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MotoGP. Spunti considerazioni e domande dopo il GP d'Australia 2016

- Le chiavi del GP? Rossi poteva vincere con migliori qualifiche? Andrea Iannone tornerà in pista in Malesia? L’ordine di arrivo, rispecchia gli attuali valori in campo?
MotoGP. Spunti considerazioni e domande dopo il GP d'Australia 2016

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP d’Australia


Quali sono state le chiavi del GP?

1) La caduta di Marc Marquez al decimo giro;

2) La grande velocità di Crutchlow su questa pista: qui è sempre andato forte, anche con la Ducati nel 2014;

3) La (relativa) prudenza di Vinales nei primi giri (fino al secondo passaggio era davanti a Rossi): fosse partito più convinto, avrebbe potuto battere anche Valentino;

4) Le difficoltà della Yamaha nella seconda parte della gara: non è la prima volta che accade in questa stagione. Anzi, da Zeltweg in poi è successo tante volte.


Quattro moto (Honda, Yamaha, Suzuki e Ducati) ai primi quattro posti: vuol dire che c’è grande equilibrio tra le moto? E l’ordine di arrivo, rispecchia gli attuali valori in campo?

Sì a entrambe le domande: c’è un buon livellamento tra le quattro Case più competitive; in questo momento, la Honda è la più efficace, seguita dalla Yamaha, con una Suzuki in continua crescita e una Ducati lì vicina.


La rimonta di Rossi.

13esimo al primo giro, 11esimo al secondo, nono al terzo, settimo al quarto, sesto al quinto, quinto al settimo, quarto all’ottavo, secondo al decimo.


Il distacco di Rossi da Crutchlow.

1 giro: Crutchlow 4°, Rossi 13°: +1”787;

2°: Crutchlow 3°, Rossi 11°: +2”181;

5°: Crutchlow 3°, Rossi 6°: +1”985;

8°: Crutchlow 2°, Rossi 4°: +1”951;

10°: Crutchlow 1°, Rossi 2°: 1”964.


Da lì in poi, il distacco di Rossi è sempre aumentato.


Quindi, ha ragione Rossi quando dice che, anche se fosse partito dalla seconda fila non sarebbe cambiato nulla?

Probabilmente sì, però non si può dimenticare che nella prima parte della gara, Valentino, proprio perché costretto a rimontare, ha stressato maggiormente la gomma posteriore rispetto al rivale della Honda.


Crutchlow (come Marquez e Vinales) ha scelto una dura anteriore, Rossi una morbida: è stato questo a fare la differenza?

No. Come conferma Rossi: «Sulla Yamaha non si poteva utilizzare la dura. Ma il problema non è stato il consumo dell’anteriore, ma del posteriore».


Dopo la miglior qualifica di sempre, come è andata l’Aprilia in gara?

Non malissimo, ma un passo indietro rispetto al Giappone: Bradl ha lottato a lungo con il gruppo delle Ducati Pramac, con la Yamaha di Smith e con la Honda di Hayden. Alla fine ha rallentato un po’, il distacco è tornato superiore al secondo al giro: Bradl ha chiuso a 31”809. E anche il miglior crono sul giro non è entusiasmante: Bradl 1’30”855 (15° giro), Bautista 1’31”573 (15).


Andrea Iannone tornerà in pista in Malesia?

Sì. La Ducati ha già fatto i biglietti aerei e la Dorna lo ha annunciato nella conferenza stampa del giovedì.

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Crutchlow 1’29”494 (8); Marquez 1’29”583 (9); Rossi 1’29”726 (9); Vinales 1’29”964 (15); A.Espargaro 1’30”011 (3); Dovizioso 1’30”131 (12); P.Espargaro 1’30”264 (15); Redding 1’30”428 (7); Lorenzo 1’30”446 (9); Hayden 1’30”684 (7).

  • Stiducatti
    Stiducatti, Corsico (MI)

    Aprilia: come consideravo a Motegi, non si può esultare per una volta che stai sotto il secondo al giro, in una pista che sembra disegnata apposta per le caratteristiche della tua moto e con mezzo schieramento che ti sta davanti che è fuori per infortunio da una parte e si sdraia in gara dall'altra.

    Per me il ritardo che ancora il progetto denuncia, considerando anche le peculiarità tecniche che quest'anno hanno frenato lo sviluppo delle concorrenti, è troppo importante.

    Suzuki, il cui rientro non è tanto antecedente a quello di Aprilia, ha avuto un'evoluzione delle prestazioni molto più omogenea ed efficace, tanto da stare già spesso davanti a Ducati - forse più merito del pilota che della moto, però accade - e addirittura in alcune gare, davanti a Yamaha e Honda.

    Il vero disastro che però a mio parere metterebbe in grave imbarazzo il progetto, è la possibilità che l'anno prossimo KTM si piazzasse da subito davanti ad Aprilia, eventualità che non vedo assolutamente come remota...
  • abuetto
    abuetto, Bergamo (BG)

    Domanda per DOPOGP :

    perché i 2 piloti Yamaha si lamentano sulla troppa difficoltà a scaldare le gomme quando si corre con temperature basse?

    Yamaha è una moto ben bilanciata. Rossi e Lorenzo non si può dire che abbiano lo stesso stile di guida.
    Dunque è un problema della moto o un problema di Michelin ?

    E' Yamaha che deve stravolgere il progetto di costruzione della M1 oppure è il gommista che offre una scelta di pneumatici non sufficiente a soddisfare ogni marchio ?

    Sappiamo bene che con il passaggio da Bridgestone a Michelin, i piloti avrebbero dovuto adeguarsi in ingresso curva.
    L'ing Bernardelle a suo tempo sottolineava come con Michelin, non fosse possibile buttare in piega la moto durante la staccata (cosa che facevano tutti con Bridgestone), ma bisognasse attendere il momento in cui iniziava la fase di rilascio del freno.

    Ora, a detta di Lorenzo, com'è possibile scaldare una gomma se non posso iniziare a spingere per mandarla in temperatura ?
    Insomma, se spingo, rischio di cadere.. Se non spingo la gomma non riesce a scaldarsi..
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