I commenti di team e piloti dopo il GP di Brno
Aprilia Alitalia Racing Team
Dopo il secondo posto di gara 1, Max Biaggi si riprende le chiavi del circuito di Brno con una prova che non ammette repliche. La buona partenza è stata il preludio di un monologo: dal sesto giro in poi, dopo aver superato Rea, Max Biaggi ha impresso un ritmo infernale ed insostenibile per gli inseguitori. I 4,6 secondi di distacco finale la dicono lunga sulla devastante supremazia di Max.Impressionante anche la costanza del Corsaro, sempre a punti in tutte le diciotto manche disputate con ben nove vittorie compresa quella odierna.
Una buona prestazione anche per il compagno di squadra Leon Camier, finalmente a suo agio sul circuito ceco dopo un weekend alla ricerca del giusto feeling. Ottava piazza finale per lui, in attesa della sua gara di casa a Silverstone.
La quinta vittoria nelle ultime sei gare per Max Biaggi lo porta a 352 punti, 68 di vantaggio su Haslam, mentre Aprilia è sempre più leader fra i costruttori con 53 lunghezze su Suzuki ed 82 su Ducati.
Max Biaggi: «Dopo il secondo posto in gara 1 ero comunque soddisfatto anche se, sinceramente, su questa pista mi aspettavo il massimo. Così è stato nella seconda gara: abbiamo fatto qualche modifica alla sospensione posteriore ed al cambio, interventi che hanno funzionato. Dopo essere stato per un po’ dietro a Rea ho constatato di essere più veloce ed ho soprassato, da lì in poi ho spinto al massimo senza pensare al degrado delle gomme e la pista mi ha dato ragione. Ringrazio il mio Team, i ragazzi mi supportano e credono nelle mie indicazioni, come confermano i nostri risultati. Ci sono ancora tanti punti in palio, io non guardo mai indietro e continuo a rimanere concentrato gara dopo gara. E’ questa la filosofia vincente.»
Team Ducati Althea
Prestazione da top ten per Carlos Checa. Lo spagnolo, partito dalla seconda fila grazie all’ottavo tempo fatto segnare nelle qualifiche, ha chiuso la manche della mattina al nono posto mentre nel pomeriggio ha sfiorato la top five, conquistando la sesta posizione.
Shane Byrne ha centrato l’obiettivo che si era prefissato all’arrivo a Brno, ovvero quello di conquistare la top ten della classifica. Dopo aver chiuso gara 1 al dodicesimo posto, “Shakey” è riuscito a passare sotto la bandiera a scacchi della manche del pomeriggio in nona piazza.
Carlos Checa: «Ieri, sia nel corso delle prove ufficiali che nelle libere avevamo un’ottima aderenza mentre oggi, con lo stesso tipo di gomma, non abbiamo trovato il grip ideale stamattina abbiamo provato ad adattare la moto a questa nuova situazione ma in gara scivolava molto. Ho cercato di spingere per conquistare più punti possibili in campionato ma ora la testa è già a Silverstone, una pista molto bella, ricca di storia e sulla quale proveremo a correre di nuovo al vertice.»
Shane Byrne: «In gara 1 non avevamo molto grip e questo ha condizionato in parte il risultato nella seconda manche, invece, ho migliorato molto il mio rendimento, girando oltre mezzo secondo più basso rispetto ai tempi della mattina in una gara in cui tutti hanno fatto fatica ad abbassare il loro limite. Ora conto di guarire completamente dall’infortunio alla mano e di prepararmi al meglio per la tappa di Silverstone. Sulla nuova pista nessuno di noi ha girato e
questo potrebbe essere un fattore molto interessante in vista della gara.»
Genesio Bevilacqua, General Manager di Althea Racing: «Purtroppo con questo caldo la scelta delle gomme diventa una lotteria e alla fine il nostro si è rivelato un week-end difficile abbiamo seguito una strada che non ci ha premiato e che ha condizionato la gara di Carlos, il quale ha rischiato più volte di finire in terra nel tentativo di tenere il passo dei primi. Shane è stato bravo a raccogliere punti in gara 1 e a reagire meglio anche nella seconda manche. Correre con una mano in quelle condizioni non è facile e lui ci ha messo molto del suo. Da domani inizieremo a pensare a Silverstone, da dove anche grazie ad una temperatura più fredda contiamo di tornare con due prestazioni complessivamente migliori».
Team BMW
Un mix di emozioni in casa BMW che a buoni risultati ha alternato la preoccupazione per troppe cadute. Peccato per Xaus caduto men tre lottava per il podio.
Ruben Xaus: «Tutto il weekend è stato davvero molto positivo. Sono rimasto sempre tra i primi. In gara uno ho conquistato il mio miglior risultato in sella alla BMW. Gara due è stata una storia differente. Sono caduto alla prima curva mentre andavo ad una discreta velocità. L’impatto è stato pesante e sono contento di stare bene. È stata chiaramente colpa mia. Stavo lottando per il terzo posto da un po’ e volevo assolutamente conquistare il mio primo podio con la BMW. Il distacco tra Fabrizio e me è stato costante per tutta la gara ma il giro precedente a quello durante il quuale sono caduto stavo guadagnando. Ho semplicemente spinto troppo.
La moto va molto bene adesso, e voglio ringraziare tutto il mio team.
Troy Corser: «Congratulazioni a Ruben e al suo team per il loro miglior risultato ottenuto finora in BMW. Mi sarebbe piaciuto correre oggi, ma non era ovviamente la decisione giusta. Mi sento peggio e allo stesso tempo meglio. La contusione è dolorante, ma è solo questione di tempo. Mi auguro, entro la fine della prossima settimana, di essere in grado di fare qualche allenamento leggero per la parte superiore del mio corpo. Abbiamo in programma un test al Mugello per il martedì prima di Silverstone che sarà l’occasione
per un controllo finale per assicurarsi che io sia fisicamente abbastanza forte. Non vedo l'ora che arrivino le prossime gare».
Berthold Hauser (Direttore BMW Motorrad Motorsport): « Un weekend positivo. Anche se Troy è caduto il Venerdì e non ha potuto correre. Ruben dimostrato che lui e la BMW S 1000 RR sono competitivi. Ha finito quinto la prima gara, che è il suo migliore risultato con il Team BMW Motorrad Motorsport fino ad oggi. Nella seconda gara è stato in corsa per il podio quando purtroppo è caduto mentre combatteva con Michel Fabrizio. Ma queste sono le corse. Siamo lieti che stia bene, e anche Troy sembra essere in via di recupero. Siamo ora in attesa di Silverstone».
Ducati Xerox Team
Un giorno di alti e bassi per Michel Fabrizio e il Ducati Xerox Team sul circuito ceco di Brno; un problema tecnico l’ha fermato in gara 1 ma poi è salito sul podio in gara 2 dopo una bella lotta con Ruben Xaus (BMW). Noriyuki Haga invece, partendo quindicesimo in griglia, ha recuperato molto in tutte e due le manche, chiudendo in sesta e quinta posizione. In Gara 1 Noriyuki Haga è partito molto bene da quindicesimo, recuperando parecchie posizioni per trovarsi già sesto alla fine del primo giro. E’ rimasto alle spalle di Ruben Xaus per tutta la gara ma, anche se è arrivato molto vicino, non ha potuto prendere lo spagnolo. Nell’ultima fase della manche ha sofferto un calo di grip delle gomme e ha dovuto lottare fino al traguardo per tenere la sesta posizione, davanti a James Toseland. Michel Fabrizio invece si è trovato imbottigliato alla prima curva, trovandosi tredicesimo dopo il primo giro. Nei primi cinque giri però è riuscito a recuperare fino all’ottavo piazzamento, arrivando vicino a Toseland e Haga, ma purtroppo si è reso conto di un problema meccanico al motore, e non riuscendo a cambiare marcia, è stato costretto a tornare al box durante il dodicesimo giro.
Gara 2 si è svolta su un asfalto molto più caldo (60°C) e questa volta entrambi i piloti Ducati Xerox sono partiti forte, soprattutto Noriyuki che al secondo giro aveva già recuperato nove posizioni. Michel ha passato Xaus durante il quinto giro per trovarsi terzo, lasciando Ruben quarto con Noriyuki alle sue spalle in quinta posizione. Il pilota romano ha continuato a lottare contro Xaus, ma al quindicesimo il pilota spagnolo è scivolato, terminando in anticipo la sua gara. Fabrizio, ormai troppo staccato dai leader Max Biaggi e Jonathan Rea, non ha mollato ed è passato sotto la bandiera a scacchi in terza posizione. Noriyuki, che per la seconda manche ha utilizzato la copertura posteriore A, più morbida della C utilizzata in gara 1, stava facendo di tutto per tenere la quarta posizione, ma a due giri dalla fine Toseland è riuscito ad avere la meglio, e il giapponese ha chiuso in quinta posizione.
Dopo questo nono round del campionato Mondiale Superbike, Haga rimane in quinta posizione con 172 e Fabrizio rimane in ottava con 147 punti, nella classifica generale. Ducati invece è terza nella classifica costruttori con 276 punti.
Noriyuki Haga (Gara 1 – 6° , Gara 2 - 5°): «Sono riuscito a partire bene in Gara 1 ma è stato difficile recuperare su Xaus. Le gomme non erano male nella prima metà della gara ma comunque ho faticato a spingere e Xaus mi è rimasto sempre lì davanti. Per la seconda gara abbiamo cambiato la gomma ma forse non è quella più adatta al mio stile di guida perché mi sentivo un po’ instabile, non mi dava il feeling giusto. Detto questo, ho potuto recuperare qualche posizione e quinto, anche se speravo di fare molto meglio ovviamente, non è male.»
Michel Fabrizio (Gara 1 – DNF , Gara 2 - 3°): «In Gara 1 mi sono reso conto subito di un problema perché non potevo spingere come volevo, poi la moto ha cominciato a vibrare molto e ad un certo punto non ho potuto cambiare marcia, e ho dovuto rientrare ai box. E’ un peccato perché stavo recuperando su Toseland e speravo di poter fare un buon risultato, forse sarebbe stato possibile arrivare sul podio anche. Gara 2 invece è andata molto meglio. Ci siamo difesi e sono soddisfatto del risultato anche se mi sono dispiaciuto per Xaus ovviamente.»
Team Pata
Il debutto di Jakub Smrz in sella all’ Aprilia RSV4R non può certo considerarsi fortunato. Dopo la caduta nelle prove libere di ieri, che ha condizionato la Superpole, Smrz contava di rifarsi nelle due manche di oggi. Purtroppo invece in gara 1 il pilota è stato travolto a terra dalla moto di Neuchirkner scivolato alla seconda curva. Nella seconda manche invece dopo poche tornate, è rientrato ai box per sostituire la gomma posteriore ruotata sul cerchio, e cercare così di utilizzare la restante parte di gara come test. Dopo alcune tornate però è scivolato senza conseguenze.
Buona prova di Lorenzo Baroni, che chiude al quinto posto una gara disputata tutta all’attacco. Il pilota italiano ha dimostrato di aver raggiunto un buon livello di maturità, gestendo al meglio la mancanza di trazione al posteriore, situazione che durante la gara ha tradito parecchi piloti. Raccoglie così il proprio miglior risultato stagionale, che gli permette di guardare al prossimo round con rinnovate ambizioni.
Jakub Smrz: «Mi spiace per come è andato questo debutto, ma sono molto contento di avere la possibilità di guidare un Aprilia, e credo fermamente in questo progetto. Dobbiamo lavorare per migliorare il feeling soprattutto sull’ anteriore, dove in questo week end abbiamo riscontrato la maggior parte dei problemi. Sono certo che a Silverstone riusciremo ad invertire la tendenza».
Lorenzo Baroni: «Ho faticato molto soprattutto in avvio, quando con il posteriore che scivolava ho preso un paio di imbarcate che non mi hanno consentito di rimanere a contatto con i primi. Poi ho capito come adattare la mia guida alla situazione ed ho recuperato posizioni, salendo sino al quarto posto. Negli ultimi tre giri la gomma era proprio finita, così non sono riuscito a difendermi dagli attacchi di Beretta».
Marco Borciani: «Abbiamo pagato soprattutto la caduta nel finale delle prove libere, a causa della quale abbiamo dovuto partire dalle retrovie, posizione sempre piuttosto pericolosa. Kuba non ha colpa per quanto accadutogli in gara 1, speriamo di avere un po’ più di fortuna nel prossimo round. Merita invece un plauso Lorenzo Baroni, soprattutto per come ha gestito le fasi critiche della gara».
Team Kawasaki Pedercini
Baiocco è partito dalla quinta fila mentre Hayden dalla sesta. In entrambe le gare, nonostante la pista fosse molto scivolosa, tutti e due i piloti del team Pedercini sono riusciti ad andare a punti. In gara uno Hayden ha terminato al quattordicesimo posto mentre Baiocco ha concluso al quindicesimo. In gara due grazie ad un buon passo di gara Hayden ha ottenuto il tredicesimo posto che rappresenta il suo miglior risultato di questa stagione. Baiocco, così come nella prima gara, ha dovuto vedersela con una mancanza di grip al posteriore. Matteo è rientrato ai box per cercare di risolvere il problema, e dopo pochi minuti è tornato in pista ed ha concluso quindicesimo.
Roger Lee Hayden: «In gara uno la mia partenza non è stata buona ed io non riuscivo a tenere il
passo dei piloti che mi precedevano. Da metà gara in poi ho trovato un buon ritmo che mi ha
consentito di arrivare quattordicesimo. In gara due ho trovato presto un buon passo e solo negli
ultimi giri le prestazioni della mia gomma posteriore sono calate ed io ho rischiato più volte di
cadere. Ho preferito ridurre la mia andatura, terminare tredicesimo e raccogliere qualche punto».
Matteo Baiocco: «Sono davvero dispiaciuto in quanto in nessuna delle due gare sono riuscito a
ritrovare lo stesso feeling con la moto che avevo nelle qualifiche di ieri. Ho terminato due volte al
quindicesimo posto ed ho raccolto qualche punto per la mia classifica, ma in gara uno sin dai
primi giri sono stato costretto a ridurre il mio ritmo in quanto la gomma posteriore non aveva più
aderenza. Ho sofferto dello stesso problema anche in gara due, tanto che ho provato a rientrare ai
box per vedere di riuscire a risolvere il problema. La mia squadra ha apportato qualche modifica
alla moto ed io sono rientrato in gara. Spero di avere migliore fortuna nelle prossime gare».
Team Yamaha Sterilgarda
Cal Crutchlow ha iniziato la domenica del nono round del mondiale SBK a Brno con un buon terzo posto. Una bella partenza ha permesso al pilota del team Yamaha Sterilgarda di mettersi nella scia di Rea, in testa dall’inizio. Con il passare dei giri, quando il grip è venuto meno, Cal, ha perduto contatto con il capofila e si è mantenuto secondo prima di essere ripreso da Biaggi che a quattro giri dalla fine lo ha passato relegandolo terzo. Toseland da parte sua non è scattato al meglio dalla decima posizione dello schieramento di partenza è stato protagonista di una discreta rimonta che lo ha portato al settimo posto finale.
Tutto lasciava presagire a una bella seconda gara, ma la fortuna ha girato le spalle a Crutchlow. A causa di un pneumatico posteriore difettoso, Cal, ha gradualmente perduto posizioni e rischiato di cadere. Rientrato ai box, il pilota della Yamaha ha cambiato gomma e rientrato in pista ha siglato il nuovo record della pista di Brno, con l’incredibile crono di 1’59”291, finendo però quattordicesimo.
Un’altra partenza difficile ha relegato James Toseland al 22° posto alla prima curva. L’inglese non si è perso d’animo e ha iniziato una furiosa rimonta che lo ha portato fino al quarto posto.
Cal Crutchlow, Yamaha Sterilgarda World Superbike Team (3°;14°): «Sono deluso perché oggi avevo il passo per vincere. La prima gara non è stata perfetta perché ho accusato un po’ di problemi di grip al posteriore. Abbiamo fatto alcune modifiche ed ero sicuro che sarebbe andata meglio in gara 2. Invece ho fatto 12 giri con una gomma posteriore difettosa e dopo avere rischiato di cadere sono rientrato ai box per cambiarla. I restanti otto giri li ho fatti con un pneumatico nuovo e ho ottenuto il record della pista. Mi dispiace molto non essere riuscito a lottare per vincere, però queste sono le gare e non vedo l’ora arrivi la gara di Silverstone.»
James Toseland, Yamaha World Superbike Team Sterilgarda (7°;4°): «In gara 1 mi è mancata la giusta accelerazione in uscita di curva e finire settimo in quelle condizioni mi ha sorpreso. Al secondo via il launch control non ha funzionato e sono rimasto fermo sulla linea di partenza ritrovandomi in fondo al gruppo. La moto poi ha iniziato ad andare bene e io l’ho sfruttata al massimo e sono riuscito a recuperare subito dodici posizioni e continuando a spingere fino a raggiungere il quarto posto finale.»
Massimo Meregalli, Yamaha World Superbike Team Sterilgarda Manager: «Abbiamo vissuto un weekend altalenante. Avevamo tutto per ottenere grandi risultati oggi, ma siamo stati rallentati da fattori esterni. Cal in gara 1 non ha spinto come ieri in prova, ma è riuscito ugualmente a ottenere un buon terzo posto. Nella sfida successiva la situazione è cambiata completamente. James da ultimo alla prima curva ha rimontato fino al quarto posto. Cal, invece, ha avuto un problema con il pneumatico posteriore che lo ha costretto a fermarsi per cambiarlo. Rientrato in pista ha poi dimostrato che probabilmente quest’oggi era il più veloce.»