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MotoGP. Bridgestone sotto esame in Argentina

- Un circuito sul quale non ci sono dati, molto veloce e molto stressante per le gomme. Il GP d'Argentina sarà una dura prova per Bridgestone che porterà eccezionalmente tre mescole per l'anteriore
MotoGP. Bridgestone sotto esame in Argentina

Si parla più spesso di gomme che di motori. In uno sport motoristico sembra quasi un paradosso, ma l'evidenza dei fatti costringe ogni gran premio ad analizzare quale pilota è stato favorito, quale team penalizzato e a volte chi è stato costretto in posizioni che no gli spettano. Ad Austin i pneumatici hanno allontanato Rossi dal podio e dato parecchi problemi anche a Crutchlow (e non solo). Domani, in Argentina, Bridgestone affronterà una prova impegnativa su un tracciato che stressa molto le gomme e su cui praticamente non ci sono dati.

Il circuito di 4,8 km è caratterizzato da numerose curve veloci e a lungo raggio, che fanno prevedere una delle più alte velocità medie della stagione. Velocitá di punta, frenate al limite e curvoni per questo divertente tracciato che rappresenta anche uno dei più impegnativi per gli pneumatici.


Il circuito di Rio Hondo presenta nove curve a destra e soltanto cinque a sinistra. Tuttavia, proprio quest’ultime tendono ad essere più impegnative e in particolare sono le curva 6 e la curva 11 a far registrare le piú alte temperature degli pneumatici, quindi i carichi complessivi sulle spalle sinistra e destra sono simili e la conformazione della ruota posteriore sarà simmetrica.
 

Viste le caratteristiche del tracciato, i piloti Honda e Yamaha avranno a disposizione una mescola posteriore hard e intermedia, mentre alla Ducati e ai piloti della classe Open saranno riservate le intermedie e le soft. Essendo il tracciato stato aggiunto quest’anno nel calendario della MotoGP™, le informazioni in possesso della Bridgestone si limitano ai dati raccolti in un test condotto l'anno scorso dai piloti Stefan Bradl, Cal Crutchlow e Alvaro Bautista.


Di conseguenza, viste la location inedita e le poteziali variabili del tracciato, gli pneumatici anteriori stanziati in questa tappa argentina passeranno eccezionalmente da due e tre (hard, medium, soft) proprio per permettere maggiormente a proprio ahio i piloti per l’intero weekend di gara.


Hiroshi Yamada, Responsabile Bridgestone Motorsport


«Dalla prospettiva delle corse, nessuna delle squadre ufficiali ha testato su questo circuito l'anno scorso, quindi sarà interessante vedere quanto e come i piloti sono in grado di adattarsi alle esigenze. Questo fine settimana sarà particolarmente impegnativo per i nostri ingegneri che avranno il compito di aiutare i team ad ottenere il meglio dalle gomme in questo nuovo circuito».

  • lucamax62
    lucamax62, Milano (MI)

    20 milioni di Euro

    Mi pare di aver letto che la fornitura delle gomme alla MPG costa alla Bridgestone 20 milioni di euro, i team non pagano le gomme e forse la Dorna prende anche dei soldi da Bridegstone. SI capisce che la stessa non abbia voglia di portare pneumatici aggiuntivi in giro per il mondo soddisfando cosi i vari team perchè comporterebbe un grosso aumento dei costi e probabilmente le vendite di pneumatici per ipersportive di questi tempi non giustificano spese cosi elevate per l'immagine. Il contratto di Bridgestone scade nel 2015 quindi fino ad allora nulla cambierà. Poi se Pirelli o Michelin entreranno è tutto da vedere, Pirelli ne dubito perchè ha già la F1, Michelin potrebbe ma non credo facci afollie visto i costi dell'operazioni quindi è probabile che ci si tenga Bridgestone per altri anni.
  • Giord_nico
    Giord_nico, Catania (CT)

    Delusione

    Speriamo che la Bridgestone capisca realmente che è un peccato buttare via una gara gli ultimi 3-4 giri solo a causa delle gomme (vedi Rossi o Iannone ad Austin)...
    Ma sbaglio o l'anno prossimo non è stata riconfermata la Bridgestone? Ho sentito dire che forse ci sarà la Pirelli...
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