Ippolito (Presidente FIM): "Clima avvelenato. A Valencia fair play"
Il Presidente della FIM Vito Ippolito commenta con una lettera aperta i fatti accaduti in pista e nel dopo gara a Sepang.
LA LETTERA:
I recenti avvenimenti sulla lotte per il titolo mondiale FIM MotoGP™ 2015 hanno avuto un effetto dannoso sullo spettacolo delle nostre competizioni e avvelenato l'atmosfera intorno allo sport. Ci stiamo allontanando dalla tradizione di sportività che orgogliosamente fa parte del patrimonio del motociclismo.
Ogni individuo ha il diritto di esprimere le proprie idee. Ma le parole e le azioni hanno sempre delle conseguenze. Ogni individuo deve assumersene la responsabilità.
I piloti, in primis, devono essere consapevoli di questo. Ognuno di loro ha migliaia di appassionati che seguono le loro gesta in pista e ascoltano quello che dicono fuori pista. Per questo motivo, noi li osserviamo, non solo in questo Campionato, ma in tutte le nostre discipline, per impostare il miglior esempio di ciò che il nostro sport dovrebbe e aspira ad essere.
Questa responsabilità è condivisa anche dalle persone che costituiscono i rispettivi entourage, a cominciare dai team e dagli sponsor. Quali che siano le ragioni e i torti della questione, se qualcuno alimenta inutilmente delle polemiche su eventi o decisioni in maniera del tutto errata, sta creando un danno allo sport, a scapito di tutta la nostra comunità e tutte le cose buone che abbiamo offerto sempre.
I piloti, le squadre, i costruttori e gli sponsor dovrebbero non solo rispettare le regole ma devono accettare le decisioni dei funzionari, qualunque esse siano. In caso contrario, stanno contribuendo all'anarchia e minando lo sviluppo futuro del nostro sport.
A nome della FIM e di tutti coloro che fanno del loro meglio per far sì che si giunga ad una felice conclusione di questo Campionato, esprimo la speranza che al prossimo e ultimo round di Valencia i piloti si sfideranno in pista, rispettando pienamente lo spirito del fair play.
Vito Ippolito
Valentino non ha nessuna responsabilità per la caduta di un Marquez che pensa di poter fare come gli pare in pista , e lo ha già dimostrato in passato , se chi è avanti sceglie una traettoria che non ti piace frena che a 70 km/h non è così difficile.
uno rischia la vita ad ogni gara e non dovrebbe essere incazzato per il biscottone tra le due spagnolette...
E salta fuori il solito politicante con messaggi da predicozzo in chiesa.
Ma va là, l'autorevolezza la si conquista in altro mdo.
Un altro che se stava zitto era meglio.