TEST 2017

Test MotoGP a Phillip Island. Il Day 1 in 5 frasi

- Ripercorriamo quanto è accaduto a Phillip Island attraverso i commenti più interessanti, curiosi e divertenti dei protagonisti
Test MotoGP a Phillip Island. Il Day 1 in 5 frasi


NUMERO 5 - DOVIZIOSO: «Ho fatto prove comparative di telaio, domani lavoreremo per definire il set up. Qui soffriamo di più rispetto a Sepang, soprattutto per la mancanza di stabilità: ma è solo il primo giorno».


NUMERO 4 - VIÑALES: «Nel finale non ho montato la gomma nuova, e per questo non ho migliorato: ci siamo concentrati soprattutto sul passo gara, ma c’è ancora da lavorare, perché Márquez ha un passo migliore. Su questa pista, con la Yamaha si fatica un po’: la Suzuki era più agile, ed era più semplice mantenere la traiettoria perfetta».


NUMERO 3 - IANNONE: «Abbiamo iniziato con tante difficoltà, non avevo fiducia nella moto. Poi, nel pomeriggio, abbiamo cambiato il set up e, passo dopo passo, ho ritrovato confidenza. Nel complesso, la giudico una giornata positiva, perché siamo usciti bene da una situazione complicata».


NUMERO 2 - LORENZO: «Fatichiamo in frenata, nelle curve veloci e in accelerazione: con le “alette” sarebbe stato più facile. A causa del vento, c’era poca stabilità all’avantreno: non riesco a guidare in modo naturale come vorrei».


NUMERO 1 - MÁRQUEZ: «Anche nel 2016 ero andato forte qui: non è la pista giusta per capire come va la moto. Al mattino sono stato a lungo fermo ai box per trovare la giusta messa a punto del nuovo motore: nel pomeriggio abbiamo trovato una buona base per l’elettronica, ma non è stato semplice. Ci sono ancora dei punti da capire e da sistemare».

  • Nemus
    Nemus, Roma (RM)

    MM molto lucido, complimenti
  • Mauro XC
    Mauro XC, Occhieppo Superiore (BI)

    Premettendo che "per ora" mi piace Vinales, trovo questo suo paragone con la Suzuki, una prima caduta di stile....
    Evitiamo paragoni che sembrano sempre tanto delle scuse.
    Ottimo Lorenzo, spreiamo continui così, molto meglio invece Petrucci, chissà che abbia ritrovato la strada per tornare il gran manico che era.
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