Nico Cereghini: "Ultimi test e poi via!"
Ciao a tutti! Da venerdì, dunque mancano soltanto tre giorni, i piloti della MotoGP scenderanno in pista a Losail per l'ultima sessione dei test precampionato. Team e piloti delle categorie minori avranno terminato proprio allora le loro prove a Jerez. Saranno tre giorni impegnativi, per la top class, si tratterà di provare le ultime soluzioni tecniche e poi deliberare le moto proprio sulla pista della prima gara 2017, il GP del Qatar di due settimane dopo. La tensione cresce, Giovanni Zamagni sta preparandosi a partire per Doha, ci darà i risultati in diretta e poi, appena rientrato a Milano, sarà in studio per il nostro DopoGP con l'ingegnere.
Sul sito siamo avanti. Anzi, siete avanti soprattutto voi: per molti lettori infatti il campionato sembra già corso per metà e i verdetti sono chiari, Marquez contro Vinales per il titolo, Rossi e Lorenzo a guardare. Noi, più prudenti, aspettiamo questi test con analoga passione e però con il dito sulla leva del freno; e comunque, già da martedì prossimo vi chiederemo un personale pronostico con il primo sondaggio della stagione. Ormai i valori in campo saranno sufficientemente chiari, e del resto in DopoGP ne parleremo diffusamente. Sarà interessantissimo verificare insieme a che punto sarà arrivato l'affiatamento di Lorenzo con la Desmosedici, sulla pista che tradizionalmente premia la Ducati e piace tantissimo anche a Jorge. E poi naturalmente vedremo se Viñales confermerà la sua straordinaria velocità e come Valentino saprà reagire, se la Honda avrà risolto i problemi tecnici intravvisti e che tuttavia non hanno frenato Márquez, e quali saranno le ambizioni di Iannone sulla Suzuki e se davvero l'Aprilia potrà piazzarsi stabilmente nei dieci e puntare più avanti alla top five, come ha annunciato il presidente Colaninno.
Per il momento, insomma, mi limito alle considerazioni generali. Per cominciare apprezzo insieme a voi il fatto che, rimescolate le carte negli schieramenti dei team che contano, il campionato riparte con slancio ed enorme interesse. E mi sembra di capire che persino il finale della stagione 2015, quello che aveva portato molti lettori, anche qui sul sito, a giurare che basta, sulla MotoGP loro mettevano una croce, alla fine, bene o male, sia stato digerito.
La settimana scorsa, era mercoledì, stavo bevendo un caffè con un dirigente della Honda in un bar di Milano, e un motociclista maturo che aveva l'aria di aver fatto tanti chilometri guidando col cervello, certamente non un esaltato, riconoscendomi ha voluto chiedermi un parere sulla sua prossima moto. Mi ha citato le sue candidate: non riusciva a decidersi tra una Ducati, una Yamaha e una Triumph. "Una Honda no?" ho chiesto io che non volevo far scappare l'occasione e captavo la curiosità del mio amico, che ascoltava in silenzio a un metro di distanza con la tazzina in mano. "Una Honda mai più - ha replicato pronto il motociclista - dopo quello che hanno combinato con Márquez". E però, una volta fatte le presentazioni sdrammatizzando tra le risate, proseguite le chiacchiere, persino quel motociclista/talebano ha confermato che i GP li guarda ancora, li guarda sempre tutti, e li guarderà anche quest'anno, anche a costo di tenere ferma per quelle due ore la sua nuova Ducati, Yamaha, Triumph che sarà. Honda certamente no.
E allora, aspettando l'esito degli ultimi test precampionato, buon campionato a tutti voi, a tutti loro e che vinca il migliore!
Ecco, il messaggio di quel motociclista verso un marchio come Honda è più o meno la stessa cosa a prescindere dalla qualità del mezzo meccanico.
Giudicare poco intelligente il motociclista o insensata la sua decisione equivale a giudicare una scelta dettata da principi che, forse per lui, vanno oltre la qualità della moto.
E poi diciamolo: se decido di rinunciare a una Ferrari per acquistare una Lamborghini, non mi pare stia facendo una scelta che guarda solo alla mia dignità offesa o risentita di appassionato di auto..