Dopo un inizio stratosferico e un calo e nelle ultime gare, ora Ducati si riavvicina al podio.

«Sì l'inizio di stagione ha creato aspettative importanti poi, dopo il Mugello, da Barcellona abbiamo avuto tre o quattro gare nelle quali non abbiamo performato nel modo giusto, ma questo fa parte del momento particolare di questa moto sulla quale stiamo facendo sviluppo. Chiaramente si fa anche qualche errore perché non conosciamo ancora questa moto rivoluzionaria, perché ricordiamo che è cambiata completamente rispetto a quella del 2014 sia nella ciclistica che nel motore. E' chiaro che l'esperienza paga e noi non ne abbiamo ancora come i nostri avversari e credo che però negli ultimi test, soprattutto quello di Misano prima di Silverstone, abbiamo visto delle cose interessanti che ci porteranno ad un miglioramento nei prossimi GP».

Ci sono state molte rotture o contrattempi, a cosa sono dovuti?

«Come si dice “la sfortuna ci vede benissimo” e i contrattempi sono successi un paio di volte in gara e hanno fermato i nostri piloti. Fanno parte comunque dell'evoluzione di una moto che, ripeto, è nuovissima».
 

Parlando di piloti, tra i due Andrea la competizione comincia a essere rivalità, da quando Iannone si è piazzato un qualche occasione davanti a Dovizioso. Come pensate di gestire la tensione all'interno del box?

«Se due piloti dello stesso team sono in competizione vuol dire innanzitutto avere due piloti veloci, e questo ci fa piacere. Poi si tratta di avere una sana e decisa gestione per cui tutti hanno esattamente quello che vogliono e nessuno si può lamentare che ha meno dell'altro e deve solo dimostrare di essere più bravo del suo compagno di squadra. C'è una sana rivalità, i due ragazzi collaborano in tutte le riunioni per migliorare la moto poi è chiaro che in pista sono rivali».

Sull'onda dell'argento di Silverstone i tifosi chiedono una moto ufficiale per Petrucci. Per l'anno prossimo il programma non cambia? Quale materiale metterete a disposizione?

«Intanto proprio da ieri e anche oggi, stanno costruendo in Ducati una moto più evoluta per Petrucci. Avrà quindi una moto migliore, quella che ha provato nei test di luglio. L'anno prossimo avrà una GP15».

Quali migliorie sono state apportate alla GP14 che porterà a Misano?

«Avrà un motore leggermente evoluto, un telaio diverso e uno step di elettronica, insomma: non poco!».