MotoGP 2024. GP d'Italia. Jorge Martin: "Al Mugello Pecco Bagnaia è il favorito. Il futuro? Sono concentrato sulle gare"
Jorge Martin arriva al Mugello da leader del campionato con un significativo vantaggio in classifica e con la promozione in Ducati ufficiale nel 2025 ancora in dubbio. Alla conferenza stampa che dà inizio al weekend, lo spagnolo commenta le speculazioni sul suo futuro e si dice concentrato a migliorare in pista.
Sul Gran Premio d'Italia...
“Sì, senza dubbio questo è un weekend importante, è il Gran Premio di casa del casa del mio team e della Ducati. Voglio migliorare il risultato di Barcellona, è stato un weekend non semplice, sono stato vicino alla vittoria ma Pecco è stato superbo, ora sono concentrato su questo weekend. Bisogna capire cosa è necessario, voglio avvicinarmi a Pecco che è il favorito”
La Gazzetta dello Sport ti dà già per promosso in Ducati ufficiale per la prossima stagione…
“Beh, i media e la stampa si nutrono di speciazioni e bisogna accettare queste voci, anche se bisogno di informazioni concrete. Il mio lavoro è guidare e correre, sono concentrato su questo. Lunedì o martedì parleremo e vedremo cosa accadrà”
Voi tre siete in lotta per il campionato: quali sono i punti di forza di ciascuno?
“Sì, senza dubbio è un campionato lungo, siamo molto vicini in termini di prestazioni e questa sarà la battaglia, così come lo è stata fin all’inizio stagione: ci sono stati dei piloti che hanno lottato per delle vittorie, ma noi siamo costanti. È difficile vedere il punto di forza di ognuno, bisogna migliorare ovunque. Io credo di essere forte ovunque, migliorando questo darà i suoi frutti”
Perché le persone sono così interessate al tuo futuro?
“Non lo so, Marc è un personaggio mediatico e per questo vengo coinvolto, poi sono il leader del campionato e sono contro tra i più grandi piloti della storia”
Quali sono le vostre tecniche di frenata alla San Donato? È la curva più difficile della stagione?
“La frenata è intensa ma con tanti metri di margine, si può capire la velocità. Pensi di andare largo, ma personalmente riesco a capire quanta forza ci devo mettere e quanta velocità mettere per una traiettoria migliore. Non è la più intensa, la più difficile è la curva 1 a Austin e anche a Misano ci sono molte frenate difficili”
È più interessante la battaglia in pista per il campionato o fuori dalla pista per il futuro?
“Sono entrambe interessanti, quando lotti per il futuro vuol dire che sei in cerca di una lunga carriera, cerchi di migliorare come piota e persona in pista. Ma voglio concentrarmi su quello che posso controllare, cioè le corse, la lotta fuori riguarda più il mio team che mi sta vicino ed il mio manager, che spero stia facendo un buon lavoro”