DopoGP, speciale sicurezza: bisogna cambiare! [VIDEO]
Giovanni Copioli è anche membro del board FIM: è la persona giusta per rispondere alle nostre domande e a quelle di voi lettori. Che qualcosa non funzioni è ormai fin troppo evidente: allineare quaranta e più piloti, con poca o nessuna esperienza, sulle piste veloci è evidentemente troppo pericoloso; le moto sono poco potenti ma pesanti, e i ragazzi corrono tutti ravvicinati. Sappiamo che il nostro è uno sport a rischio e che l’investimento è una situazione limite e di non facile intervento: ma si sta lavorando per scongiurare il più possibile questi rischi? Non sembra, ma sapremo.
In tutti gli sport assistiamo al fenomeno degli atleti-bambini, è lo spirito del tempo. Ma qui parliamo di moto e motori, non di tennis o di golf: forse abbiamo dato tanto spazio alla passione (e agli interessi che necessariamente la seguono) dimenticando che tanti passi avevamo fatto nella direzione della sicurezza.
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Ma Simoncelli e Tomizawa, correvano con altri 40 piloti? Visione del problema, veramente limitata...
Che c'entra poi la formazione se chi scivola davanti viene investito da chi segue? Ci vogliono protezioni sulle tute e sul casco, anche a costo di dover vedere qualcosa di brutto, tipo uno scafandro o una mega gobba avvolgente, che magari fa girare anche 10 secondi più lenti: ma chissenefrega, l'importante è salvare le vite di questi ragazzi.