MotoGP 2021. Il GP di Germania da 0 a 10
Mai successo prima
La curva 11, la prima piega a destra dopo oltre 25 secondo a sinistra, ha sempre creato problemi al Sachsenring, in particolare ai piloti della MotoGP. Ma quest’anno, incredibilmente, non c’è stata nemmeno una caduta in quel punto, in tutte le classi, non solo in quella più grande. Incredibile. Merito, probabilmente, delle alte temperature di aria e asfalto: la spalla destra non si raffreddava prima di arrivare in quel punto.
Zero, come le cadute alla curva 11
La prima volta non si scorda mai
L’ultimo pilota Aprilia a partire dalla prima fila nella cilindrata maggiore era stato Jeremy McWilliams, quando scattò dalla pole a Phillip Island, GP Australia 2000. Ma quella era la classe 500: la Casa di Noale non era mai partita dalla prima fila in MotoGP. Ecco che il terzo posto conquistato da Aleix Espargaro è, a tutti gli effetti, un risultato da libro dei primati.
Uno, come le volte in prima fila in MotoGP dell’Aprilia
Zarco-Quartararo: sempre loro
Per la seconda volta nella storia del motomondiale, due piloti francesi hanno conquistato i primi due posti in qualifica. Era già successo nel 2020 a Brno, sempre con Johann Zarco in pole e Fabio Quartararo secondo. La sensazione è che possa succedere altre volte durante la stagione.
Due, come l’1-2 in qualifica dei piloti francesi in MotoGP
Come nel 2018
Johan Zarco è il terzo pilota Ducati ad aver conquistato la pole in questa stagione, dopo Pecco Bagnaia in Qatar (1) e Jorge Martin in Qatar (2). Era già accaduto nel 2018 che tre differenti piloti Ducati scattassero dalla pole: allora ci erano riusciti Dovizioso, Lorenzo e Miller.
Tre, come i piloti Ducati in pole
Mai così tante al debutto
Pedro Acosta ha vinto il suo quarto GP stagionale, impresa mai riuscita prima a un pilota al debutto in Moto3. Altra curiosità. In tutto il 2020, nessun pilota è salito per quattro volte sul gradino più alto del podio della classe minore.
Quattro, come le vittorie di Acosta
Una scelta incomprensibile
Quanto fatto da Darryn Binder (voto 3) in Q1 è stato assolutamente inconcepibile: dopo aver ottenuto un ottimo tempo con la prima gomma, Binder è stato fermo ai box per risparmiare una gomma per la Q2. Ma, incomprensibilmente, ha deciso di entrare in pista quando mancava 1’30” alla bandiera a scacchi, quindi senza la possibilità di effettuare nemmeno un giro cronometrato. Entrando in pista, Binder non ha avuto alcuna remora a incrociare la traiettoria con un pilota lanciato per fare il tempo: nel contatto ha avuto la peggio, cadendo rovinosamente. Il pilota poi è stato sanzionato, ma non si capisce nemmeno perché la squadra gli abbia permesso di entrare in pista quando era completamente inutile.
Voto cinque, al team Petronas (Moto3)
Non si vince dalla pole
Quella di Johann Zarco è stata la sesta pole in MotoGP, ma anche questa volta, come nelle cinque occasioni precedenti, non è riuscito a vincere. Al Sachsenring nessun pilota ha vinto scattando dalla pole.
Sei, come le pole di Zarco in MotoGP
Bene, ma non benissimo
Marco Bezzecchi ha iniziato la stagione come uno dei favoriti, uno dei piloti da battere della Moto2. Purtroppo, però, Marco ha incontrato parecchie difficoltà, ma è comunque terzo in classifica generale a 47 punti da Gardner (voto 9) e ha conquistato quattro podi. Risultati importanti per altri piloti, ma da Bezz è lecito aspettarsi di più. Bene, ma non benissimo.
Voto 7, a Bezzecchi
Non suona l’inno di Mameli
E’ una stagione difficile per i piloti italiani: fino adesso, nelle tre categorie, per un totale di 24 GP, solo una gara è stata vinta da un italiano, Dennis Foggia in Moto3 al Mugello. Questo significa che in MotoGP e in Moto2 nessun pilota italiano ha ancora ottenuto un successo nelle prime otto gare: era accaduto in MotoGP nel 2014 (quell’anno furono poi due le vittorie italiane, entrambe di Rossi) e in moto2 nel 2016 (1 vittoria italiana in quella stagione, di Baldassarri). L’ultimo trionfo tricolore in MotoGP è quello di Danilo Petrucci nel GP di Francia 2020, in Moto2 quello di Marco Bezzecchi nel GP d’Europa 2020.
Otto, come le vittorie non italiane in MotoGP e Moto2 nel 2020
Bisogna fare così
Sanzioni dure e immediate, magari non tutte condivisibili (è impossibile che tutti siano d’accordo su una punizione), ma Race Direction e Steward Panel hanno fatto un buon lavoro in Germania. Dopo tante critiche, finalmente si è intervenuti con la mano pesante in Moto3 e in Moto2, in tempi rapidi e consoni alla situazione. La MotoGP merita un discorso a parte, troppi piloti cominciano a “pascolare” lungo la pista in attesa di una scia, senza che nessuno dica niente, o quasi. Insomma, sempre due pesi e due misure, ma, dopo averli criticati 1000 volte, questa volta credo sia giusto elogiare quanto fatto in Germania da RD e SP. Con la speranza che da qui in poi si migliori ulteriormente.
Voto nove, allo Steward Panel
Fenomeno vero
Ancora una volta, Pedro Acosta ha dimostrato di essere un fenomeno, vincendo una gara in maniera pazzesca, dimostrando qualità nettamente superiori a tutti. Bravo vero.
Voto 10, a Pedro Acosta
Il Sachsenring nel DNA
L’impresa di Marc Marquez è stata talmente grande, che merita di aggiungere una voce: Marquez ha vinto al Sachsenring per l’11esima volta consecutiva: 1 in 125, 2 in Moto2, 8 in MotoGP. Anche per la Honda è l’11esima vittoria consecutiva in MotoGP: dal 2010 al 2012 Pedrosa, dal 2013 Marquez.
Undici come le vittorie consecutive di Marquez e la Honda al Sachsenring
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Orgasmatron81, Parabiago (MI)E Zaccone in MotoE
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Orgasmatron81, Parabiago (MI)Diggia a Jerez...