AUSTIN – Pole position per Marc Márquez, davanti a Maverick Viñales e Andrea Iannone. Quinto Valentino Rossi, ottavo Andrea Dovizioso, decimo Danilo Petrucci. Incomprensione tra Márquez e Viñales, con il pilota della Yamaha indiavolato con il rivale della Honda.

La sua pole non era in discussione, e infatti Márquez  partirà per la sesta volta consecutiva davanti a tutti ad Austin, nonostante una caduta con la prima gomma. Una scivolata che a chiunque altro avrebbe fatto perdere un po’ di sicurezza, ma non certo a Marc, che con la seconda gomma ha fatto un 2’03”658, rifilando 0”406 a Viñales, con il quale ha avuto una incomprensione: Maverick stava tirando, Marc, davanti, procedeva piano per lanciarsi per il giro buono e non si è accorto che alle sue spalle arrivava velocissima la Yamaha, con Viñales che in quel momento aveva due caschi rossi al T2: Márquez ha provato a stare strettissimo, ma di fatto ha rallentato Viñales, che poi l’ha mandato a quel paese. Successivamente, l’episodio è stato messo “under investigation”, sotto investigazione, e nel parco chiuso i due piloti si sono poi chiariti. Sinceramente, un episodio normalissimo, come se ne vedono tanti. Viñales, poi, è riuscito comunque a conquistare un’ottima seconda posizione.

TRE MOTO DIFFERENTI IN PRIMA FILA

Sia Márquez (soprattutto) che Viñales hanno un ottimo passo, così come ce l’ha Iannone, finalmente competitivo con la Suzuki, per una prima fila con tre moto differenti. Andrea, che per fare il suo tempo ha sfruttato anche il riferimento di Márquez davanti a lui, sta andando forte dalle FP1 e sembra perfettamente a suo agio su questa pista. Fino ad ora in gara ha sempre sofferto il calo delle gomme nel finale di gara, ma sembra comunque avere il passo per giocarsi il podio.

ROSSI OK, DOVIZIOSO ALL’INSEGUIMENTO

A dir la verità, fuori Márquez e forse Viñales, sono in tanti ad avere un passo discreto. Ce l’ha Johann Zarco, quarto dopo libere un po’ complicate, e ce l’ha sicuramente Valentino Rossi, quinto a 0”571, così come ce l’ha Cal Crutchow, anche se dovrà scattare dalla terza fila con il settimo tempo, superato da un buon Jorge Lorenzo, qui più a suo agio ed efficace che su altri circuiti. Fatica invece di più Andrea Dovizioso, ottavo a ben 1”207 (e a sei decimi dal compagno di squadra): oggi Andrea (così come Petrucci), ha utilizzato la carenatura con le appendici, ma fatica a trovare una buona messa a punto della sua Ducati, non riesce a essere veloce con facilità. In qualifica, in qualche modo, ha limitato i danni per come si era messa, ma per lui si prospetta una gara in difesa: il rischio di perdere tanti punti c’è, eccome. Decimo Danilo Petrucci, passato dalla Q1.

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