Extra DopoGP: dai test in Qatar la novità Ducati per variare l’assetto
E’ emerso che Jack Miller lo abbia già utilizzato in qualche GP l’anno scorso: lo ha giudicato un po’ complesso da approcciare, ma efficace. Secondo il nostro esperto potrebbe essere attivato dal pilota in piena curva (tramite il comando sul semimanubrio sinistro) e agisce sul retrotreno quando la sospensione è compressa per effetto della forza centrifuga. Serve ad impedire la completa estensione dell’ammortizzatore in uscita di curva e su parte del rettilineo successivo.
Numerosi i vantaggi soprattutto per i piloti, nella nostra ipotesi, meno sensibili: Dovizioso non pare così entusiasta. L’holeshot sottolinea in ogni caso la fantasia progettuale di Ducati e la continua ricerca del dettaglio utile, anche se non è detto che verrà impiegato sempre. E comunque non risolve le difficoltà congenite al progetto: la Desmosedici, con le nuove Michelin, resta sottosterzante.
Penso si trovi anche nella situazione di cercare qualsiasi espediente che possa dare un minimo di vantaggio competitivo ai piloti..
Purtroppo non risolve alcuni problemi fisiologici della Ducati, ma da questo punto di vista è stato altamente istruttivo il video sulla visita di Moto.it presso Aprilia dove hanno spiegato chiaramente le differenze tra le moto V4 e quelle con i quattro in linea, non tanto a livello motoristico, ma soprattutto per i riflessi che la scelta del motore ha anche sul telaio e sulla guidabilità della moto…
Da questo punto di vista la scelta di una o dell'altra soluzione porta vantaggi e svantaggi evidenti, nello spirito oramai assodato che la moto perfetta NON esiste…
Forse le case dovrebbero impiegare più risorse e attenzione nella scelta del pilota (famoso o meno che sia) che abbia le caratteristiche giuste per massimizzare le tipicità della propria scelta progettuale e dello sfruttamento degli pneumatici…