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Rossi: "Ancora quarto, ancora fuori dalla festa"

- Valentino più soddisfatto rispetto a Brno: "Qui sono sempre stato in difficoltà, oggi è andata meglio. Quei tre là vanno fortissimo, ma non sono imbattibili" | G. Zamagni, Silverstone
Rossi: Ancora quarto, ancora fuori dalla festa

SILVERSTONE – Il solito quarto posto viene giudicato da Valentino Rossi in termini più positivi rispetto ai due precedenti di Indianapolis e Brno. Ma rimane sempre un quarto posto. “Sì, il quarto posto è un po’ come uno che va a una festa, ma viene lasciato fuori…” ironizza Valentino. Chiaramente, non è molto soddisfatto, ma Rossi cerca di sottolineare gli aspetti positivi.
“Sono più contento rispetto a Brno, perché su questo tracciato, negli anni scorsi, ho sempre fatto molto fatica ed era la prima volta che giravo con la Yamaha. Silverstone è una pista tosta, che mi piace molto, sulla quale abbiamo migliorato in tutti i turni: per questo sono meno deluso che a Brno. Ma rimane un quarto posto e 13 secondi dai primi sono troppi: quei tre stanno andando fortissimo, non è facile tenere il loro passo”.


Non è affatto facile, ma Rossi continua a crederci.
“Oggi sono partito molto bene, anche se poi mi ha subito superato Bradl e ho faticato un po’ a ripassarlo: eravamo un po’ “magri” con la carburazione, perché avevamo problemi di consumo (Valentino è rimasto senza benzina nel giro d’onore, NDA) e non riuscivo a tenergli la scia. Quando l’ho ripassato sono poi andato a prendere Bautista, che ho battuto in un’altra sfida all’ultimo giro: vuol dire che mi sto tenendo allenato per quando me la giocherò con quei tre là”.


Dall’inizio dell’anno, però, ripeti che ti manca poco per stare con “quei tre là”: cosa ti fa pensare che riuscirai a ridurre il distacco nei prossimi GP?
“E’ molto difficile annullare il distacco, perché loro stanno andando fortissimo, ma non è impossibile. A Brno avevo tanti problemi di sottosterzo, che ho patito anche qui fino alle prove: oggi abbiamo fatto una modifica importante e ho potuto guidare meglio, togliendo un po’ di decimi rispetto a ieri. Quei tre rimangono lontani, ma considerando che questa non è una “mia” pista, abbiamo fatto un bel passo in avanti, girando più forte rispetto alle prove”.


Psicologicamente è più frustrante una situazione come quella dell’anno scorso, quando il distacco era elevatissimo, o quella attuale, con una differenza contenuta, ma comunque difficile da colmare?
Rossi risponde ancora prima della fine della domanda: “Peggio gli anni scorsi, senza dubbio”


Parli sempre di problemi in frenata, anche dovuti alla carcassa più morbida della gomma rispetto agli anni passati, mentre Lorenzo dice che è un problema di moto, non di pneumatico: qual è la situazione?
“Le gomme, alla fine, sono uguali per tutti: bisogna fare il massimo con queste. Io, rispetto ai tre spagnoli, sono un po’ più alto e pesante, quindi stresso maggiormente la carcassa, ma è chiaro che ha ragione Lorenzo: è soprattutto una questione di moto. La Honda ha un anteriore che gli permette di far scivolare il posteriore, mentre noi dobbiamo forzare tanto sull’anteriore, consumando maggiormente le gomme”.


Quando arriverà il cambio “seamless”?
“I giapponesi ci hanno detto che è vicino, di avere pazienza. Quanto vicino, però, non lo so. Poi, per il futuro, bisognerà pensare a come sfruttare meglio le gomme”.


Fra due settimane si va a Misano.
“Sì, adesso ci vuole un po’ di riposo, perché 3 GP consecutivi sono stressanti. Poi c’è Misano, dove sono sempre andato bene con la Yamaha e nel 2012 avevo fatto secondo con la Ducati. Misano è vicino a Tavullia, è il GP di casa: ci saranno tante motivazioni”.


Lorenzo è fuori dalla lotta per il mondiale?
“39 punti sono tanti, ma non è impossibile recuperarli: in sei gare può succedere di tutto, come si è visto anche oggi nel warm up”.
 

  • Tomurdok
    Tomurdok, Roma (RM)

    @ Vito

    ... concordo con te: stranezze a parte rimane un gran pilota!
    Circa la Ducati, auspichiamo tutti, ma una cosa mi sconvolge: l'arrivo di Audi ha coinciso con una fase "attendistica" che apparentemente ha poco di teutonico...
    Cio' che è evidente è il vuoto lasciato dall'ing. Filippo Preziosi.
    Personalmente ritengo che il genio di Preziosi andasse supportato ma non voglio entrare nel merito delle sue condizioni di salute e con rispetto passo oltre.
    Ducati non può competere (per il momento ... ) sul terreno dei colossi Honda e Yamaha (e ... Suzuky e Kawa), deve procedere per altre strade innovative, come già fatto con il desmo, traliccio, V90°, motore portante, monoscocca, etc.
    I risultati possono indicare la strada ma solo dopo una attenta e lunga fase di analisi in laboratorio e di collaudo. L'aiuto di Audi puo' arrivare in tal senso sullo studio di nuovi materiali e tecnologie (carbonio, alluminio, ...) ma a Borgo Panigale le intuizioni non mancano e vanno seguite.
    L'altra cosa che non capisco è l'acrimonia con cui molti (anche telecronisti...) pontificano sui disastri Ducati: la moto di quest'anno è quella del 2012, cosa può cambiare? Nulla!
    Non ci rimane che auspicare e questo facciamo!
    E' stato un piacere ! Alla prossima
    Saluti
  • Vito3346
    Vito3346, Palermo (PA)

    @ Tom...

    Effettivamente mi aspettavo che nella gara di Misano qualcosa accadesse…
    Anche se devo aggiungere che il Rossi dei primi giri annunciava “cambiamenti”. Difatti mai (almeno questo anno) si era visto Valentino tenere il passo degli spagnoli sin da subito. Ed anche questo è un dubbio. Prima faticava e si allineava da metà gara, ieri , viceversa, è rimasto in scia per una buona parte di gara per poi mollare clamorosamente…proprio quando avrebbe dovuto migliorare. Boh? Come vedi età, peso, altezza e quanto altro sono state solo scuse. Vi è certamente qualcosa che, e probabilmente non sapremo mai, incide sui suoi risultati (vedi Crutchlow). Così come rimarranno un mistero i tempi di Lorenzo. Praticamente gira (dalla primissima curva) segnando gli stessi ed identici tempi. Come se non avesse carburante a bordo e soprattutto senza consumo degli pneumatici. E’ certamente un gran pilota ma le stranezze restano…
    …Mi rammarica vedere il nostro migliore pilota (italiano) arrancare faticosamente e allo stesso modo mi rattrista vedere una moto italiana accusare 40 e oltre secondi dal vincitore (vale anche per il Dovi). Tutto ha un ciclo. Probabilmente Rossi è nella fase discendente (dubbi a parte) mentre sono certo che la Ducati risalirà, in quanto una casa motociclistica è un po’ come il vino…migliora invecchiando. Auspichiamo…
    Saluti.
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