Effetto 8 marzo: Valentino Rossi sta pensando di aprire l’Academy alle pilotesse
E se la VR46 Academy di Tavullia, dopo aver portato in MotoGP la stragrande maggioranza di quelli che erano stati “i pilotini di Valentino Rossi”, si tingesse di rosa? Un’idea a cui il nove volte campione del mondo sta pensando, muovendo dal fatto che nel motomondiale, contrariamente a quanto accade in altre discipline del motorsport su due ruote, la presenza femminile è scarsissima in termini numerici, se non nulla. “Uno dei più grandi problemi del paddock della MotoGP è che non ci sono troppe ragazze - ha affermato ieri il 42enne e veterano della MotoGP - ce ne vorrebbero di più. Sarebbe meglio per tutti. In passato ci sono state delle pilotesse, ma non so cosa si possa fare. Bisognerebbe forse organizzare una Academy per le donne, potrebbe essere una buona idea”.
Un pensiero, questo di Valentino Rossi, affidato ai microfoni dei media nelle ore immediatamente successive al secondo giorno di test sulla pista di Losail, chiuso da Rossi con un tempo decisamente alto e un risultato non certo all’altezza delle aspettative. Ma, al di là del cronometro, la riflessione ha voluto riguardare anche un tema di cui si discute sempre poco e che, alla vigilia dell’8 marzo, è più che calzante in un momento storico di particolare sensibilità verso questo tema. E se la nuova vocazione dell’Academy fossero proprio le pilotesse?
E sarebbe anche bello avere un campionato femminile, come avviene in tutti gli altri sport.
le moto sono uno sport difficile fisicamente e quindi una ragazza avrà ovviamente più difficoltà nel correre contro degli uomini.
Sarebbe bello avere un campionato femminile.
Per quanto riguarda l'Academy è giusto, se non lui chi??
Ricordo che negli ultimi 4 anni i ragazzi della VR hanno vinto più campionati che i ragazzi della FIM negli ultimi 20...
Segno, se ancora ce ne fosse bisogno, di come il talento italiano, se seguito a dovere, sia immenso...