MotoGP, Qatar 2016. Lorenzo è il più veloce nelle FP1
LOSAIL - Vola la Yamaha con Jorge Lorenzo primo e Valentino Rossi secondo (a 0”267), con Andrea Iannone (a 0”296) a chiudere l’ipotetica prima fila. Indietro le Honda (Pedrosa 7°e Marquez 8°), nono Andrea Dovizioso, 15esimo il convalescente Danilo Petrucci.
Il primo turno di libere del 2016, seppur ancora non troppo significativo, non riserva sorprese: la Yamaha è in forma, Lorenzo è il pilota da battere, Rossi non è lontano, le Ducati vanno forte e sono competitive sulla distanza, Maverick Vinales si conferma veloce con una Suzuki in crescita, mentre la Honda, al di là dei temponi fatti nell’ultimo giorno in Qatar da Marquez, è costretta a inseguire. Questo a grandi linee il responso dei primi 45 minuti di prove libere, tenendo sempre ben presente che i verdetti non possono naturalmente essere definitivi. Lorenzo, però, va forte e come si era visto nei test, non è efficace solo sul singolo giro, ma ha un passo da riferimento. Ma come nei test, Rossi non è lontano, anche se Valentino per fare il tempo ha sfruttato il riferimento davanti di Vinales, veloce e costante perlomeno quanto Rossi.
ALETTE PER LORENZO
In Casa Yamaha, una differenza tecnica: Lorenzo aveva entrambe le moto con le alette (vistose) sul cupolino, Rossi entrambe le M1 senza. Entrambi, però, hanno utilizzato entrambe le gomme a disposizione, facendo diverse prove e realizzando il miglior crono nell’ultimo passaggio effettuato, il 15esimo per Jorge, il 17esimo per Valentino. «Abbiamo iniziato anche meglio del previsto» ha sottolineato il team manager Maio Meregalli, a conferma che i tempi realizzati durante l’inverno sono stati tutt’altro che casuali.
DUCATI VELOCISSIMA
Così come non lo era l’ottimismo dei piloti Ducati: il primo turno conferma che c’è della sostanza, con Iannone terzo (a 0”296), Barvera quarto (a 0”370), Dovizioso nono (a 0”947) il rientrante Petrucci 15esimo («Avevo iniziato il turno con il tutore, poi l’ho tolto perché non riuscivo a guidare. La mano destra non mi fa troppo male, ma la testa sa che non è tutto a posto e non spingo come vorrei: bisogna rimanere calmi» ha spiegato) e con una velocità massima da paura rispetto agli avversari: 346,9 km/h per Iannone, 344,3 km/h per Dovizioso, 339,7 km/h per Barbera, 338,4 km/h per Rossi (però in scia a Vinales), 336,4 km/h per Pedrosa, 335,9 per Marquez, 335,5 km/h per Vinales (a conferma della crescita Suzuki sotto questo aspetto), 334,7 km/h per Lorenzo (più veritiero del potenziale Yamaha). Insomma, in rettilineo la Ducati va fortissimo e se i piloti Ducati riusciranno a trovare un buon bilanciamento, possono davvero ambire a grandi risultati. Una curiosità: mentre quasi tutti i piloti hanno ottenuto il loro miglior crono all’ultimo giro, Iannone l’ha conquistato all’ottavo dei 16 giri percorsi, Dovizioso all’ottavo dei 14.
Dovizioso: «Abbiamo lavorato in condizioni un po’ anomale rispetto ai test. E’ emerso un po’ di chattering: dobbiamo capire se per colpa di una gomma o di una messa a punto non azzeccata. Niente di preoccupante, stiamo facendo un lavoro ragionato: abbiamo deciso di partire con la morbida, per fare delle verifiche. Nessuno conosce il comportamento delle gomme, impossibile sapere adesso il comportamento a fine gara: bisogna provare ad avere un feeling migliore possibile, guidare senza consumare troppo le gomme».
HONDA: COSTRETTA A INSEGUIRE
Mentre Vinales ha fatto vedere che le prestazioni dei test invernali avevano una buona sostanza – tra l’altro, Maverick ha utilizzato il cambio seamless solo in scalata, mentre il compagno Aleix ha utilizzato quello completo e il telaio 2016, mentre Vinales continua con il 2015 -, la Honda ha chiuso con tempi e posizioni un po’ preoccupanti: i problemi ci sono, la sensazione è che c’è ancora parecchio da fare.
Classifica
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
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1 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 334.7 | 1'55.440 | |
2 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 338.4 | 1'55.707 | 0.267 / 0.267 |
3 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 346.9 | 1'55.736 | 0.296 / 0.029 |
4 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 339.7 | 1'55.810 | 0.370 / 0.074 |
5 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 335.5 | 1'55.847 | 0.407 / 0.037 |
6 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 334.5 | 1'56.051 | 0.611 / 0.204 |
7 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 336.4 | 1'56.098 | 0.658 / 0.047 |
8 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 335.9 | 1'56.258 | 0.818 / 0.160 |
9 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 344.3 | 1'56.387 | 0.947 / 0.129 |
10 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 334.3 | 1'56.412 | 0.972 / 0.025 |
11 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 333.8 | 1'56.524 | 1.084 / 0.112 |
12 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 334.3 | 1'56.596 | 1.156 / 0.072 |
13 | 76 | Loris BAZ | FRA | Avintia Racing | Ducati | 330.7 | 1'56.783 | 1.343 / 0.187 |
14 | 43 | Jack MILLER | AUS | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 334.0 | 1'56.939 | 1.499 / 0.156 |
15 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 334.3 | 1'56.981 | 1.541 / 0.042 |
16 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 327.8 | 1'57.096 | 1.656 / 0.115 |
17 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 331.8 | 1'57.129 | 1.689 / 0.033 |
18 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Aspar Team MotoGP | Ducati | 334.4 | 1'57.192 | 1.752 / 0.063 |
19 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Aspar Team MotoGP | Ducati | 336.8 | 1'57.421 | 1.981 / 0.229 |
20 | 53 | Tito RABAT | SPA | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 327.8 | 1'57.916 | 2.476 / 0.495 |
21 | 6 | Stefan BRADL | GER | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 327.3 | 1'57.989 | 2.549 / 0.073 |
E gli togli la superquadratura e van più forte, e gli togli pressione all'iniezione e van più forte, e gli togli la benza e van più forte.
In SBK si son dovuti togliere da soli due cilindri per andare... quasi uguale!