motogp

Ma Burgess sa quello che dice?

- Il 19 agosto affermava che la Ducati era vicinissima alla competività. "Manca solo l’1 per cento", precisò. Ora spara a zero sulla rossa e dice: "alla Ducati non hanno fatto niente"
Ma Burgess sa quello che dice?

 

Su Motosprint di martedì 11 settembre, l’ultimo numero, spicca la clamorosa intervista che il giornalista australiano Colin Young ha fatto a Jeremy Burgess, il responsabile tecnico del team di Rossi e che lavora con Valentino dal 2000. Il tono del tecnico, che con il suo pilota dalla Ducati tornerà (è ufficiale) alla Yamaha, è molto secco, e alla richiesta di spiegare il fallimento della stagione 2011, a proposito di Ducati dice testualmente e molto duramente: “se non fai niente non ottieni niente”. Più avanti, Burgess arriva addirittura a spiegare che Rossi è costretto a correre con il telaio della prima gara in Qatar, un telaio che non gli è mai piaciuto ma che in Ducati non hanno saputo evolvere. Jeremy precisa persino che Ducati ha evitato di fare un telaio nuovo perché “per loro stessa ammissione non ne sono capaci”. E infine conclude: “Purtroppo non è arrivato dalla Ducati alcun segnale di un cambiamento e dunque Valentino ed io non potevamo restare ancora lì, a fare un 2013 uguale al 2012”.

L’intervista è davvero sorprendente per la schiettezza, che di solito nelle corse non si usa; gli australiani forse sono un po’ così, basta pensare a Stoner. Ma è addirittura incredibile se viene confrontata con quella che la Gazzetta dello Sport pubblicò lo scorso 19 agosto. Era la domenica di Indianapolis, e l’inviato negli Usa Paolo Ianieri riportava tra virgolette la seguente dichiarazione dello stesso Burgess: “Avrei voluto restare in Ducati e finire il lavoro perché non siamo lontani, ci manca forse l’1 per cento”.

Nella stessa intervista della Gazzetta, Jeremy esprimeva per la verità anche molta delusione sull’argomento telaio: precisava che a fine 2011 avevano dovuto mettere un telaio attorno a un motore già disegnato, e questa non era una buona soluzione. Disse esattamente “Ci vorranno anni o comunque molto tempo per trovare la strada giusta, e del resto la Ducati non ha l’esperienza delle giapponesi: nel

Alla Ducati mancava l’1 per cento per essere competitiva oppure manca ancora tutto perché niente si è fatto in tutta la stagione 2012?

1989 Honda fece ben tredici telai per Lawson”.

Ma la contraddizione appare enorme: quale delle due affermazioni è quella giusta? Alla Ducati mancava l’1 per cento per essere competitiva oppure manca ancora tutto perché niente si è fatto in tutta la stagione 2012? Mentre aspettiamo che Jeremy Burgess –che abbiamo sempre stimato per la sua professionalità e che è certamente accreditato a parlare di tecnica Ducati- faccia ordine nelle sue stesse parole, ai lettori chiediamo cosa pensano di tutta la situazione. Aspettandoci anche un comunicato della Ducati, che dopo aver diramato la notizia del divorzio da Rossi pare essersi chiusa in un mutismo assoluto e difficile da interpretare. A Indianapolis, prima gara dopo la separazione con Valentino, il top management della casa bolognese non c’era, e anche a Brno non è uscita una parola ufficiale sull’argomento.
Che effetto vi fa questa doppia intervista di Burgess con “la contraddizione incorporata”, e che idea vi siete fatti dell’intera situazione?

 

Leggi tutti i commenti 147

Commenti

  • R1ossano9634
    R1ossano9634, Albenga (SV)

    Considerazioni

    1) Non si possono minimamente mettere in dubbio le capacita' di guida di un 9 volte campione del mondo,chi lo fa mente sapendo di mentire 2) Stoner e' sicuramente un grande campione e lo sta dimostrando tuttora,ma ammettiamo che nel 2007 la Ducati era un missile terra-terra (vi siete forse dimenticati la differenza di velocita' che aveva in rettilineo rispetto alle altre moto?),oltre a tutto quell'anno aveva anche un vantaggio a livello pneumatici 3) Burgess sicuramente avrebbe fatto meglio ad usare toni piu' pacati in quell' intervista,se non altro per rispetto nei confronti del proprio datore di lavoro 4) La colpa del fallimento Rossi-Ducati penso che debba essere equamente ripartita,cio' non toglie che se una moto e' poco competitiva nessuno sara' mai in grado di portarla alla vittoria,se fino ad ora ci e' riuscito solo Stoner immagino che qualche motivo ci sara' 5) Vedremo il prossimo anno cosa faranno Dovizioso e Iannone anche se ho parecchi dubbi sul fatto che siano superiori a Rossi a livello di capacita' di guida (i freddi numeri lo dimostrano ampliamente),personalmente gli faccio i miei migliori auguri...
  • FABTE
    FABTE, Verona (VR)

    il pensionando

    Davvero inaspettata questo uscita di Burgess: dopo quello che (non) è riuscito a combinare in Ducati non è stato capace nemmeno di.....starsene zitto, sputando nel piatto dove mangia da 2 anni... fine davvero ingloriosa per un (presunto) mito tecnico.
Leggi tutti i commenti 147

Commenti

Inserisci il tuo commento