MotoGP. Australia. Crutchlow: “Sono migliore grazie a mia figlia”
PHILLIP ISLAND – A Phillip Island, è sempre andato fortissimo: nel 2014, stava conquistando il secondo posto con la Ducati, quando cadde nell’ultimo giro. «Naturalmente, mi è venuta in mente quella gara, ci ho pensato. Marquez è scivolato proprio alla curva 4, dove ero caduto io allora e da lì in poi ho temuto di fare un disastro, non sapevo bene cosa fare. Quando sono passato sul traguardo, non ho capito bene se Rossi stava recuperando o no: ho cercato di tenere il mio ritmo, di controllare la situazione. E’ andata bene».
Così è arrivata la vittoria, la seconda della stagione. Inaspettata?
«No, sinceramente no. A Brno (dove vinse, NDA) e a Silverstone l’obiettivo era salire sul podio, ma prima di arrivare qui pensavo di potermela giocare per il successo. Già da venerdì ho capito che sarei stato competitivo: ho vinto sull’acqua e sull’asciutto, per me è una stagione davvero speciale».
Cosa è cambiato nella seconda parte della stagione?
«Dai test di Brno la Honda mi ha dato un nuovo telaio, ma, soprattutto, riesco a guidare meglio e questo è un circuito che si adatta alle mie caratteristiche. La mia non è una Honda Factory, ma non è molto diversa da quella di Marquez. Oggi avevo una buona moto, mi sentivo bene e quando è così posso andare forte».
Quanto ti ha cambiato la nascita di tua figlia?
«Adesso la mia vita è differente: da quando c’è mia figlia sono più rilassato come pilota e come persona. Prima ero più egoista, pensavo solo a me e a mia moglie, mentre adesso ti devi preoccupare del latte, di cambiare i pannolini, di farla dormire… Penso a guidare bene per garantire una vita serena a lei e a mia moglie: mi raggiungeranno in Malesia».
E’ stata una gara difficile?
«Sì, perché da venerdì abbiamo trovato condizioni difficili, ma abbiamo lavorato bene, è un buon momento della mia carriera».
Mi spiace solo che a nessuno freghi della sua vittoria perché sembra che il secondo posto sia più importante!!
I fantastici 4 ovvero #46 #99 #26 #27 + MM#93 (che hanno vinto quasi tutto)
poi
Capirossi 7 vittorie
Hayden 3
Biaggi 5
Gibernau 8
Melandri 5
Barros 3
Se guardiamo agli ultimissimi anni ovvero dal 2006 in poi la lista si assottiglia ulteriormente e spuntano i soliti 5 nomi più il grande Capirossi (Re senza regno della MotoGp).
Quindi aldilà della vittoria singola che per quanto rara può essere magari fortuita, vedi Vermeulen, Elias, Ukawa (unico ad usare gomme Bridgestone e su piste favorevoli), Miller, Spies... salviamo solo Bayliss che in quella giornata era posseduto da qualche divinità della moto ed avrebbe vinto anche sulla Proton 3 cilindri con i carburatori ingolfati) con questa vittoria Cal Craccilo (come piace chiamarlo sui social) è entrato di diritto nella storia della MotoGp.