Lorenzo: "E' un onore condividere il box con Valentino"
Lorenzo ha toccato diversi argomenti, tra i quali il futuro del suo collega in Yamaha, Valentino Rossi
Il Dottore, questa settimana, ha ribadito la sua intenzione di prendere in considerazione il suo futuro nel campionato del mondo solo durante la stagione 2014, in relazione anche ai risultati che arriveranno. Lorenzo ha così commentato: «Penso che sia stata una cosa fantastica vedere Valentino guidare per così tanti anni. Lui avvicina moltissima gente a questo sport, in tantissimi lo vengono a vedere e ha un sacco di fan. È una persona divertente ed è un grande pilota, molto competitivo, uno dei migliori di tutti i tempi. Per me è un onore condividere il box con lui e spero che continui a correre per molti anni ancora».
Lorenzo crede che Rossi potrà essere un candidato al titolo l'anno prossimo, ma quando gli è stato chiesto se potrà avere la stessa longevità del suo collega italiano, lo spagnolo ha risposto:
«Io non guardo oltre la prossima stagione; di solito prendo in considerazione solo il biennio che mi attende, come fanno i contratti. Poi, al momento giusto, devi valutare quello che accade, se il tuo livello scende o se rimane invariato, oppure se la squadra ti vuole ancora».
«Personalmente sto bene. Mi sto divertendo, è la mia passione e mi fa sentire molto fortunato. Correre è abbastanza impegnativo, fisicamente e mentalmente, a volte è molto stancante, ma per ora ho una buona tenuta che mi permette di concentrarmi sulla prossima stagione. Continuerò fino all'età di 34? Non lo so, per ora sono concentrato solo sul 2014».
Alla manifestazione di martedì, organizzata dallo sponsor Hot Wheels, Lorenzo si è sottoposto alle domande di una folla di bambini curiosi in una conferenza stampa informale, poi ha incontrato pochi fortunati per le foto di rito. «Ho dovuto far attenzione», ha scherzato il campione del mondo MotoGP nel 2010 e nel 2012, «Alcune delle domande erano un po’ complicate, è stata dura rispondere a tutte».
Tra le rivelazioni fatte al giovane pubblico, Lorenzo, ha ammesso che finire una gara da vincitore è la cosa più bella nel fare il pilota e che Michael Jordan era il suo idolo d'infanzia.
Ha anche ammesso di aver avuto veramente paura in rare occasioni e che gli piace riguardare i video delle sue gare, soprattutto quando si tratta di corse che ha vinto altrimenti, quando le cose sono andate male, non li guarda proprio.
Fonte: MotoGP.com
Alessandro200958
a volte penso che se avesse percorso un cammino simile anche Stoner avrebbe fatto sfracelli, avrebbe costretto gli altri ad adeguarsi ed oggi Marquez non farebbe così tanta differenza.
La differenza con Vale è che a lui tutto è venuto più automatico e naturale. Forse per questo, che ad oggi non è "l'asticella", sarà più difficile lavorare sui suoi limiti.
Ma Jorge
Ha imparato bene.........:-)