per capire tutto ciò? Bisognava arrivare al 2012 per avere un albero motore che renda meno brusco il motore? Questo sistema "twin pulse" è così necessario?
    Il Desmodromico è ancora adeguato alle rivali Motogp di oggi?
    Ovvio che i regolamenti hanno chiuso qualche porta, ma cavolo, battili con le loro stesse armi per chiudergli la bocca fa così tanto schifo!?
    Se chiami Vale per fare una moto guidabile e poi non lo ascolti, che senso ha se non quello di aver trovato un compratore che possa sfruttare Vale per sviluppare?
    E' così difficile capire che Vale sa ancora guidare ma questa moto non permette di poter guidare in quel modo?

    Una moto per prima cosa, deve curvare e rimanere in piedi, poi deve rimanere stabile per mezzo delle sospensioni, avere un motore che la spinga più veloce delle altre senza distruggere pilota e gomme, e quando si è più veloci degli altri, ci si può permettere di derapare senza ritegno, ma quella dev'essere una scelta del pilota, non una caratteristica del DNA della moto perchè vuol dire che la ciclistica è stata progettata male visto che si scompone sempre!

    ..mah..rimango perplesso su tante cose...
  • Stiducatti
    Stiducatti, Corsico (MI)

    un ducatista

    ha ragione Furusawa, certo che ha ragione. Sai perché? Perché se succedesse quello che dice lui, e cioé che Ducati vada dietro alle indicazioni di valentino, anche se la rossa vincesse, avrebbe perso.

    Nel mondiale nippoGP, col regolamento tagliato ad hoc per tutelare i colossi giapponesi, Ducati non ce la farà mai DI NUOVO a vincere imponendo i propri tratti distintivi quali elementi di superiorità. Nel 2007 furono tutti colti di sorpresa, oggi sono preparati e agguerriti.

    L'unico modo per sperare in qualche risultato nel nippoGP, sarebbe un telaio perimetrale (oggi c'è), un propulsore V stretta a valvole pneumatiche (più leggero che col desmo) col peso spostato tutto sull'avantreno, meno coppia senza il desmo, meno giri motore senza il desmo, moto alta e corta piuttosto che lunga e bassa (senza l'architettura a L del motore), elettronica per compensare la maggiore instabilità... ma questa... ma questa è... una Honda!

    Capite?

    E i costruttori nipponici non vedono l'ora che Ducati tradisca la propria filosofia che commercialmente esercita tanto appeal sul pubblico di tutto il mondo.

    Vedremo quanto Audi vorrà intaccare gli elementi di successo - lo stile e la cifra tecnica - di un'azienda che ha comprato per 'soli' 800 milioni di euro...
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