MotoGP. Razali, Petronas, sulla firma di Valentino: "Non è per niente vero. Ci sto ancora lavorando"

- Quando ormai sembrava fatta, il team principal del team Petronas affida a un post di Facebook la smentita. Passo indietro e tutto da rifare o è solo un gioco delle parti?
MotoGP. Razali, Petronas, sulla firma di Valentino: Non è per niente vero. Ci sto ancora lavorando

"Sono stato via tutto il giorno per una gita in bicicletta e ho visto la notizia sul nostro nuovo pilota per il 2021. Non è per niente vero. Ci sto ancora lavorando. Ci vuole più tempo del solito perché non è un pilota normale". 

E' il commento, pubblicato sul suo profilo Facebook, del team principal del team Petronas alla notizia-bomba lanciata dalla Gazzetta dello Sport nelle scorse ore sull'avvenuto accordo biennale tra Valentino Rossi e la squadra malese.

Ancora nessuna fumata bianca, quindi, stando alle parole di Razali. e stabilire come stiano davvero le cose è impossibile. Non resta che attendere la replica delle altre parti in gioco.  

A ipotizzare l'avvenuta firma e l'annuncio ufficiale a Jerez dove giovedì prossimo comincerà il primo weekend di gara della stagione 2020 è stato un articolo del quotidiano in rosa che abbiamo ripreso questa mattina, facendolo seguire dall'analisi-commento del nostro inviato per la MotoGP Giovanni Zamagni e un articolo sulla storia e le statistiche della carriera di Valentino Rossi firmato da Nico Cereghini.

  • Andrea.Turconi
    Andrea.Turconi, Rho (MI)

    Mizzega che voglia di avere in squadra Rossi ... spero cambi idea grazie alle prestazioni in pista
  • Danilo Pallastrelli - PC
    Danilo Pallastrelli - PC, Lugagnano Val d'Arda (PC)

    Caprone; come hai scritto poco sopra, ci siamo scambiati commenti civili e senza offese personali ma questo non devi considerarlo una cosa bellissima: dovrebbe essere sempre così!!! Il punto è questo.
    Non scambiare il normale con l'eccezione.
    Stavolta sei TU che sei andato oltre e non Paolo (ma la sua colpa quale sarebbe? quel HRC93 messo dopo?) che non ha addossato a nessuno i suoi nervosismi e le sue ansie, mentre tu lo hai attaccato decisamente sul personale: "e intanto sei qui a ..." o "ma come ti permetti...ecc" ed altre espressioni che di sportivo non hanno nulla.
    A quel punto, Paolo ti ha risposto ed ha fatto bene.
    Da ultimo il tono, che non era proprio conciliante; "non importa quello che dici ma come lo dici".
    Leggiti qualche libro di psicologia ed anche sulla Comunicazione Efficace; tutti avremmo da imparare.
    Ciao e buona serata.
Inserisci il tuo commento