JEREZ DE LA FRONTERA – Cal Crutchlow batte per 28 millesimi Dani Pedrosa e per 0”091 Johann Zarco. Quarto Andrea Iannone, davanti a Marc Marquez (caduto senza conseguenze), Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo. Nono Valentino Rossi, 16esimo Danilo Petrucci, 19esimo Franco Morbidelli.
 

Al di là delle previsioni, c’è il sole e fa caldo a Jerez, con la Honda ancora una volta protagonista: Crutchlow, velocissimo nelle FP1 e tra i pochi a non montare la gomma nuova nel finale, conquista il primo tempo per appena 28 millesimi su Pedrosa, nuovamente in forma fisicamente, con Marquez quinto a causa di una caduta, senza conseguenze, alla curva sei (la Dry Sack, quella in fondo al rettilineo), dopo aver dominato la sessione. In sintesi: la Honda è a posto, veloce con i tre piloti ufficiali, equilibrata in ogni settore della pista. E’ solo venerdì, ma si può dire che sarà dura batterla.

BENE IANNONE

Al momento, solo Andrea Iannone sembra tenere in qualche modo il passo delle RC213V, sia nel singolo giro sia nel passo. Andrea è in forma e il 13esimo tempo di Alex Rins (ancora troppo altalenante) sembra confermare che è lui fare la differenza più della Suzuki, comunque competitiva anche su questo tracciato. Iannone nelle FP1 non ha mai cambiato la gomma posteriore, mettendo insieme parecchi giri consistenti: è veloce e costante.

MALINO DUCATI, MALE YAMAHA (UFFICIALE)

La Ducati conferma di faticare su questo tracciato, con Dovizioso sesto a 0”454 e Lorenzo settimo a 8 millesimi dal compagno di squadra. Andrea non è stato molto efficace nel giro tirato con la soffice nuova posteriore, ma al di là di questo fatica a essere costantemente veloce, mentre Jorge, per una volta, è sembrato più efficace sul passo che sul giro secco. Come era già successo nelle FP1, Lorenzo ha utilizzato la GP18 con il codone della GP17: sembra questa la soluzione scelta dallo spagnolo in questa gara. I problemi, purtroppo, rimangono, anche perché, come ha detto più volte Dovizioso, tra la GP17 e la GP18 le differenze sono minime. Sembra in difficoltà anche la Yamaha, con Maverick Vinales addirittura fuori dai primi dieci nella combinata dei tempi (è decimo nelle FP2): come accadeva l’anno scorso, l’innalzamento della temperatura e il conseguente calo di grip crea problemi alla M1, mentre l’elettronica non consente di sfruttare tutto il potenziale del motore in uscita dalle due curve più rapide, la 11 e la 12, dove i rivali possono aprire prima il gas, mentre Rossi e Vinales devono aspettare un po’ prima di poter girare la manopola. Va meglio Johann Zarco, perlomeno nel giro secco, ma il suo terzo posto nasconde un po’ le sue difficoltà nel passo. Ancora indietro Petrucci (16esimo), male l’Aprilia con Aleix Espargaro 21esimo e Scott Redding 24esimo. La KTM, al momento, è nei dieci con Pol Espargaro.

CLASSIFICA