GP di Catalunya. Lorenzo vince a Montmelò
MONTMELO’ – Terza vittoria, seconda consecutiva, per Jorge Lorenzo con Dani Pedrosa secondo in volata su Marc Marquez. Quarto Valentino Rossi, settimo Andrea Dovizioso, a terra Cal Crutchlow, Nicky Hayden e Andrea Iannone. Sembrava imbattibile Pedrosa, invece ha dovuto arrendersi a uno strepitoso Lorenzo, perentorio – peraltro come era già successo al Mugello – di prendersi la prima posizione alla prima curva e di non mollarla più fino al traguardo. Dal primo all’ultimo giro, Jorge ha martellato, guadagnando decimo su decimo, fino al 1”763 finale: una prestazione magistrale che lo rilancia prepotentemente anche in classifica generale, con Pedrosa lontano solo 7 punti.
MERITO DEL PILOTA
La differenza, è bene sottolinearlo, l’ha fatta il pilota, l’unico a riuscire a guidare l’M1 in questa maniera: Crutchlow è caduto al sesto giro mentre era in quarta posizione, mentre Rossi ha finito quarto a 5”874. Insomma, un Lorenzo in grandissima forma, rigenerato psicologicamente dal ricongiungimento con il papà: in questo momento è lui il pilota più forte.
PEDROSA, OCCASIONE PERSA
L’occasione sfruttata al meglio da Lorenzo è quella persa da Pedrosa che su una pista a lui favorevole non è riuscito a sfruttare al meglio la superiorità messa in mostra nelle prove, anche per il solito, cronico problema della Honda a far lavorare nel modo corretto le gomme. Addirittura, nel finale Dani ha dovuto difendersi dagli attacchi furibondi del compagno di squadra, che come aveva fatto anche nelle precedenti gare, è stato molto più incisivo la domenica che nei giorni precedenti. Marquez ci ha provato in tutti i modi, rischiando addirittura di tamponare il compagno alla curva numero quattro, la velocissima a destra dove, un tempo, si vedevano le MotoGP derapare: Marc ha dovuto frenare violente per non centrare Pedrosa , pregiudicando così la possibilità di un ultimo attacco finale. In ogni caso, un’altra grande prestazione.
ROSSI, MALE ALL’INIZIO
Come ormai accade dall’inizio dell’anno, Rossi ha perso la possibilità di giocarsi il podio nei primi giri, quando regolarmente ha accumulato tre decimi di distacco ogni volta che passava sul traguardo. Poi, dal 15esimo giro in poi, i suoi tempi si sono allineati al centesimo con quelli di Lorenzo, per poi aumentare nuovamente nel finale quando ormai per Valentino non aveva più senso forzare. Un’altra delusione per Rossi, su una delle sue piste preferite: non sarà facile venirne fuori.
DISASTRO DUCATI
Per la Ducati, una prestazione disastrosa, la peggiore dell’anno: Andrea Dovizioso ha chiuso settimo a 32”692, battuto nel finale perfino da Bradley Smith. Purtroppo, la moto laboratorio non sembra portare nessun vantaggio e con ogni probabilità domani verrà scartata, dopo essere stata nuovamente provata dai piloti ufficiali, perché da marzo a oggi non sono stati apportati benefici sul posteriore. Davvero una situazione critica.
I PRIMI COMMENTI
Jorge Lorenzo: “E’ stata molto dura, ma vincere in casa è una sensazione speciale, soprattutto se non te lo aspetti. Sono partito meglio delle aspettative, ho forzato, ma Pedrosa era sempre attaccato. Ho continuato a tirare, finché Dani non ha mollato”.
Dani Pedrosa: “Abbiamo avuto problemi con le gomme, mi aspettavo di andare più forte, ma mi si chiudeva tanto davanti. Non sono mai stato abbastanza vicino a Lorenzo per forzare un sorpasso e provare a impostare un altro ritmo: ho dovuto soffrire, è stata dura rimanere concentrato, si è avvicinato Marquez, ma alla fine ho fatto secondo. Speravo meglio, ma per il campionato è ok”.
Marc Marquez: “Ero dietro a Pedrosa, aspettavo il momento giusto per il sorpasso e a due giri dalla fine sono andato all’attacco: lì, generalmente, frenavo più forte di Dani, ma in quel giro ha staccato forte anche lui e ho dovuto attaccarmi ai freni, perché se avessi insistito saremo caduti entrambi. Comunque, un buon risultato”.
Classifica
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 164.4 | 43'06.479 |
2 | 20 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 164.3 | +1.763 |
3 | 16 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 164.3 | +1.826 |
4 | 13 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 164.1 | +5.874 |
5 | 11 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 162.7 | +26.756 |
6 | 10 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 162.4 | +32.228 |
7 | 9 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 162.4 | +32.692 |
8 | 8 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Power Electronics Aspar | ART | 160.8 | +58.615 |
9 | 7 | 5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 160.5 | +1'03.142 |
10 | 6 | 51 | Michele PIRRO | ITA | Ignite Pramac Racing | Ducati | 160.1 | +1'09.774 |
11 | 5 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 159.2 | +1'24.377 |
12 | 4 | 71 | Claudio CORTI | ITA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 158.7 | +1'33.679 |
13 | 3 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Paul Bird Motorsport | ART | 158.0 | +1'45.355 |
14 | 2 | 67 | Bryan STARING | AUS | GO&FUN Honda Gresini | FTR Honda | 157.7 | +1'50.745 |
15 | 1 | 77 | Javier DEL AMOR | SPA | Avintia Blusens | FTR | 151.8 | 1 Giro |
16 | 52 | Lukas PESEK | CZE | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 151.6 | 1 Giro | |
Non classificato | ||||||||
8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Blusens | FTR | 160.5 | 10 Giri | ||
17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | ART | 158.1 | 15 Giri | ||
35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 164.1 | 20 Giri | ||
69 | Nicky HAYDEN | USA | Ducati Team | Ducati | 162.8 | 20 Giri | ||
29 | Andrea IANNONE | ITA | Energy T.I. Pramac Racing | Ducati | 162.0 | 21 Giri | ||
14 | Randy DE PUNIET | FRA | Power Electronics Aspar | ART | 153.0 | 24 Giri | ||
Primo giro non terminato | ||||||||
19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 0 Giro | |||
70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 0 Giro |
Esatto gdn1963!
La "sfortuna" di questo momento è che ci sono almeno 3 piloti che sono in grado di spremere il 120% dalla moto.
Il 120% vuol dire che se la moto al limite può girare per 22 giri in 1.41.00, questi 3 fanno un giro in 1.41.02, l'altro in 1.40.998, poi in 1.41.01 e così via. Anzi, a un certo punto loro potebbero averne 'nel polso' per fare anche meglio, ma appena spingono ulteriormente rischiano di stendersi perché la moto (o le gomme) non ne ha più.
Per cui io non sto dicendo che Alessandro200958 abbia torto negli effetti, cioé che i GP sono bloccati nelle prestazioni dei mezzi meccanici, bensì nelle ragioni che non riguardano tanto l'elettronica, quanto il fatto che là davanti ci sono 3 fuoriclasse che ne hanno da vendere.
x104 alessandro
Le moto sono uguali (parliamo a caso di Yamaha, va)
Uno è capace di settarla perfettamente, l'altro no !
Anche questo fa parte del manico.
O se preferisci del famigerato secondo nel polso o del pilota che corre sopra i problemi della moto.
Tra l'altro, tu si che ti contraddici quando dici che la rimonta di Rossi ha qualche suo merito......ma allora il pilota conta o no rispetto alla moto.....?
Ancora non sono stato capace di capirlo.
O forse si, conta solo per Rossi, se vince, altrimenti no !
Ciò detto, vedi, penso che sia inutile continuare questa discussione; tu parti dal presupposto di avere ragione e di insegnare agli altri, io umilmente ti segnalo le incongruenze e contraddizioni dei tuoi migliaia di post che ho letto da che frequento questo forum, circa 4 anni.
Ad ognuno le proprie idee.
Lamps