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BMW nel 2013 in Superbike con un solo team

- Il team BMW Motorrad Italia sarà l’unico team BMW ufficiale del prossimo mondiale Superbike. Non si conoscono ancora i nomi dei piloti e dei tecnici. Semplice riallineamento o preludio alla MotoGP? | C. Baldi
BMW nel 2013 in Superbike con un solo team


Con un comunicato stampa Stephan Schaller, Direttore generale di BMW Motorrad, ha dichiarato che la Casa di Monaco di Baviera proseguirà il proprio impegno nel mondiale Superbike con una sola squadra che farà capo a BMW Motorrad Italia, la struttura diretta da Andrea Buzzoni. La squadra italiana si occuperà delle gare del test team, nonché dello sviluppo della parte ciclistica. Motore ed elettronica saranno invece curati direttamente dalla casa madre tedesca.
Schaller conferma ovviamente l’impegno di entrambi i team sino alla fine della stagione in corso e porgendo i propri ringraziamenti a Bernhard Gobmeier, Direttore di BMW Motorsport ed al team Alpha Racing (struttura alla quale BMW si è appoggiata dall’inizio della sua avventura in Superbike) di fatto dà il benservito ad entrambi. Gobmaier da parte sua dichiara, nello stesso comunicato, che quella di BMW è una decisione strategica, con la quale la Casa tedesca conferma il proprio impegno nelle competizioni motoristiche e formula i migliori auguri a Buzzoni ed al suo team.

E proprio il Direttore di BMW Motorrad Italia, Andrea Buzzoni, si dichiara felice e lusingato della decisione della BMW di rendere di fatto ufficiale la squadra italiana che, non dimentichiamolo, ha debuttato solo quest’anno in Superbike dopo aver trionfato in Stock 1000.
Questo il comunicato della casa di Monaco di Baviera al quale possiamo aggiungere una nostra intervista telefonica ad Andrea Buzzoni.

L'intervista ad Andrea Buzzoni


Andrea complimenti innanzitutto per la nomina del tuo team a squadra ufficiale BMW dal 2013.
«Grazie. E’ una grande soddisfazione per me e per tutta la nostra squadra e penso sia il premio al nostro impegno. Certo aumentano gli onori ma anche gli oneri, ma sono sicuro di poter affrontare questo nuovo impegno e di proseguire quanto di buono è stato fatto sino ad ora sia dal team ufficiale che dal team BMW Motorrad Italia».

Una squadra sola significa una riduzione dell’impegno della BMW nel mondiale Superbike?
«Assolutamente no. BMW Motorrad ha voluto ottimizzare sforzi ed investimenti e la scelta mi sembra dettata dal buonsenso. Anziché due squadre ne avremo una sola, ma ancora più forte in quanto potrà contare sulle parti migliori delle due squadre attuali. Come cita lo stesso comunicato, noi avremo la responsabilità delle gare

Anziché due squadre ne avremo una sola, ma ancora più forte in quanto potrà contare sulle parti migliori delle due squadre attuali

e dello sviluppo della parte ciclistica, mentre motore ed elettronica continueranno ad essere sviluppati a Monaco di Baviera. Questo ci garantisce un grande contributo tecnico da parte della Casa madre».

E’ ancora presto per parlare di tecnici e piloti?
«La decisione di schierare un solo team BMW nel mondiale del prossimo anno e di pochi giorni fa e quindi è troppo presto per fare dei nomi. E’ chiaro che cercheremo di prendere il meglio da entrambe le squadre, in modo da non disperdere quel bagaglio di esperienza e di professionalità che ha portato BMW a vincere alcune gare e ad essere in lotta per il titolo mondiale».

Melandri ha un contratto di due anni con BMW
«Al momento non posso pronunciarmi. So che Marco è legato alla BMW da un contratto biennale e spero naturalmente che possa far parte della mia squadra il prossimo anno, però comunicheremo in seguito ed in modo ufficiale quali saranno i componenti del team, piloti compresi.

Restando nel campo delle ipotesi, Melandri potrebbe quindi essere quel top rider al quale tu avevi accennato nel corso dell’intervista che ci avevi rilasciato ad Aragon.
«Come vi dicevo spero che Marco resti con BMW e quindi con noi, ma nei nostri programmi, proprio alla luce di queste recenti decisioni, potrebbero esserci anche due top rider e non uno solo. Saremo il team BMW ufficiale 2013 e quindi le nostre ambizioni non sono state ridimensionate, ma al contrario vogliamo proseguire con forza al raggiungimento degli obiettivi di BMW nel mondiale Superbike, che sono quelli di vincere e di lottare per il titolo mondiale».


Aria di MotoGP in BMW


Queste le dichiarazioni di Buzzoni che naturalmente non può sbilanciarsi, ma deve attendere che BMW comunichi ufficialmente la composizione del team 2013. Da quanto afferma Buzzoni probabilmente Melandri resterà in BMW ed al suo fianco potrebbe esserci un altro pilota in grado di lottare per la conquista del titolo. E a quanto ci è dato di sapere, BMW non sta pensando a Checa, bensì a qualche pilota proveniente dalla GP. Solo voci? Staremo a vedere.

E proprio la MotoGP potrebbe essere il nuovo palcoscenico scelto dalla Casa di Monaco di Baviera per la prossima stagione. Affidando al team BMW Italia la gestione della squadra ufficiale, la casa tedesca ha certamente ottimizzato le spese, ma le ha anche ridotte, in quanto il budget del team di Buzzoni è sempre stato indipendente da quello della Casa madre. Gli sponsor che hanno permesso a BMW Motorrad Italia di debuttare in SBK resteranno al fianco del team italiano e questo comporterà per la Casa tedesca una notevole riduzione dei costi.

Per questo motivo non ci sentiamo di escludere che BMW stia cedendo alle lusinghe della Dorna, che accoglierebbe a braccia aperte quella che è di fatto una delle migliori case motociclistiche mondiali. Dopo aver dimostrato di poter vincere in Superbike, per la Casa tedesca i tempi potrebbero essere maturi per un debutto anche in MotoGP, dove il motore della S1000RR è tra l’altro già presente sulla moto di Colin Edwards che però non si sa se resterà alla guida di una CRT anche il prossimo anno. Potrebbe aver nostalgia del mondiale delle derivate dalla serie.
 

  • loris445098
    loris445098, Rivoli (TO)

    io la vedo cosi

    bmw un team solo con melandri e magari dovizioso se rossi torna sulla yamaha:sarebbe un ufficiale e potrebbe giocarsi il titolo molto piu di quanto non faccia in gp,e ricordiamoci che il prox anno la sbk passerà a mediaset e ditemi quel che volete ma per gli sponsor mediaset non è la7!
  • Vito3346
    Vito3346, Palermo (PA)

    Pensieri e parole.

    Se fossi Valentino….quante considerazioni farei…
    Quando sono passato alla Rossa conoscevo due verità. La prima era quella di sapere di aver lasciato una moto fortissima e competitiva (Yamaha), Una moto di cui ne conoscevo ogni minuzioso dettaglio. Una moto sviluppata in funzione del mio modo di guidare (che poi è lo stesso di quello di Lorenzo), con alle spalle una squadra competente ma soprattutto senza fissazioni o filosofie da seguire se non quella di battere la rivale di sempre: la Honda.
    La seconda verità era quella di sapere (bastava seguirla in pista o ascoltare i commenti di chi la guidava) che la Desmosedici, al contrario, era una moto difficilissima da guidare (ci cadevano tutti), scorbutica e nervosa. Che solo grazie allo stile di guida di Stoner (forse oggi diremmo disgraziatamente) è riuscita a vincere un Mondiale (ma sono contento che abbiano vinto, ci mancherebbe).
    In questi due anni ho fatto di tutto per salire sul gradino più alto del podio con questa moto. Mi sono sacrificato aspettando che la voglia di vincere in Ducati fosse quella di battere, a tutti i costi, i grandi e potenti colossi nipponici. Ma ho scoperto che non è così. Sarebbe stato più facile cambiare la costituzione italiana o far credere che gli asini volano che “snaturare” il progetto (filosofia) Ducati. E’ già davvero tanto se si è passato dal motore portante al telaio in alluminio (ed i risultati mi danno ragione. I piloti Ducati, infatti, adesso non cadono più). Ma il motore a L di 90° non si può cambiare e non si cambierà mai. Si deve vincere con quello. Ho compreso, così, che il disegno di questo motore rappresenta l’anima dell’azienda. Ci ho provato, ne è valsa la pena comunque. Ognuno nella vita ha delle priorità. La mia è sempre stata quella di dimostrare di saper pilotare una moto fino a farle tagliare il traguardo prima delle altre dando spettacolo. Quella della Ducati, invece, è di vincere la gara “commerciale”. E la conformazione dei suoi motori la distingue e la rende unica nel settore. Il mio stile di guida, purtroppo, non si sposa per nulla con una moto che adotta tale motore. Da italiano mi dispiace di più. Sognavo di impennare sul rettilineo con la mia Ducati da vincitore…probabilmente non accadrà mai. Non è colpa di nessuno. Daranno la D16 a Biaggi? Spero di cuore che vincano tanto.
    Io non devo dimostrare nulla. Questi due anni mi hanno, però, segnato…
    Certo, due anni come il 2011 e il 2012 mai me li sarei sognati…non sono mai stato un “saggio” ed un pilota difficilmente lo è…ma mi hanno fatto comunque crescere e maturare.
    Ritengo che posso ancora competere con i migliori piloti di MotoGP. Ovvio, ancora per poco. Proprio per questa ragione devo decidere di intraprendere la strada più breve e sicura.
    Voglio vincerlo questo 10° titolo.
    La Honda mi ha proposto una moto satellite con garanzie di assistenza e sviluppo da moto ufficiale.
    La Yamaha mi ha proposto una moto ufficiale ma da seconda guida.
    L’Audi mi ha promesso tante cose che però attualmente sono solo parole…
    La Suzuki vorrebbe tornare a gareggiare offrendomi la sua prima guida.
    La BMW…ha grandi ambizioni…e bei progetti. E’ da sfida vera.…e le sfide mi hanno sempre affascinato…ma non ho più l’età…non posso più aspettare…Ducati insegna…
    …Certo Audi contro BMW…
    Bella sfida…Biaggi…Rossi.
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