MotoGP 2024 - gp d'austria

MotoGP 2024. Le pagelle del GP d'Austria: Pecco Bagnaia come Kevin Schwantz, Marc Marquez entusiasmante ed esagerato

- I voti di Zam ai piloti e alle moto
MotoGP 2024. Le pagelle del GP d'Austria: Pecco Bagnaia come Kevin Schwantz, Marc Marquez entusiasmante ed esagerato

Pecco Bagnaia voto 10

Non prende la lode solo perché non conquista la pole, ma per il resto è perfetto, sublime nella sua superiorità. Il nuovo tormentone è che la sua GP24 ha qualcosa in più delle altre GP24: siamo al delirio. Storia già sentita in passato con Valentino Rossi: vince solo perché… e via con una serie di giustificazioni per gli avversari. Oggi, come allora, mi chiedo: ma è così difficile dire che uno è più forte? Intanto raggiunge Kevin Schwantz a 25 successi. Insomma, in quattro righe l’ho paragonato a Valentino e affiancato a Kevin… Brividi.

 

Jorge Martin 9

Per il secondo GP consecutivo fa tutto bene, ma trova uno più veloce di lui: a Silverstone Bastianini, qui Bagnaia. Ma non ha nulla da rimproverarsi, al di là dell’errore in frenata nella sprint: semplicemente Pecco andava più forte. È sempre ammirevole per tenacia e determinazione. Bella sfida.

Enea Bastianini 6,5

Non riesce a ripetersi ai livelli di Silverstone: per tutto il fine settimana è più lento di Bagnaia e Martin. In gara ci mette una pezza di lusso grazie a una grande partenza: la posizione è buona, il distacco no. Può fare meglio.

Marc Marquez 7

Un errore grave nella sprint, una grande rimonta in gara, dopo una serie di problemi che hanno determinato la brutta partenza. Insomma, è sempre lui: entusiasmante, ma anche esagerato; uno che fa la differenza, ma che non riesce ad accontentarsi. La verità è che se non ci fosse, la MotoGP sarebbe sicuramente più noiosa, non solo in pista. Sempre al centro dell’attenzione.

Brad Binder 6

Su questa pista, lui e la KTM erano sempre andati fortissimo, ma il momento è complicato sia per la moto sia per il pilota. Non può attaccare come sa fare, deve pensare più a difendersi e non è nella sua indole. In gara porta a casa un risultato dignitoso, ma 18 secondi dal primo sono una enormità.

Marco Bezzecchi 6

È in crescita, è più efficace rispetto all’inizio del campionato, ma non è il pilota fortissimo del 2023. Per un po’, si esalta nella sfida con MM93, ma una volta superato non riesce a tenere il passo. C’è ancora da fare.

Maverick Vinales 5

I limiti dell’Aprilia in gara sono accertati, ma da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più.

Franco Morbidelli 6

Fa una buona rimonta dopo il contatto alla prima curva con Marquez: aveva il potenziale per fare bene, secondo Borsoi per stare nei cinque. A sprazzi, ha dimostrato una buonissima velocità. Peccato.

Aleix Espargaro 6

In gara sparisce, ma nella sprint porta l’Aprilia sul podio. Non così male.

Alex Marquez 5

Per un attimo, si è trovato assieme al fratello, in rimonta dopo la brutta partenza: differenza abissale.

Pol Espargaro 7

Porta in pista una KTM aggiornata e probabilmente più competitiva, lui fa un buon lavoro: è ancora veloce.

Pedro Acosta 4

Completamente frastornato, perso: il peggiore fine settimana dell’anno, non soltanto in gara, ma anche nella sprint e in ogni singolo turno di prove.

Alex Rins 6

Grazie al LLP di Quartararo (5), è lui a vincere la coppa giapponese: purtroppo, per il momento, bisogna accontentarsi…

Joan Mir 5

Ultimo pilota Honda nella sprint, secondo pilota Honda in gara dietro a Nakagami (5) e davanti a Zarco (5) rallentato da problemi tecnici, con Marini (5) costretto al ritiro. Così è dura.

Voti alle moto

Ducati Desmosedici GP24 voto 9,5: Altro podio monopolizzato dalla GP24: siamo vicini alla perfezione assoluta.

 

Ducati Desmosedici GP23 voto 8: Mezzo punto in più grazie alle prestazioni di Marc Marquez: il podio era alla sua portata sia sabato sia domenica.

 

KTM RC16 voto 6: Diciamo la verità: ci si aspettava di più sulla pista dove Pol Espargaro ha girato per quattro giorni prima del GP, totalizzando 350 km…

 

Aprilia RS-GP voto 5: La differenza al traguardo, in termini di secondi, è enorme. È vero che questa è una pista tradizionalmente ostica per Aprilia, ma la differenza con Ducati è preoccupante.

 

Yamaha M1 voto 4: Si lavora tantissimo, ma i risultati non si vedono.

 

Honda RC213V voto 4: Si lavora tantissimo, ma i risultati non si vedono (2).

  • Stiducatti
    Stiducatti, Corsico (MI)

    Ducati 9.5... allora Honda e Yamaha devono prendere 2 e non 4. Ma ci rendiamo conto o no che sono gli avversari di Borgo Panigale che stanno godendo di concessioni - e qualcuno pure di superconcessioni -, ma a fare lo step in avanti è stata la GP24? È tecnologicamente una follia, considerando pure che Yamaha e KTM hanno preso una marea di tecnici da Ducati - Yamaha addirittura il motorista principe - senza per ora aver cavato un ragno dal buco. Bisognerebbe fare complimenti a profusione alla casa italiana e invece sembra che questa superiorità strameritata, tra l'altro in un contesto creato ad hoc per contrastarla, susciti critiche e insofferenza, quasi fosse una colpa. Inoltre non capisco come mai quando a dominare l'ordine di arrivo erano Yamaha e Honda, questa ostilità verso i marchi che monopolizzavano le gare non c'era, anzi poiché a contendersi il mondiale piloti c'erano Rossi, Lorenzo, Marquez, Pedrosa, il fatto che fossero tutti su moto ugualmente competitive, era visto come garanzia di spettacolo e di credibilità dell'imporsi del talento, mentre dai pochi anni (due) in cui è il marchio Ducati a dominare, la superiorità tecnica non sembra più un vanto di cui fregiarsi, bensì un fastidio cui porre rimedio e la lotta tra piloti eccezionali le cui vittorie dell'uno sull'altro, proprio per il fatto di avere la medesima dotazione tecnologica, non possono che essere attribuite al rispettivo talento, ha perso di interesse rispetto all'ordine di arrivo dei costruttori, elemento di cui prima - ducatisti a parte - non fregava niente a nessuno.
  • Angelo142
    Angelo142, Verdello (BG)

    Con queste statistiche il pollo di Trilussa balla la macarena
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