Forward Racing, sulle orme di Hayate
Presentato ufficialmente a Milano il team Forward Racing, che parteciperà al motomondiale nella nuova categoria Moto2 con i piloti Jules Cluzel e Claudio Corti, coordinati dal Team Manager Andrea Dosoli (ex team Hayate MotoGP).
Tra i presenti non poteva mancare il costruttore della ciclistica, il noto tecnico ex-pilota Eskil Suter (più volte nei primi dieci del mondiale 250, negli anni novanta) che, sottolineando lo stretto legame tra la sua azienda e i componenti del team Forward Racing ha spiegato nel dettaglio le caratteristiche del nuovo progetto SRT MMX, nato dall’approfondita esperienza che la sua società di engineering ha sviluppato nel corso degli anni.
Il progetto SRT MMXha come risultato la moto più evoluta che la Suter Racing abbia mai realizzato: una moto senza compromessi, nata per essere competitiva fin da subito.
Eskil Suter: «Noi di Suter Racing siamo orgogliosi di avere instaurato un’ottima collaborazione con il team Forward Racing. In Moto2 forniamo i telai a ben sette team, ma il Forward Racing è uno dei due team “ufficiali” ai quali daremo un ampio supporto, con il chiaro obiettivo di facilitare lo scambio d’informazioni tecniche. Apprezziamo la professionalità di questo team e l’eccellente sinergia con Andrea Dosoli: è fondamentale, soprattutto in una categoria nuova come questa, avere dei partner che possano incrementare lo sviluppo della moto fornendo dati utili ed indispensabili per la crescita di questo progetto».
La denominazione Forward, che in italiano sta per “in avanti”, esprime la chiara volontà di un gruppo di imprenditori di portare avanti, il più rapidamente possibile, un progetto ambizioso e lungimirante. L’immaginario collettivo identifica nelle due frecce il concetto di “avanzamento veloce” verso gli obiettivi prefissati.
In un mondo che sempre più ha come tema la globalità e l’unione tra diverse etnie, Forward Racing ha pensato ad un team multietnico, avendo così la possibilità di confrontarsi con le diverse abitudini con il chiaro scopo di condividerle.
La professionalità e la conoscenza che ognuno dei componenti esprime nei propri ambiti sono il cuore pulsante del team Forward Racing, che è formato da tecnici ed ingegneri di altissimo livello tutti provenienti da anni di esperienza nella classe regina.
Così come Andrea Dosoli ha accettato la responsabilità di gestire il reparto tecnico, Media Action, agenzia incaricata per il reperimento degli sponsor, si è resa responsabile della copertura del budget necessario per svolgere al meglio tutte le attività agonistiche. E i piloti Jules Cluzel (ex 125 e 250 GP) e Claudio Corti (vice-iridato in Superstock 1000 nel 2009), i piloti del team, hanno accettato di sfidare i loro colleghi credendo nel progetto di Forward Racing.
Il curriculum di Andrea Dosoli
finoa 1997: gestionediteam nelCampionatoEuropeo
1998 –1999: meccanico del team Semprucci in 125cc e 250cc, col pilota Sebastián Porto
2000: meccanico del Team Edo Racing in 250, con Sebastian Porto
2001 –2003: responsabile tecnico del team D’Antin Yamaha, con Josè Luis Cardoso, Pere Riba e Shinya Nakano
2004 –2008: responsabile tecnico e responsabile strategia del Kawasaki Racing Team con Shinya Nakano, Alex Hoffman, Randy de Puniet, Oliver Jacque, John Hopkins ed Anthony West
2009: team manager e responsabile tecnico del team Hayate con Marco Melandri.
Interviste ai piloti
Jules Cluzel
Stai iniziando il tuo quinto anno nel motomondiale. Che cosa ti aspetti per il 2010?
«Per essere sincero ho delle grandi aspettative, perché mi trovo per la prima volta in un team veramente competitivo e professionale. Vorrei sottolineare che ringrazio tutti per avermi dato questa possibilità. Sono convinto di essere maturato molto, e non ripeterò più gli stessi errori dell’anno scorso. Ho imparato che la costanza e il rigore sono fondamentali».
E a fine campionato, dove ti vedi? Quali sono i tuoi obiettivi?
«Insieme al mio team penso di avere tutti i requisiti necessari per poter lottare con gli altri per il titolo. Probabilmente ci aspetta un campionato molto combattuto, visto che almeno venti piloti saranno in condizione di poter vincere una gara. In ogni caso, saremo molto felici se alla fine potessimo occupare una delle prime tre posizioni».
Come tanti ex della 250 stai affrontando il passaggio al “4 tempi. Come ti trovi con la tua nuova moto?
«A dicembre, a Valencia, ho fatto il primo test, e onestament non mi sentivo a mio agio. Era una situazione difficile, mentre adesso, dopo qualche giorno di pista in più, mi sento molto meglio, ho acquisito più feeling con la moto. Ovviamente, sento di avere ancora tanto margine di miglioramento, soprattutto conella confidenza con il freno-motore, ma sono certo che ogni chilometro in più mi aiuterà a perfezionare il mio stile di guida».
Cosa stai facendo per sentirti cosi preparato?
«Mi alleno almeno due ore al giorno in palestra. Inoltre, cerco di sfruttare tutte le possibilità immaginabili per fare qualche giro in moto, anche se si tratta di moto da cross o addirittura di minimoto. Non riesco a stare lontano dalle “due ruote”, e non vedo l’ora che inizi il campionato».
Sembri veramente molto carico…
«Si, sono carico e in formissima! La forma fisica è fondamentale per ottenere il successo!».
Claudio Corti
Nuovo anno, nuovo campionato, nuova squadra, nuova avventura. Cosa ti aspetti dal 2010?
«È vero. Quest’anno è tutta un’altra cosa. Intanto vorrei dire che sono molto felice di far parte del team Forward Racing. È una squadra con una mentalità giovanile e nel contempo molto professionale. Ringrazio tutte le persone che hanno creduto in me e che mi stanno dando l’opportunità di iniziare a vivere il mio sogno».
Che sarebbe?
«Da piccolo sognavo di partecipare al motomondiale. Ed ora che ho raggiunto questo traguardo sto iniziando a sognare altro: imparare velocemente, far bene e raccogliere più punti possibili».
Hai tanto da imparare?
«Si, certo. Fino all’anno scorso correvo nel campionato Super Stock1000, che consiste in dieci gare che si svolgono durante le tappe europee del campionato mondiale Superbike. Di conseguenza, quest’anno il campionato per me sarà molto più lungo: le sette gare in più della Moto2 fanno una bella differenza. Inoltre, non solo il numero delle gare è aumentato, ma la maggior parte dei tracciati per me sono del tutto nuovi: conosco solo sei delle diciassette piste su cui si gareggerà…»