MotoGP. La presentazione del team Aprilia 2018
Aprilia ha presentato questa mattina il team MotoGP 2018. Aleix Espargaró e Scott Redding saliranno in sella a una rinnovata RS-GP: un'evoluzione della 2017, ma che nei fatti è nuova nella maggior parte delle sue componenti. A partire dal telaio «rinnovato anche nell'estetica per riprodurre le forme della RSV-4 - spiega Romano Albesiano, direttore di Aprilia Racing - e che ha permesso un compattamento delle masse. Sono nuovi anche airbox, raffreddamento, impianto di scarico,e il forcellone in carbonio che arriverà in futuro (sarà testato alla fine di marzo). Atteso al debutto in Qatar anche il nuovo motore, che potrebbe rappresentare il vero e più importante step evolutivo del progetto Aprilia per la stagione che sta per iniziare.
«Entrambi i piloti hanno da subito notato la crescita della moto - prosegue Albesiano -. Una reazione mai scontata quando si introducono modifiche così importanti, ma che ci permette di guardare con ottimismo a questa nuova stagione MotoGP. Mi aspetto un campionato estremamente impegnativo, il livello si è ulteriormente alzato sia sul fronte delle moto in pista sia per quanto riguarda i piloti. Dal canto nostro abbiamo le carte in regola per potercela giocare. Ci presentiamo con la squadra più forte che Aprilia abbia mai avuto, quindi non vedo come la stagione possa non andare bene. L'obiettivo sarebbe avere due piloti stabilmente nei top 10 con puntate verso la top 5. Credo che non sia facile, ma penso sia realisticamente fattibile».
Aleix ESPARGARÓ
Ottimista anche Aleix Espargaró: «Romano e Aprilia hanno migliorato molto la moto, spero di non avere problemi di affidabilità e non voglio ripetere le tante cadute dello scorso anno. A fine campionato, lo scorso anno, la nostra posizione in classifica non era quella che io e Aprilia meritavamo. Voglio prendere punti in tutte le gare e arrivare a Valencia nei primi otto. La moto nuova è migliore in tutti gli aspetti e si adatta al mio stile, tutto quello che volevo in più dalla versione 2017 adesso ce l'ho: posso frenare più tardi e avere più feeling con l'anteriore. Sono più regolare nelle prestazioni, ed è importante che sia aumentata anche la stabilità. Con il motore nuovo sono convinto che la moto 2018 sarà molto meglio della 2017. Lo scorso anno mancavano potenza, accelerazione e anche un po' di velocità massima, ma su quest'ultimo aspetto non siamo troppo lontani. Vorrei lottare per il podio, non nego che sia il mio sogno, ma il mio obiettivo è quello di portare Aprilia più vicino a Ducati, Honda e Yamaha nella classifica finale».
Scott Redding
Il pilota inglese, classe 1993, quest'anno sostituto di Sam Lowes, si appresta ad affrontare la sua quinta stagione in MotoGP, la prima a contatto diretto con una Casa ufficiale.
«Mi sento a mio agio e più veloce con l'Aprilia - spiega Scott Redding -, è molto più agile della Ducati e i benefici sono immediati: posso sentire il limite e di conseguenza spostarlo un po' più avanti. Correre in un team ufficiale rende poi possibile avere informazioni di qualità, lavorare anche in pista e testare tantissime cose. Sono migliorato sotto ogni aspetto, test dopo test. Non mi sono posto il problema del tempo sul giro, ho solo pensato a provare cose fino a trovare le soluzioni più giuste in ottica gara. L'importante per me era capire come funziona, cosa funziona e cosa no. Partirò fiducioso per la prima gara».
«Con Redding la nostra è una squadra molto più bilanciata - aggiunge Albesiano -. A dispetto dell'età Scott ha un atteggiamento da pilota esperto, e ha corso diverse stagioni in MotoGP con diverse moto. Per noi, con un progetto così giovane, conoscere le caratteristiche delle altre Case è di grande importanza per capire dove siamo. La sua esperienza è importante per allargare il range di utilizzo della nostra moto, ci dà la garanzia che sia buona non solo per un pilota. Con Scott abbiamo fatto un lavoro sistematico, che ha avvicinato le prestazioni di Aleix più di quello che la classifica riporta. Farà bene».
Impossibile, in questa stagione in cui le trattative sono già iniziate, non parlare di mercato piloti, ma sull'argomento Romano Albesiano è intransigente: «Non voglio parlare del mercato piloti adesso. Sarebbe meglio, se il pilota ha un impegno con una squadra, che non sia disturbato fino a stagione inoltrata. Sono molto contento dei ragazzi che abbiamo adesso, sono davvero bravi. Non vedo l'ora che possiamo farvi vedere quanto sono bravi».
Roberto Colaninno - Presidente e A.D. Gruppo Piaggio
«Quella portata avanti da Aprilia Racing è una delle sfide più affascinanti tra le molte che un grande Gruppo come il nostro affronta ogni giorno sui mercati di tutto il mondo. Perché è una sfida che si gioca sui valori più alti della tecnologia. Ed è un orgoglio tutto particolare toccare con mano come questa avanguardia tecnologica nasca in un reparto corse formato da ragazzi giovani, che sono il nostro tesoro di conoscenza, guidati da ingegneri di grande esperienza. Un patrimonio tutto italiano di competenze eccellenti, che fanno di Aprilia Racing una delle piattaforme di ricerca e sperimentazione più avanzate di cui beneficia l’intero Gruppo Piaggio. Ad Albesiano e ai suoi uomini, che hanno il compito di tradurre in risultati questo lavoro, va oggi il nostro augurio. Sarà una stagione difficile e con avversari fortissimi, ma Aprilia, come abbiamo visto nel finale dello scorso campionato, ha tutto ciò che serve per riuscire».
Aprilia Racing RS-GP 2018
Motore
Aprilia Racing V4 "stretto", alesaggio 81 mm, albero motore controrotante, distribuzione con sistema pneumatico di richiamo delle valvole
Potenza
>270 CV
Elettronica
ECU Magneti Marelli, software Dorna
Cambio
Aprilia Racing seamless upshift e downshift, 6 rapporti, estraibile
Lubrificazione
A carter secco
Telaio
Aprilia Racing in alluminio
Forcellone
Aprilia Racing in carbonio
Sospensioni
Anteriore: Öhlins TSB46
Posteriore: Öhlins TRSP44
Impianto frenante
Brembo, anteriore con doppio disco in carbonio diametro 320-340 mm, posteriore disco singolo in acciaio diametro 255 mm
Pneumatici
Michelin
Purtroppo le scelte commerciali della casa riflettono l'andamento di tutto il resto. Quando tutti ci aspettavamo la naturale evoluzione, Ci cancellano la dorsoduro 1200 ( grande moto) e la 750 e ci rifilano (non aggiungono) una novecento che se pure valida monta anche pinze cinesi ( e chissà che altro). Invece di farci una super shiver 1200 la passano a 900 con lo stesso motore... ecc. Tutto dettato dall'economia di scala (un unica moto anche per i neo patentati ecc.) e ne risulta che allontanano molti clienti. Che dire... insomma... salutoni