MotoGP. Márquez trionfa nel GP delle Americhe 2018
AUSTIN – Dominio assoluto di Marc Marquez, davanti a Maverick Vinales e Andrea Iannone, finalmente sul podio con la Suzuki. Quarto Valentino Rossi, quinto Andrea Dovizioso, di nuovo in testa al campionato. Male Danilo Petrucci (11esimo dietro a Jorge Lorenzo) e Franco Morbidelli 21esimo al traguardo.
Non si batte Marc Marquez ad Austin e la sua superiorità diventa perfino imbarazzante: su questa pista i rivali sono lontanissimi. Ma non solo, verrebbe da dire, vista la velocità che Marquez aveva anche in Argentina, al netto di tutto quello che poi è successo in quel GP. Sotto questo aspetto, il dominio assoluto di Marc diventa preoccupante per gli avversari: in passato, lo spagnolo era (forse) penalizzato da una Honda non sempre competitiva – perlomeno a inizio stagione -, mentre adesso è assistito da una RC213V da riferimento. Il risultato è un’accoppiata quasi imbattibile, con Marquez capace di conquistare il secondo posto in Qatar, su una pista a lui sempre sfavorevole, e negli ultimi due GP ha dimostrato di essere nettamente più veloce di chiunque altro, al di là poi di quanto (non) raccolto a Termas.
VINALES E IANNONE DA APPLAUSI
Al secondo posto un Maverick Vinales decisamente più in palla rispetto ai GP precedenti: lui e la Yamaha sono in crescita. E questa è sicuramente una buona notizia per lui e per il campionato, perché Maverick è uno di quelli in grado di fare la differenza. Qui non ha avuto nessuna possibilità di controbattere a Marquez, ma se la Yamaha cresce ancora un pochino a livello di elettronica, allora Vinales può anche pensare di lottare con il rivale. E’ comunque un secondo posto di grande valore e di consistenza, così come lo è il primo podio conquistato con la Suzuki da Andrea Iannone, l’unico a essere stato per qualche chilometro davanti a Marquez su questo tracciato. «Ne ho letto di tutti colori su di me: questa è la dimostrazione che so ancora guidare» si è subito tolto un sassolino dallo stivale il pilota italiano. Qui, Andrea è stato velocissimo fin dalle FP1 con una Suzuki che conquista il secondo podio consecutivo e con due piloti differenti: ottimo segnale.
ROSSI SOTTO TONO, DOVIZIOSO MEGLIO DEL PREVISTO
E’ stata invece una prestazione al di sotto delle aspettative quella di Valentino Rossi, che dopo le prove sembrava avere il passo per stare sul podio. Invece, Valentino non lo ha nemmeno sfiorato, al di là della quarta posizione, sempre più lento del compagno di squadra – e questo si sapeva, lo si era visto anche in prova -, ma in gara anche di Iannone, che non è riuscito a insidiare nemmeno per un attimo. Un paso indietro per lui, uno in avanti per Dovizioso, che venerdì era parso in grande difficoltà. Ma Andrea non si è perso d’animo, ha lavorato duro assieme al capo tecnico Albero Giribuola e alla fine ha conquistato un quinto posto che lo riporta in testa al mondiale, anche se per un solo punto su Marquez. Se pensiamo il disastro del 2017 su questa pista, il Dovi ha fatto davvero bene, soprattutto se lo si paragona agli altri piloti con la Desmosedici ufficiale: Lorenzo ha finito 11esimo, staccato di 18 secondi dal compagno di squadra, Petrucci 12esimo. Insomma, ancora una volta Dovizioso ha fatto la differenza.
Bravissimo Dani Pedrosa, al traguardo con il polso destro operato da pochi giorni, bravissimo Tito Rabat , ottavo dietro a Dani: la sua prestazione è un’altra mazzata per Lorenzo.
CLASSIFICA
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 158.0 | 41'52.002 |
2 | 20 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 157.7 | +3.560 |
3 | 16 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 157.5 | +6.704 |
4 | 13 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 157.4 | +9.587 |
5 | 11 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 157.1 | +13.570 |
6 | 10 | 5 | Johann ZARCO | FRA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 157.1 | +14.231 |
7 | 9 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 156.8 | +18.201 |
8 | 8 | 53 | Tito RABAT | SPA | Reale Avintia Racing | Ducati | 156.2 | +28.537 |
9 | 7 | 43 | Jack MILLER | AUS | Alma Pramac Racing | Ducati | 156.2 | +28.671 |
10 | 6 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 156.2 | +28.875 |
11 | 5 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Ducati Team | Ducati | 156.0 | +31.355 |
12 | 4 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Alma Pramac Racing | Ducati | 155.8 | +34.993 |
13 | 3 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 155.7 | +37.264 |
14 | 2 | 30 | Takaaki NAKAGAMI | JPN | LCR Honda IDEMITSU | Honda | 155.5 | +39.335 |
15 | 1 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Angel Nieto Team | Ducati | 155.4 | +40.887 |
16 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 155.0 | +48.475 | |
17 | 45 | Scott REDDING | GBR | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 154.9 | +49.995 | |
18 | 12 | Thomas LUTHI | SWI | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 154.8 | +51.115 | |
19 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda CASTROL | Honda | 154.5 | +59.055 | |
20 | 10 | Xavier SIMEON | BEL | Reale Avintia Racing | Ducati | 154.3 | +59.747 | |
21 | 21 | Franco MORBIDELLI | ITA | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 154.2 | +1'00.513 | |
Non classificato | ||||||||
42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 156.7 | 10 Giri | ||
55 | Hafizh SYAHRIN | MAL | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 156.0 | 12 Giri | ||
17 | Karel ABRAHAM | CZE | Angel Nieto Team | Ducati | 149.3 | 12 Giri |
-
Andrea.Turconi, Rho (MI)QUESTA é LAMACCHINA DEL FANGO DI ROSSI solite manfrine e stupidaggini inventate per colpire mediaticamente il cattivone di turno ....Rossi .... basta dai.Non ricordo neanche il nome di quel tecnico Yamaha che ha detto che Marquez ha fatto apposta a frenare Vignales in prova ..... e mo basta, non vedo l' ora che Rossi si ritiri non ne posso più di zizzagnate mirate.
-
Acapulcow, Genova (GE)Lo sport preferito dall'itagliatellano: salire sul carro del vincitore, pure se questi è scorretto arrogante, presupponente e antipatico. In questo siamo da sempre campioni del mondo imbattuti.