La presentazione del Ducati team MotoGP 2019
Mai così rossa. La Ducati rinnova la grafica per il 2019, e la presenta ufficialmente in una conferenza stampa inedita per la località – non più nello stabilimento di Borgo Panigale, ma in Svizzera, a Neuchatel, in casa dello sponsor, che deve lanciare il suo nuovo marchio “MISSION WINNOW” – ma scontata nelle dichiarazioni. Come peraltro avviene sempre in questi casi. La novità è rappresentata dall’invito sul palco agli ingegneri Davide Barana ed Edoardo Lenoci, rispettivamente responsabili dello sviluppo del motore e dell’aerodinamica, da anni punti forti della DesmosediciGP. Interessanti le loro spiegazioni, le tracce generali di come si porta avanti il lavoro, mentre il capo di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, e l’amministratore delegato Claudio Domenicali, non vanno al di là di normali dichiarazioni di circostanza. L’obiettivo è ormai lo stesso da anni: vincere il titolo mondiale, sfiorato in qualche modo negli ultimi due anni sempre con Andrea Dovizioso, ormai al suo settimo anno in Ducati. Anche Dovi, poco amante (eufemismo) di questi eventi, dice pochissime parole, mentre Danilo Petrucci ne dice qualcuna in più, con il suo solito modo di fare molto alla mano, piacevole e schietto. «Io e Dovi abbiamo obbiettivi diversi: il mio è stare tanti anni nel team ufficiale Ducati» sottolinea Danilo, che sa benissimo di doversi guadagnare il rinnovo sul campo, avendo un solo anno di contratto: con Dovizioso e tutti gli altri “grandi” sotto contratto fino al 2020, Petrux se la dovrà vedere con Jack Miller e Pecco Bagnaia, che sognano di sostituirlo proprio lì, nel posto in cui Petrucci ha faticato tanto per arrivare.
LAVORO CONTINUO
In questi mesi si è lavorato tanto a Borgo Panigale, come avviene ormai da un sacco di anni, con Dall’Igna asfissiante nel chiedere ai suoi uomini di migliorare ogni particolare, per rendere sempre più efficace una moto che negli ultimi anni ha ottenuto grandi risultati, soprattutto grazie a Dovizioso. Sulla competitività della Desmosedici in versione 2019 ci sono pochi dubbi – anche se ancora non si è scesi in pista -, mentre bisogna verificare se, ed eventualmente quanto, peserà l’assenza di Jorge Lorenzo. Senza più lo spagnolo in squadra, Dovizioso è a tutti gli effetti il numero uno, ruolo che però Andrea ha di fatto ricoperto anche con Jorge al suo fianco: in questi due anni è stato di gran lunga il Dovi a portare a casa i risultati migliori, è stato Andrea a salvare la Ducati nel 2017 – se non ci fosse stato lui con i suoi risultati, la situazione sarebbe stata molto critica anche per lo stesso Dall’Igna - , mentre nel 2018 è stato bravissimo a reagire al momento d’oro di Lorenzo. Insomma, Dovizioso sembra avere raggiunto la maturità del fuoriclasse, mentre per Petrucci il compito sarà più difficile, perché dovrà provare a vincere il suo primo GP iridato e dovrà essere più costante di quanto fatto in passato. In ogni caso, la squadra tutta italiana ha le possibilità di essere grande protagonista per il terzo anno consecutivo.
A dare il benvenuto è stato Miroslaw Zielinski, Presidente della Divisione Scienza ed Innovazione di PMI: "La filosofia di Mission Winnow si traduce nella ricerca continua di scelte migliori per operare un cambiamento positivo. Ducati è una delle realtà più iconiche e resilienti in MotoGP, con 70 anni di competizioni nella sua storia. La determinazione della squadra a migliorarsi gara dopo gara, a pensare sempre in maniera innovativa ed a ricercare costantemente nuovi confini nella tecnologia, sono un esempio perfetto di cosa significhi Mission Winnow".
Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding, ha poi affermato: "Le corse fanno parte da sempre del DNA di Ducati. Le soluzioni e le competenze acquisite in pista rappresentano per noi un patrimonio legato a doppio filo alla produzione, ed il progetto MotoGP è fondamentale anche per sviluppare prodotti di serie sempre più performanti, entusiasmanti e sicuri, per i nostri appassionati. Guardiamo con soddisfazione ai risultati raccolti nella scorsa stagione in pista, dove la nostra Desmosedici GP è stata una delle moto più competitive in assoluto, ma non possiamo certamente accontentarci, per cui vogliamo fare un altro decisivo passo in avanti. Sono convinto che le competenze e lo spirito che animano il gruppo di lavoro di Ducati Corse rappresentino il vero valore aggiunto rispetto ai nostri avversari. Colgo l'occasione per ringraziare anche tutti i partner che ci hanno voluto supportare in questa nuova sfida in MotoGP – tra i quali Audi Sport, che da questa stagione diventa nostro main sponsor – e per fare un grande in bocca al lupo a tutto il team Mission Winnow Ducati per un 2019 da protagonisti.”
Luigi Dall’Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, ha aggiunto: "Anche il 2018 è stata un anno molto importante per noi in MotoGP, dove siamo riusciti a crescere e migliorare ulteriormente – sia dal punto di vista tecnico che sportivo – per il quarto anno consecutivo. Siamo stati molto competitivi anche su tracciati storicamente difficili per noi, ed abbiamo ottenuto più vittorie e podi complessivamente, rispetto al 2017. Tuttavia anche i nostri avversari sono migliorati, e quindi dobbiamo rimboccarci le maniche e fare ancora di più, portando in pista idee nuove ed evoluzioni efficaci sotto tutti gli aspetti. Con Andrea e Danilo siamo convinti di avere la squadra giusta per ottimizzare le risorse nello sviluppo della moto e la gestione generale dei weekend di gara. Il nostro obiettivo non può che essere ambizioso, come sempre, ed è quello di riportare a Borgo Panigale il titolo mondiale MotoGP".
Andrea Dovizioso (#04, Mission Winnow Ducati): "Il 2018 è stata una stagione molto positiva per me. Siamo partiti con una vittoria, anche se abbiamo avuto alcuni alti e bassi le difficoltà ci hanno spinto a cercare nuove direzioni, e verso metà stagione abbiamo fatto un grande passo avanti. Sono molto contento del lavoro svolto con la squadra, abbiamo lottato per la vittoria in tutta la seconda parte dell'anno, e penso che miglioreremo ancora nei prossimi test per iniziare il nuovo campionato nel migliore dei modi. Le aspettative per la stagione alle porte sono alte, ho una grande intesa con la moto e con la squadra, e possiamo contare su un'esperienza ancora maggiore. Sono felice di avere Danilo al mio fianco nel box, ci conosciamo bene e penso che potremo lottare in pista ma anche lavorare insieme per lo sviluppo".
Danilo Petrucci (#9, Mission Winnow Ducati): "La scorsa stagione è stata molto importante per me, la mia migliore di sempre a livello di punti ottenuti. Anche se ho mancato di poco il mio obiettivo di classificarmi primo tra i piloti indipendenti, ho comunque chiuso il 2018 su una nota indubbiamente positiva. Correre con i colori ufficiali è motivo di grande soddisfazione per me, e non vedo l'ora di cominciare: mi trovo molto bene con la mia nuova squadra, dove il livello tecnico è davvero altissimo. Per quanto mi riguarda so dove posso ancora migliorare e ho anche cambiato il mio metodo di preparazione per arrivare alla prima gara nelle migliori condizioni di sempre. Sono molto felice di affiancare Andrea: oltre che un grandissimo pilota, è una persona splendida. Ci conosciamo da tanto tempo ed abbiamo anche iniziato ad allenarci insieme con l’obiettivo di fare entrambi una grande stagione".
Ducati Desmosedici GP 2019
Dati tecnici motore: 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica evoluta con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro.
Cilindrata: 1.000 cc
Potenza massima: Oltre 250 cv
Velocità massima: Oltre 350km/h
Trasmissione: Ducati Seamless Transmission (DST_EVO). Trasmissione finale a catena.
Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta, 4 corpi farfallati con iniettori sopra e sotto farfalla. Farfalle controllate dal nuovo sistema EVO 2 TCF (Throttle Control & Feedback).
Carburante: Shell Racing V-Power
Lubrificante: Shell Advance Ultra 4
Scarico: Akrapovic
Trasmissione finale: Catena D.I.D
Telaio: Doppia trave evoluto in lega di alluminio
Sospensioni: Forcella Öhlins 48 mm upside-down e ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico e nuovo sistema freno idraulico in compressione ed estensione.
Elettronica: Centralina Magneti Marelli programmata con Software Unico Dorna
Pneumatici: Michelin, su cerchi anteriore e posteriore di Ø17"
Cerchi: Marchesini
Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 340mm con pinze a quattro pistoncini. Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due pistoncini. Peso a secco: 157kg
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Flame67, Piacenza (PC)Il preambolo è una filippica d'antologia dal sapore smaccatamente autocelebrativo per presentare un'azienda che produce sigarette e sigarette "alternative"...noia mortale
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MAXPAYNEIT, Fusignano (RA)Leggo commenti da motobarista, su questa ducati da GP. Del tipo, è brutta, mamma. Se è brutta, ma che brutta. Domanda, devono sfilare a Milano moda con questa moto? No, ci devono correre il campionato del mondo. Risultato, chevvifrega se e' bella o brutta? Se è competitiva, quello importa! La sola estetica in un campionato del mondo conta come il due di briscola giocando a scacchi! Complimentoni!