Non piove, ma l'asfalto è molto umido: quella della Moto3 è una gara ad eliminazione.

Al primo giro Niccolò Antonelli balza in testa e prova persino ad allungare. Ma all'ultima curva cade dopo un rischioso high side. Non sarà l'unico.

Le telecamere per un attimo vanno a pescare il rookie fenomeno Pedro Acosta, come spesso gli capita, nelle retrovie durante i primi chilometri di GP: era 21esimo sulla griglia.

Le cadute, 'di peso', proseguono. Giro 2: finiscono nella ghiaia Tatsuki Suzuki, mentre era ottavo, Jeremy Alcoba e Jaume Masia, quest'ultimo dopo un high side identico a quello di Antonelli.

Al terzo giro scivola Acosta. Lo spagnolo era già in sesta posizione, ma la prima chicane gli costa il GP. Riesce a ripartire, di nuovo in fondo al gruppo. Gabriel Rodrigo si aggiunge alla lista dei piloti a terra.

Dalla quarta tornata la situazione si stabilizza, merito della pista più asciutta. Sergio Garcia e Filip Salac prendono il largo davanti a tutti, e all'ottavo giro hanno ben 4.8 secondi di vantaggio sul terzo, Riccardo Rossi.

Tra gli inseguitori Darryn Binder forza e scivola alla chicane: il punto più umido insieme alla successiva piega a destra.

A 10 giri dal termine è chiaro che la vittoria se la giocano Garcia e Salac. Il primo arriva largo e viene infilato da Salac. Lo spagnolo però concede solo mezza pista all'avversario. Infatti Garcia si riprende la testa della corsa sul rettilineo principale, in modo autorevole e definitivo.

La vera lotta nella seconda parte di corsa riguarda John McPhee e Ayumu Sasaki, in battaglia per il quarto posto. Lo scozzese passa il giapponese, compie un leggero 'lungo', segna il giro più veloce provvisorio e prova a minacciare Rossi all'ultimo giro. L'italiano però conserva il podio.

Così come Acosta conserva la leadership del Mondiale Moto3, chiudendo ottavo la sua ennesima rimonta. Il debuttante guida ora la classifica iridata con 103 punti, seguito da Garcia, che balza al secondo posto a quota 49.

Moto3 - La classifica della gara

Moto2. Raul Fernandez

Alla partenza della Moto2, Marco Bezzecchi brucia Raul Fernandez e conduce le prime curve in modo solido, come Antonelli in Moto3 (vedi sopra). Il pilota dello Sky Racing Team VR46, però, non ha alcuna esitazione.

Alle sue spalle, lo spagnolo della Ktm scattato dalla pole position. Terzo, in scia, Joe Roberts.

Augusto Fernandez cade al secondo giro. Tornata 'fatale' anche per Stefano Manzi e Sam Lowes, che stende l'incolpevole Xavi Vierge. Un KO importante, considerato che Lowes, in quel momento, era secondo in campionato.

Il giro 5 è decisivo. Roberts è 'on fire': Sorpassa Fernandez al giro precedente, ma poi arriva lunghissimo alla curva 9 e per non colpire Bezzecchi finisce a terra. Fernandez torna così secondo, ma poi supera pure l'italiano. E' leader.

I primi due si studiano, mentre alle loro spalle lottano Bo Bendsneyder, Remy Gardner e Tony Arbolino.

Fernandez, debuttante nella classe di mezzo, allunga: a meno 15 giri dal traguardo il distacco di Bezzecchi sale a 1.2 secondi.

Al 16esimo giro la lotta per il podio entra nel vivo, con Gardner che passa Bendsneyder. Ci prova subito dopo con successo anche Arbolino, che però perde contatto con Gardner, a caccia di Bezzecchi. L'aggancio si concretizza quando mancano 7 giri al termine.

L'australiano supera Bezzecchi dopo un lungo dell'italiano, costretto a girare nella via di fuga in asfalto (bagnato).

La gara finisce lì, con Gardner che riesce a mantenere la testa del Mondiale per un solo punto (89 contro 88 punti), proprio sul compagno di Marca conquistatore di Le Mans.

Moto2 - La classifica della gara