Gresini Racing e Ducati Corse: come nasce il progetto MotoGP
Il team Gresini è un'istituzione nel Motomondiale. Nasce nel 1997 con Honda - la Casa con cui Fausto Gresini ha concluso la sua carriera da pilota, a metà degli anni 90 - e diventa subito una struttura di riferimento per HRC. Inizia alla grande in 500, dalla classe regina, con la NSR-V bicilindrica e Alexandre Barros, poi scende in 250 al volgere del millennio con Vincent Philippe e il pupillo di Casa Honda, Daijiro Kato. Con cui vince un titolo, conquista definitivamente i giapponesi ed entra in MotoGP.
Purtroppo il 2003 segna la scomparsa di Kato; dopo di lui, il team accoglie Sete Gibernau, Colin Edwards, Marco Melandri, Toni Elias, Alex De Angelis e Shinya Nakano. Nel 2010 arriva il titolo Moto2, dove la squadra ha creato un team con lo stesso Elias, che a fine anno si aggiudica il titolo, e il russo Ivanov.
Ma soprattutto, in MotoGP arriva Marco Simoncelli, che corre a fianco di Aoyama. Nel 2011 l'altro tragico lutto, con la scomparsa di Marco a Sepang. A Faenza non si arrendono, anzi nel 2012 l'impegno si allarga a tutte e tre le classi. Nelle file di Gresini Racing passano tantissimi nomi di spicco: Bautista, Antonelli, Pirro, Wilairot, Bradl, Espargaro, Redding, Di Giannantonio e Martin.
Nel frattempo, dal 2015, l'avventura con Aprilia: a Noale scelgono Gresini Racing per rientrare in MotoGP. Sette anni in cui la RS-GP cresce fino all'attuale competitività. Poi, alla fine dello scorso anno, l'annuncio. Gresini Racing torna ad essere un independent team a partire dal 2022. Fausto Gresini, purtroppo, ci lascia poche settimane dopo, ma l'avventura continua grazie alla tenacia della moglie Nadia. E neanche un mese fa un secondo annuncio, che tutti aspettavamo, e che formalizza l'accordo fra la struttura romagnola e Ducati Corse.
Ma si tratta solo dell'inizio del progetto Gresini MotoGP, un progetto che si lega a Ducati Corse - con cui lo stesso Fausto aveva già preso accordi - e poi a Di Giannantonio e Bastianini: una line-up tutta italiana e, romanticamente, molto legata alla storia Gresini e a Fausto.
“Continuare nel segno di Fausto era ed è la nostra missione e, per farlo al meglio, il ritorno in MotoGP come Team Indipendente era un passaggio obbligato." racconta Nadia Padovani Gresini, team owner e principal della struttura. "Sono stati mesi intensissimi, carichi di lavoro e di emozione nei quali, insieme a tutta la squadra, abbiamo concentrato i nostri sforzi per creare il miglior progetto MotoGP possibile. Ducati Corse e Fausto si erano già parlati al termine della scorsa stagione e credo che la scelta delle moto della casa di Borgo Panigale sia quella più giusta, anche se non dimentico la collaborazione importante con Aprilia di questi anni. Per quanto riguarda i nostri piloti che dire… Il talento, la velocità, l’ambizione e le loro vittorie sono sotto gli occhi di tutti, e la MotoGP credo sarà il loro palcoscenico per tanti anni. Sono giovanissimi e il fatto che sia stato proprio Fausto a “scoprirli” e a portarli sulla scena mondiale mi fa pensare che sia una line-up che avrebbe approvato a pieni voti”.
“Arrivare al top non capita tutti i giorni" fa eco Fabio Di Giannantonio. "Il prossimo anno correrò nella massima categoria di questo sport ed è un sogno incredibile. Il primo giorno sarà come entrare nella scuola dei grandi: sarà tutta una grandissima esperienza, a prescindere da come vada. Il passaggio dalla Moto2 alla MotoGP sarà bello tosto: 100 cavalli in più, più persone nei box, più impegni, più bottoni sul manubrio…Sicuramente sarà un cambiamento enorme, ma io mi sento già pronto e non vedo l’ora”.
“È fantastico tornare in Gresini Racing, una squadra che è come una famiglia per me e che ha creduto fortemente in me nel passato" chiude Enea Bastianini. "Di fatto è stata la prima a credere in me. Siamo stati tre anni insieme e ho solo buoni ricordi. Ovviamente mi sarebbe tanto piaciuto iniziare questa avventura con Fausto, ma la famiglia Gresini si chiama così per un motivo, avrò tanti amici vicino che mi aiuteranno. Con Ducati abbiamo trovato l’accordo che cercavamo e sono sicuro che il prossimo anno avremo una moto molto competitiva. Nel 2022 arriverò più preparato a questa categoria e ancora più motivato”.