MotoGP 2017. Spunti e considerazioni alla vigilia del GP di Aragon
ALCANIZ – Giusto o sbagliato che sia, il ritorno di Valentino Rossi fa passare tutto il resto in secondo piano. Ma ad Aragon si corre domenica un GP importantissimo, come ormai lo sono tutti i cinque che devono assegnare il titolo mondiale, ragionevolmente, tra Marc Marquez (per me il favorito), Andrea Dovizioso (pronto a giocarsela) e Maverick Vinales (qui sempre velocissimo). Ecco alla vigilia del GP qualche valutazione.
Marquez è il favorito?
Secondo me sì, in ogni condizione, asciutto (è previsto brutto solo venerdì, ma bel tempo e alte temperature per sabato e domenica) o bagnato che sia (e, a maggior ragione, in caso di flag to flag): Marquez ha conquistato la pole in sei GP su sette disputati qui (tra tutte le cilindrate) ed è sempre partito davanti a tutti in MotoGP. Qui ha vinto due volte in MotoGP, cadendo nelle altre due occasioni: in una, nel 2014, scivolò mentre era al comando sul bagnato per non aver effettuato il cambio gomme.
I due piloti Yamaha avranno a disposizione due telai “2018” (chiamiamolo così quello “evoluzione2 che viene utilizzato da Silverstone)?
Sì: questa volta, dentro al box ci saranno quattro moto uguali.
Se Valentino Rossi domani, dopo la giornata di libere, decidesse di non correre, potrebbe comunque essere sostituito da Michel Van der Mark?
Sì. Per regolamento, la Yamaha ha tempo fino alle FP4 per sostituire, eventualmente, Rossi.
Questa è una pista da “appendici alari” per la Ducati?
Sembrerebbe di no. A parte Jorge Lorenzo, che userà la carenatura con le ali in tutti i circuiti e in tutte le condizioni, difficilmente la useranno gli altri due piloti ufficiali Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, a causa del lungo rettilineo (la velocità massima verrebbe troppo penalizzata) e dei cambi di direzione ad alta velocità.
Che gomme ha portato la Michelin?
L’anteriore – nelle mescole soffice, media e dura – sarà simmetrica, mentre la posteriore – sempre di tipo soffice, media e dura – sarà assimmetrica, con la parte sinistra più dura per il maggior numero di pieghe sinistrorse (10 contro 7).
La KTM, che qui ha provato un mese fa, può avere un piccolo vantaggio?
Sicuramente. Come spiega Pol Espargaro in “Storie di MotoGP”.
O lo buttano dentro senza neanche fargli fare un giro?