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MotoGP 2016. Qatar FP3. Iannone è il più veloce

- Miglior tempo per Iannone, 0”137 più veloce di Lorenzo e 0”196 di Marquez, per una ipotetica prima fila con tre moto differenti: Ducati, Yamaha e Honda. Quarto posto per Dovizioso, settimo per Rossi
MotoGP 2016. Qatar FP3. Iannone è il più veloce

LOSAIL Miglior tempo per Andrea Iannone, 0”137 più veloce di Jorge Lorenzo e 0”196 di Marc Marquez, per una ipotetica prima fila con tre moto differenti: Ducati, Yamaha e Honda. Quarto posto per Andrea Dovizioso, settimo per Valentino Rossi, 14esimo per un sofferente Danilo Petrucci.

Sono state FP3, quindi prove libere, ma, di fatto, nei 15 minuti finali si sono trasformate nelle prime qualifiche (non ufficiali) della stagione: tutti, nessuno escluso, ha provato a sparare il tempone dopo aver lavorato in configurazione gara. Vie le gomme medie (banda nera) montate all’anteriore e al posteriore praticamente da tutti i piloti, su una anteriore dura (banda gialla) e una posteriore soffice (banda bianca), la configurazione scelta per abbassare il crono ed ecco che sono arrivati dei gran tempi: il primo responso, inconfutabile, è che si va fortissimo anche con le Michelin. E lo si fa per più giri: alcuni piloti si sono migliorati al secondo, se non addirittura al terzo tentativo lanciato.

IANNONE E DUCATI: CHE SODDISFAZIONE

«Oggi andiamo a dormire tranquilli» gioisce l’ingegnere Gigi Dall’Igna e la sua non è una esagerazione: quattro Ducati ai primi 10 posti, le prime cinque velocità massime della classifica (Iannone 350,3 km/h, Dovizioso 348,9 km/h, Barbera 343,8 km/h, poi Redding ed Hernandez), un passo gara di tutto rispetto. Ha ragione Dall’Igna: stasera in Ducati possono andare a dormire tranquilli, forti dell’1’54”639 di Iannone, che per cercare di limitare l’impennamento della moto in uscita di curva, ha montato anche le alette sulla carenatura, oltre a quelle mai tolte sul cupolino (solo queste vengono utilizzate da Dovizioso), che teoricamente dovrebbero togliere un po’ di velocità. Per la verità, Iannone ha ottenuto la virtuale “pole position” sfruttando anche il riferimento di Vinales, davanti a lui poche decine di metri. Ma al di là dell’episodio, Andrea è andato forte e lo era andato anche nelle FP2, chiuse sempre con il primo tempo. E, finalmente, si è visto nelle prime posizioni anche Andrea Dovizioso, quarto a 0”306 in una sessione equilibratissima, con 12 piloti in meno di 0”9: bello. A completare il “successo” Ducati ecco l’ottavo posto Hector Barbera e il nono di Scott Redidng, mentre Danilo Petrucci si deve accontentare del 14esimo tempo, a 1”292: per Danilo è un gran risultato, considerando le condizioni della sua mano destra, operato solo 26 giorni fa.

HONDA: BEL SALTO IN AVANTI

La sorpresa della giornata – se così si può definire il terzo posto di Marc Marquez – è la rinascita della Honda: ieri sembrava in grande difficoltà, oggi è di nuovo lì, a 0”196 dalla vetta. Le immagini hanno fatto vedere un Marquez spesso al limite – esattamente come accadeva con le Bridgestone – alla guida di una moto piuttosto ballerina, ma comunque efficace. Come conferma anche il sesto posto di Dani Pedrosa a 0”474: questa è una pista che a Dani non piace per niente, qui non è mai andato particolarmente forte. Bisogna valutare la consistenza, ma questa è un’incognita per tutti. Da notare che nelle FP2, Marquez aveva una moto con le appendici aerodinamiche e una senza, ma nelle FP3 entrambe le RC213V avevano le alette: evidentemente funzionano.

YAMAHA: SEMPRE CONSISTENTI

La classifica dice che la Yamaha ha fatto un passo indietro (ieri erano prima e seconda, oggi seconda e settima), ma nel complesso sia Lorenzo sia Rossi (che ha fatto una mini simulazione) hanno girato con un buon passo. Gli altri, però, sembrano più vicini, le Ducati addirittura davanti, perlomeno in questo momento e preoccupa un po’ il settimo posto di Rossi a 0”536: Valentino ha fatica a sfruttare al meglio le gomme nuove. Sempre velocissimo Maverick Vinales, quinto a 0”337: la velocità ormai è un dato di fatto, adesso bisogna confermare la consistenza sulla distanza. Per quanto riguarda l’Aprilia, 19esimo posto per Alvaro Bautista a 2”1 e 20esimo per Stefan Bradl a 2”4: ci vuole tanta pazienza.

Classifica

Pos. Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time Gap 1Prev./st
1 29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 350.3 1'54.639  
2 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 335.6 1'54.776 0.137 / 0.137
3 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 337.2 1'54.835 0.196 / 0.059
4 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 348.9 1'54.945 0.306 / 0.110
5 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 337.2 1'54.976 0.337 / 0.031
6 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 339.4 1'55.113 0.474 / 0.137
7 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 338.9 1'55.175 0.536 / 0.062
8 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 343.8 1'55.323 0.684 / 0.148
9 45 Scott REDDING GBR OCTO Pramac Yakhnich Ducati 341.5 1'55.399 0.760 / 0.076
10 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 337.9 1'55.476 0.837 / 0.077
11 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 332.5 1'55.491 0.852 / 0.015
12 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 339.5 1'55.505 0.866 / 0.014
13 76 Loris BAZ FRA Avintia Racing Ducati 336.4 1'55.773 1.134 / 0.268
14 9 Danilo PETRUCCI ITA OCTO Pramac Yakhnich Ducati 339.5 1'55.931 1.292 / 0.158
15 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 336.7 1'55.946 1.307 / 0.015
16 68 Yonny HERNANDEZ COL Aspar Team MotoGP Ducati 340.4 1'56.100 1.461 / 0.154
17 43 Jack MILLER AUS Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Honda 337.0 1'56.207 1.568 / 0.107
18 53 Tito RABAT SPA Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Honda 336.4 1'56.625 1.986 / 0.418
19 19 Alvaro BAUTISTA SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 336.3 1'56.749 2.110 / 0.124
20 6 Stefan BRADL GER Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 331.4 1'57.069 2.430 / 0.320
21 50 Eugene LAVERTY IRL Aspar Team MotoGP Ducati 340.2 1'57.135 2.496 / 0.066
  • bymaxx
    bymaxx, VIGEVANO (PV)

    in 8 decimi 12 piloti......azz
  • Eraldo Carlo
    Eraldo Carlo

    Maluccio proprio per le Apriliia, motore non molto potente e telaio che è ancora piuttosto acerbo. Male, male.
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