MotoGP. Iannone: "Non solo merito delle gomme"
«Sono veramente molto contento. La prima vittoria è davvero molto emozionante, incredibile. Sono tanti anni che cercavo questa vittoria nella top class e devo dire che arrivarci con una moto italiana, con la moto con cui ho iniziato dopo tanti anni di duro lavoro vale doppio».
L’azzardo vincente della scelta delle gomme morbide?
«Non ho fatto un azzardo. Ho lavorato bene con entrambe le gomme. Ho fatto due long run e quando vedi dai dati che con una gomma vai più forte che con l’altra io non ho dubbi. Quando arrivi in griglia e vedi che tutti gli altri partono con una gomma diversa dalla tua non è facile. Sembra che vuoi fare il di più, ma io ero semplicemente sicuro delle mie sensazioni e ho creduto molto in me stesso. Credo che sia stata una scelta positiva ma non è stata solo la gomma che mi ha fatto vincere la gara. Sono riuscito a gestire la gara fin dalla partenza andando piano e riuscendo a stare davanti. Perché andavo piano, ma frenavo forte e quindi era difficile superarmi. Così ho fatto il ritmo che volevo io e sono riuscito a non consumare la gomma».
Quando hai capito che questa gara era tua?
«Quando ho tagliato il traguardo. Prima se ti metti a pensare che è fatta non è facile gestire la tensione».
E gestire la tensione di dover vincere a tutti i costi quanto è stato difficile?
«E’ stata una cosa molto naturale. Quando hai un buon feeling con la moto e riesci ad avere una moto competitiva a livello degli altri sia a me che al Dovi non manca il potenziale per essere veloci. Quando invece devi guidare sempre al limite è difficile portare a casa la vittoria. In alcune piste ci manca qualcosa quindi puoi giocarti la terza-quarta posizione, e sono gare nelle quali rischi. In GP come quello di oggi, nei quali hai tutto sotto controllo e sei più veloce, si deve fare il risultato importante».
Quest’anno hai avuto anche parecchie critiche, questa vittoria ti toglie qualche sassolino?
«No, io ho sempre preso tutto in modo positivo. Io quando ho sbagliato ho ammesso i miei errori. Posso sbagliare e dagli errori bisogna imparare. Oggi ho dimostrato di averlo fatto e di essere in grado di gestire la situazione e di aver fatto una gara perfetta anche con il mio compagno di squadra».
A Gigi Dall’Igna cosa hai detto?
«Gli ho detto “Almeno questa vittoria non te la scorderai”. Credo sia la prima vittoria di Gigi in Ducati e sono contento di avergliela regalata io».
A Brno?
«Anche a Brno abbiamo un ottimo potenziale, ma lì anche Honda e Yamaha sono molto forti. Qui invece la nostra moto aveva un vantaggio in accelerazione. Vedremo…».
Quella di oggi è una vittoria arrivata più tardi di quando ti aspettavi?
«Diciamo che abbiamo avuto altre possibilità, in Qatar per esempio e al Mugello. Meglio tardi che mai».
A forza di rompersi le gambe s'impara a stare in piedi e a camminare.
Vedremo in futuro.
Voglio solo sperare che non sia un fuoco di paglia o ...una somma di errori che ha portato alla vittoria e, ancor di più ad una doppietta.
Non nego che pensavo che Ducati non sarebbe mai riuscita a risolvere i problemi tecnici legati al telaio e all'architettura del motore ma, dato che dietro c'è Audi che quando apre il rubinetto scende "money", gli obiettivi sono meno difficili da raggiungere.
Ciao a Tutti.
Mauro.