MotoGP. Daniele Romagnoli: “Ecco quanto incide il peso di un pilota”
Oggi, tramite Skype, vi porto a casa di Daniele Romagnoli, capo tecnico in Ducati di Danilo Petrucci. Daniele, detto radar, racconta come erano andati i test invernali di Danilo.
“Non erano andati male, anche se avevamo fatto fatica a Sepang, dove ci aspettavamo di essere più veloci. La difficoltà principale era far lavorare meglio le nuove gomme, migliori del 2019, ma che richiedono una messa a punto differente. Credo che i 4 cilindri in linea siano avvantaggiati, che sfruttino meglio la gomma al massimo angolo di piega. Comunque sul passo non siamo andati male, ci manca un po’ il giro secco, come è successo anche nel 2019”.
Con Daniele, però, vogliamo concentrarci sul peso del pilota, quanto può incidere sulla guida, quali sono gli svantaggi e i vantaggi di un pilota più pesante come lo è Petrucci: tra lui e Dovizioso, vestiti, c’è una differenza di 16 kg...
“Un pilota pesante è svantaggiato. Danilo deve portarsi a spasso un serbatoio di benzina pieno in più degli altri: questi 16 kg li devi accelerare e decelerare. Devi dare più potenza, che passa per la ruota posteriore, con aumento di temperatura e usura. Poi c’è il trasferimento di carico: il baricentro di Petrucci deve essere più basso rispetto a quello di Dovizioso. E’ uno svantaggio enorme, la moto diventa meno maneggevole: con Danilo è difficilissimo trovare il giusto compromesso. Prendiamo l’esempio dell’Austria, pista favorevole alla Ducati, ma non per Danilo, per tutto quello che ho detto. E c’è anche un problema aerodinamico, che riguarda la gomma posteriore: quando acceleri, metti sulla gomma un certo carico, aumenti la spinta, di conseguenza l’energia da dissipare è maggiore, la gomma si scalda di più. Non a caso, con una temperatura di asfalto inferiore ai 40 °C, Petrucci è sempre velocissimo”.
Secondo Romagnoli, un pilota piccolo come Pedrosa ha più svantaggi che vantaggi.
“Applichi meno potenza, quindi non hai grandi problemi, se non quello, a volte, di scaldare poco le gomme. Anche nel bagnato un pilota più leggero può avere un problema, mentre Danilo, per esempio, va forte sull’acqua. A patto che la pista rimanga bagnata, perché altrimenti finisce le gomme prima degli altri”.
Daniele non ha dubbi: ci vorrebbe il peso minimo moto+pilota, come avviene in Moto3 e Moto2.
Voi cosa ne pensate, sareste favorevoli all’introduzione di un peso minimo per moto+pilota?
Per risponderti con una battuta, forse è per quello che è un subalterno, lol
Scherzi a parte, evidentemente la cosa vista in un quadro generale non è così importante.
Ciao
E' facile prendere spezzoni di frasi da interviste che parlano di pesi, quando l'argomento era IL RITIRO DI PEDROSA (articolo originale in inglese su Crash il cui titolo dice già tutto: "Gigi: Time to rethink' MotoGP rider and bike combined weight"), e non la questione peso in sè stessa... Ancor più facile è prendere le parole di uno che non ha nessun peso nella progettazione delle moto.
Si, perchè Lin Jarvis è di formazione VENDITORE... Non un ingegnere... Non un tecnico... Non un meccanico... Un venditore! Ha fatto carriera cominciando da venditore e successivamente entrò a far parte del settore marketing Yamaha.
Incarico attuale A.D. di Yamaha Motor Racing, cioè un politico, NON un tecnico, e di moto ne capisce ben poco: il suo ruolo è amministrativo e dalla sua bocca di fesserie ne sono uscite tante.
Lin Jarvis: "I think Herve got a proposal that he himself described as ‘an offer he couldn’t refuse’. Normally those offers come from Italy, but in this case it came from Austria!" Frase che paragonò tutti gli italiani della MotoGp ai mafiosi...
Lin Jarvis: "We made a big mistake two years ago. At the time we didn’t understand the problem well and everything that happened this year was a consequence of that. We have made the wrong decisions in the past and they have affected us this season". Tragicomica ammissione di colpa fuori tempo massimo, quando tutti - anche gli asini - avevano capito sin da subito che i problemi Yamaha derivavano da una totale debacle elettronica al cambiare dei pneumatici... Jarvis c'ha messo due anni a capire quello che si capiva in due gare.
Lin Jarvis: quello che si "scorda" di essere l'A.D. di Yamaha e permette a Uccio Salucci di discutere col bmbmika (che si era fatto accompagnare da Puig ed un altro: aveva paura di prendere gli schiaffi?)!!!
Doveva essere lui a parlare col bmbmika in quanto A.D.! Invece si è nascosto dietro ad Uccio... Cioè uno che si nasconde dietro Uccio! Già questo dice tutto...
Ancora più ridicola la figura di Ciabatti (ingegnere che però non "ingegna"...), basti vedere come trattano i piloti in Ducati! Ciabatti che prima dice che la honda vince solo grazie a Marquez (e viene immediatamente ridicolizzato dal quel "simpaticone" di Puig...) e lo apostrofa come "alieno" ma subito dopo dice:"We must not forget that last year we won seven races and the previous year six … That is to say, Marquez is not unbeatable"...
Ed ora una perla!
Tratto direttamente dall'articolo ORIGINALE dove Lin Jarvis parlava del peso: alla fine c'è il commento di Gigi Dell'Igna che in pratica è quello che sovrintende alla progettazione/sviluppo Ducati: cioè un ingegnere con i contromaroni.
Gigi Dall'Igna: "I think this [combined weight] would be a fair rule".
Dall'Igna smentisce di brutto Ciabatti!
P.S. - Prendere come esempio l'ippica dove si "corre" con degli esseri viventi (che ovviamente non puoi modificare/allungare/accorciare/potenziare/cambiare le gambe o zoccoli etc etc), per rafforzare le proprie, risibili, idee riguardo al non "livellamento" dei pesi in MotoGP, è semplicemente folle e ridicolo.