SEPANG – Il clima è quello solito, infuocato della Malesia: quaranta gradi e umidità alle stelle. Condizioni critiche, che mettono così tanto in difficoltà i protagonisti che la gara è stata ridotta a 20 giri (contro i 21 degli anni passati), per una richiesta dei piloti, accettata già all’inizio della stagione.
Ancora assente, purtroppo, Dani Pedrosa, che dopo aver sperato di tornare in sella in Malesia per le prove ufficiali, ha definitivamente rinunciato a forzare i tempi: così in pista ci sono solo 16 moto, che nei 5.548 metri di Sepang mettono ancora più malinconia.

C’è invece da essere felici per come è andato il primo turno di libere, con due piloti italiani ai primi due posti: il miglior tempo di Valentino Rossi dice che, probabilmente, la spalla non lo infastidisce più di tanto nemmeno qui, il secondo di Andrea Dovizioso conferma che il pilota della Honda è sempre più costante e concreto.

Valentino a Sepang è sempre andato fortissimo e anche quest’inverno aveva dominato i test; inoltre, il tempo sul giro è ancora piuttosto alto (siamo a sei decimi dal primato, 2’02”108), quindi è un po’ presto per cantare vittoria, ma l’inizio è sicuramente incoraggiante.
Così come lo è quello di Dovizioso, un altro che ama particolarmente questo tracciato: nel 2004, il secondo posto in gara gli consegnò il titolo della 125, mentre nel 2008 conquistò il suo primo podio in MotoGP con la Honda satellite del team Scot. Dopo il brillante secondo posto di Motegi, Dovizioso si era detto molto ottimista per il GP della Malesia: speriamo continui così.

Terzo, staccato di 174 millesimi, Jorge Lorenzo, che a Sepang conquisterà il primo titolo in MotoGP se arriverà almeno nono al traguardo. Un risultato ampiamente alla sua portata, ma da Jorge ci si aspetta qualcosa di più che una passeggiata fin sotto alla bandiera a scacchi: come al solito, è stato molto efficace, girando costantemente con un ottimo passo.
Come a Motegi, nelle libere di venerdì Lorenzo ha preferito utilizzare il motore vecchio, per risparmiare quello nuovo per le ufficiali e, probabilmente, per la gara.

Quarto Casey Stoner, autore di una caduta (senza conseguenze) e di un dritto: Casey è apparso piuttosto scocciato durante il turno, in una di quelle giornate nelle quali non gli va bene nulla.
Bravo Alvaro Bautista, quinto a sei decimi da Rossi, mentre non è andato fortissimo Ben Spies, solo nono alle spalle anche di Edwards, Melandri ed Espargaro: l’americano della Yamaha conosce già il tracciato, avendoci girato come gli altri quest’inverno, ma il suo inizio è stato al solito piuttosto prudente, anche se Ben è rimasto a lungo nelle prime cinque posizioni.
Undicesimo Marco Simoncelli, che qui quest’inverno era andato piano ed era caduto molto, dodicesimo Loris Capirossi.
 

Classifica

1 46 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha 304,8 2'02.724
2 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 308,8 2'02.833 0.109 / 0.109
3 99 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha 306,7 2'02.898 0.174 / 0.065
4 27 Casey STONER AUS Ducati Team Ducati 308,0 2'03.160 0.436 / 0.262
5 19 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 307,3 2'03.338 0.614 / 0.178
6 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 303,9 2'03.393 0.669 / 0.055
7 33 Marco MELANDRI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 309,7 2'03.438 0.714 / 0.045
8 41 Aleix ESPARGARO SPA Pramac Racing Team Ducati 303,0 2'03.471 0.747 / 0.033
9 11 Ben SPIES USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 304,6 2'03.477 0.753 / 0.006
10 14 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP Honda 305,9 2'03.539 0.815 / 0.062
11 58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 302,9 2'03.680 0.956 / 0.141
12 65 Loris CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 304,9 2'03.717 0.993 / 0.037
13 40 Hector BARBERA SPA Paginas Amarillas Aspar Ducati 310,0 2'03.760 1.036 / 0.043
14 7 Hiroshi AOYAMA JPN Interwetten Honda MotoGP Honda 305,3 2'03.769 1.045 / 0.009
15 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 307,3 2'03.947 1.223 / 0.178
16 36 Mika KALLIO FIN Pramac Racing Team Ducati 307,9 2'04.023 1.299 / 0.076