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Valentino Rossi, il suo futuro in MotoGP e le speranze di un lettore appassionato

- Sì, no, forse. Quel che però è certo è che Vale ha ancora tanta voglia di stare in sella...
Valentino Rossi, il suo futuro in MotoGP e le speranze di un lettore appassionato

di Alessandro Vendrame*

Valentino ha sempre detto che ritirarsi, per poi rientrare, sarebbe stato difficile per la perdita degli automatismi di un mezzo estremo come la MotoGP, ed ecco quindi che alla base di questa scelta ci sono sicuramente la grande passione e la volontà di non aver alcun rimpianto.

La voglia di continuare a correre è tantissima, lo vediamo praticamente ogni giorno al Ranch, in una pista di motocross, in pista a Misano o in un kartodromo con le minimoto. La convinzione di poter essere ancora un pilota di primissimo livello anche.

L’opportunità di continuare è arrivata grazie a Yamaha che gli ha garantito una moto ufficiale per il prossimo biennio. Ok, il team non sarà quello interno, ma non è detto che questo aspetto non possa essere positivo per Valentino.

Sebbene sarà coinvolto nello sviluppo, probabilmente durante il weekend di gara dovrà dedicare meno tempo a testare materiale nuovo e potrà concentrarsi maggiormente sulla ricerca di quell’assetto “base” che salvaguardi la gomma posteriore, elemento un po’ mancato negli ultimi anni.

Un pilota con la sua grande esperienza potrebbe quindi trarre beneficio dalla possibilità di concentrarsi quasi completamente a sistemare la moto che ha a disposizione senza dover andare in pista, quasi sempre, con una moto diversa.

Vedremo se le voci dell'accordo circolate oggi sono vere o meno, ma avere per altri 3 anni Valentino in pista significherà moltissimo per il motociclismo e per chi ama questo sport.

Ancora non sappiamo se sarà in grado di lottare per il podio, ma siamo certi che la decisione è stata presa sulla ferrea convinzione di potercela fare e di divertirsi ancora moltissimo. Perché non fidarsi di lui?

*Uno dei lettori (e commentatori) più affezionati di Moto.it in un altro articolo "dall'altra parte", cioè nella veste di autore

  • magojiro
    magojiro, Roma (RM)

    Metto subito le mani avanti, perché tanto il commento che scrivo verrà interpretato manipolato e giudicato come un commento scritto da un hater frustrato invidioso e incompetente. La mia domanda è questa come fa uno sportivo che si ritira oltre i 40 ad aver rimpianti. I rimpianti li può avere Stoner che si è ritirato troppo presto. Il rimpianto lo hai quando ti ritiri che sei ancora giovane. Nessuno può vantare una cosi lunga e gloriosa carriera come quella di Rossi. Gli anni passano per tutti e bisogna purtroppo accettarlo. Posso realmente credere di essere più competitivo efficente e reattivo a 43 piuttosto che a 41. Questa storia del rimpianto sinceramente non la capisco. Rossi con il 2020 è alla sua 25 stagione, credo sia un record invidiabile. Come ho già commentato in una altro articolo, Rossi secondo me continua perché vuole vincere il 10 titolo e superare Agostini, vuole lasciare da vincente, sono questi gli stimoli e gli obiettivi (giusti comprensibili e più che leciti) che ti spingono ancora a rischiare la vita, non il rimpianto per aver lasciato a 42 anni. Poi sicuramente ci sarà una pressione anche di Dorna che ovviamente cerca di più trattenere il più possibile il pilota che a livello di marketing non ha uguali. Ovviamente è il mio pensiero.
  • Foxxes1
    Foxxes1, Carpi (MO)

    Sta a vedere che adesso che considerano Rossi fuori dal titolo, lo lasciano in pace e alla fine riesce a scrivere 10 sul palmares. Mai dire mai nella vita. L'impossibile é per chi non ci crede.
    Salutissimi Mauro
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