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Test MotoGP a Phillip Island. Il commento di Nico e Zam. Day 1

- Nico Cereghini e Giovani Zamagni analizzano la prima giornata di test MotoGP a Phillip Island

Prima giornata di test a Phillip Island, pista più tecnica e più corta (4.450 metri) di quella di Sepang. E risultati per il momento simili. Nico e Zam analizzano in redazione i primi crono: Marquez più veloce sia sul giro secco sia sul passo, Valentino vicino soltanto sulla prestazione assoluta come del resto Iannone, che è provvisoriamente terzo. Ancora efficacissimo Vinales fin dalla prima uscita, rapido sul giro e sul ritmo.
 

Per il momento è un po’ lontana la Ducati. Assente Stoner come da programma, il migliore per il momento è Petrucci, sesto; ottavo Dovizioso e soltanto undicesimo Lorenzo con un ritardo superiore al secondo. Davide Tardozzi, al telefono, non si dice preoccupato: Jorge ha i suoi tempi, non è mai stato un pilota aggressivo e sta cercando il miglior feeling con la Desmosedici. In più, nel pomeriggio ha patito il vento e una gomma meno performante, ma alla fine pensiamo che sarà lì tra i più veloci. L’appuntamento è per domani, seconda delle tre giornate di test australiani.

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Siamo solo alla fine del primo dei 3 giorni, ovviamente le conclusioni si tireranno alla fine.

    Per ora la Yamaha sembra abbia imboccato la strada giusta.
    Se non altro per la rapidità con cui riescono a fare tempi buoni ovunque vadano.
    Vinales sopratutto: parte con regolazioni ovviamente fatte a tavolino e dopo pochissimi giri è subito velocissimo per finire poi in un crescendo costante.
    Rossi, probabilmente non ha lo stesso approccio e penso non vada alla ricerca spasmodica del massimo risultato possibile, è sempre li… poco distante dai primissimi ma sopratutto con apparente scioltezza: dovranno fare i conti anche con lui tutte le volte o quasi.

    La Suzuki conferma di essere una moto nata bene e cresciuta in fretta fino ad arrivare a ridosso dei colossi Honda e Yamaha.
    Senza nulla togliere a Iannone, penso che Marquez potrebbe vincere anche con quella.

    Sembra che Yamaha e Suzuki (moto molto simili) siano facili da portare al limite, sul giro a "cronometro" velocissime, forse più di Honda e Ducati ma le gare non si fanno a cronometro e non le vince chi è in grado di girare più forte ma chi arriva prima sulla linea del traguardo.

    La nota dolente di Yamaha e Suzuki è infatti la velocità di punta.
    Quando un avversario ti passa tutte le volte sul dritto anche se saresti in grado di essere più veloce alla fine arrivi dietro.
    Non per niente le vittorie di Lorenzo sono arrivate quasi tutte in solitaria, frutto sempre della stessa strategia: partenza a razzo seguita da una impressionante serie di giri veloci e costanti.

    La Honda, sembra l'oggetto misterioso: alterna ottime sessioni ad altre meno buone… troppa carne al fuoco?
    Alla fine quando dovranno decidere cosa usare spero non abbiano troppa confusione in testa.
    Marquez è una bella garanzia ma se per vincere deve metterci sempre tanto del suo, alla fine potrebbe finire
    male.
    Come ha fatto notare Zamagni: pista più corta ma distacchi più ampi.
    Potrebbe essere perché più "difficile"?

    Valentino Masini
  • Jojoe
    Jojoe, Bologna (BO)

    La cosa che non capirò mai é perche Lorenza fa meno giri di tutti...?
    Se si deve abituare alla nuova moto quale modo migliore esiste che girare? Alla fine fa quei 20 giri di meno degli altri che a parer mio su un 80-tina pochi non sono. Mistero. Capirei al limite se sei primo sul passo e hai capito già tutto, ma cosi faccio fatica. Avra comunque le sue buone ragioni.
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