Marquez: "Aspetto Pedrosa e Lorenzo recuperati al 100%”
Con tre vittorie e altri cinque podi nel suo anno da debuttante nella classe regina, il ventenne catalano si sta godendo un meritato riposo al giro di boa della stagione. Nonostante sia nuovo per la categoria, e abbia ancora da apprendere alla guida della sua Honda RC213V, Marquez ha dimostrato nei primi nove GP dell'anno di non avere limiti irraggiungibili.
Quale gara ti è piaciuta di più in questa stagione?
«Ce ne sono state di diverse, ma Austin è stata speciale: la prima vittoria. Mi è piaciuta anche la gara di Laguna Seca. Era una pista nuova per me ed è un circuito speciale. Anche a Jerez ho spinto al 100% e mi sono divertito. In alcune gare avrei potuto fare meglio, in altre peggio, ma nel complesso sono soddisfatto. Tranne per il Mugello che è stato un week-end altalenante e, con la caduta in gara a due giri dalla fine, ho perso dei punti preziosi».
Come ci si sente a vincere una gara in MotoGP?
«Dopo i test pre campionato di Austin ho capito che avrei potuto vincere, ma certo un test non è come un week end di gara. In corsa le cose sono completamente diverse. Quando ho vinto, in un primo momento mi è sembrata soltanto un'altra vittoria. Ma quando sono tornato a casa ho capito che una vittoria in MotoGP non è semplicemente una vittoria, è qualcosa di speciale e sono rimasto basito. Mi sono ricordato di tutte le persone che mi aveva aiutato a realizzare quel risultato».
Pensi che sia normale riuscire vincere già alla seconda gara?
«No, ma molto dipende dalle circostanze. Vincere significa che abbiamo fatto qualcosa di buono. Il circuito di Austin era adatto alle mie caratteristiche fin dall'inizio, ma forse se questo Gran Premio si fosse svolto alla fine del campionato la vittoria sarebbe arrivato alla fine della stagione... non si sa mai. Era una pista nuova per tutti e mi ha aiutato molto l'aver fatto dei test proprio lì ».
Si dice che 125 e 250 sono servite a preparare alla MotoGP. Tu che cosa hai imparato dall'esperienza in Moto2?
«La verità è che non posso confrontare una 250 a due tempi con una Moto2, perché non ho mai corso in 250. Ma forse quando sono passato dalla 125 alla Moto2 ho sofferto di più rispetto a quando sono salito in MotoGP. Il passaggio dalla Moto2 alla MotoGP non è enorme venendo dalla Moto2 e il peso della moto è simile. Con l'elettronica si deve adattare un sacco, ma il resto è abbastanza simile. Anche il profilo dei pneumatici è abbastanza simile. In Moto2 ho imparato molte cose, ad esempio che è necessario imparare a gestire i pneumatici e ad adattarsi al peso del serbatoio da pieno o vuoto. Che è un fatto meno influente sulle piccole cilindrate».
Era più divertente la Moto2 della MotoGP?
«In Moto2 si parte alla pari e la differenza deve venire dal pilota. La MotoGP è la classe più bella, ma forse le gare più divertenti le ho fatte in Moto2».
Come si sorpassa con queste moto più pesanti?
«In MotoGP sorpassare è dura perché la moto pesa molto e bisogna essere molto decisi quando si vuole sorpassare. Soprattutto in frenata, perché con i dischi in carbonio si stacca proprio all'ultimo. La bontà del pneumatico aiuta anche a staccare forte ed è per questo che si vedono meno sorpassi in frenata».
Marc Marquez sarà Campione del Mondo nel 2013, se ...
«Se è fortunato! Non voglio pensarci, perché, come abbiamo visto nelle ultime due gare può succedere di tutto. C'è ancora metà della stagione davanti e anche se le ultime due gare sono andate abbastanza bene per me dobbiamo vedere come saranno le cose con Pedrosa e Lorenzo pienamente recuperati. Noi stiamo facendo la nostra parte».
In tutte le gare in cui sei arrivato al traguardo sei salito sul podio.
«E' stata una grande sorpresa e una buona notizia. Adf eccezione del Mugello sono sempre andato sul podio. La costanza di risultati conta un sacco. Forse questo è l'aspetto più impressionante delle stesse vittorie. La possibilità di lottare per il podio a ogni corsa è la buona notizia».
Che cosa si prova a competere con Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi?
«Si impara molto. Sono i piloti che non gettano mai la spugna. Si impara molto seguendoli e stando al loro fianco, vedendo il modo in cui affrontano le gare, vedendo le loro strategie e anche quest'ultimo è un aspetto altrettanto importante. Si raccolgono le esperienze e poi si cerca di usarle».
Quali sono le tue vacanze ideali? Come passerai questo periodo?
«Questi i piani: spiaggia, sole e amici. Non avrò molto più di una semplice pausa, ma sarà importante staccare prima di riprendere l'apprendistato».
Scriverai su Twitter? Ti piacciono i social media?
«Mi piacciono, ma va bene fare una settimana di riposo da Twitter e Facebook».
Fonte: Repsol Media
sarà
e cos'è che importa e interessa a tutti? il campionato o philip island?
Max Payne