Hub Rally-Raid

Africa Eco Race 22. D3, Assa. Maurizio “Gerry” Gerini In Testa! [VIDEO]

- Bella sfida tra Gerini e Stefan Svitko, risolta tatticamente a favore dell’italiano che, due vittorie su 3 Tappe, torna in testa al Rally. Problema per Botturi, ma il Gigante risolve brillantemente. I pensieri di J. L. Schlesser

Assa, Marocco, 20 Ottobre. Buongiorno Africa Eco Race! Jean Louis Schlesser non ha dormito. L’Organizzatore e inventore del Rally tra Monaco Monte Carlo e Dakar ha raccolto i pensieri e fissato un appello alla famiglia. La gente del Rally è una famiglia, la gente di Africa Eco Race è la sua famiglia. Ha rivolto un appello alla massima attenzione. Non era mai successo qui, e la scomparsa di Armindo Carreiras Neves, 52enne appassionato e Campione portoghese di Baja, è quella tragedia che non deve ripetersi. Attenzione ragazzi miei, lo sappiamo tutti che il Rally, anzi il Motorsport in generale, è pericoloso. Non si può cancellare il rischio, ma sinora Africa Eco Race era riuscita a tenerlo lontano, a dimostrarsi sicura oltre ogni dato statistico. Schlesser vuole che non succeda più, e al buongiorno del bivacco di Tagounite ha invitato i concorrenti alla massima attenzione, alla concentrazione assoluta, dal primo all’ultimo metro di ogni giorno di corsa.

Dopo, Schlesser ha dato il via alla terza tappa del Rally, 560 chilometri tra Tagounite e la città di Assa. La Prova Speciale si è avventurata tra le sabbie delle dune dell’erg Chegaga e, mantenendo rotta verso Ovest, ha attraversato una delle regioni desertiche più belle del Marocco. Una lunghissima cavalcata vicinissimi ai confini con l’Algeria e un primo tuffo verso il grande Sud del Paese che è anfitrione perfetto del Rally. Una Tappa bella, però anche molto difficile. Impegnativa. Da lì a poco è stato duello tattico tra Maurizio Gerini e Stefan Svitko. Italia contro Repubblica Ceka. Per la verità anche lo scontro tra di due grandi intelligenze sportive. Ben presto “Gerry”, che partiva dietro, ha raggiunto il non certo loquace Svitko, uno dei più forti “privati” del pianeta Rally-Raid.

Al rifornimento di metà Speciale arriva l’imprevisto. Alessandro Botturi, il vincitore della seconda Tappa, ha un piccolo problema alla sospensione posteriore. Il problema è ancora marginale, ma può degenerare e diventare fatale. Il Gigante di Lumezzane non ci pensa due volte, abbandona la pista principale e raggiunge un piccolo villaggio ai margini della Speciale. Lì si mette all’ombra e, con la calma del caso, riporta la Yamaha Ténéré 700 alle condizioni che gli consentono di riprendere la gara. Non c’è fretta, la Moto è all’Africa Eco Race per il collaudo generale prima di essere messa a disposizione dei clienti sportivi, e quel tempo perso oggi rappresenta un vantaggio domani, per chi sceglierà questa Yamaha più avanti. Botturi, in ogni caso, finirà all’8° posto assoluto ma, in virtù della ovvia penalità per il fuori-rotta, scende al ventesimo. La sua gara, e soprattutto il test della nuova Yamaha sono salvi!

Gerini e Svitko, intanto, hanno continuato insieme alternandosi nel ruolo di apripista, fino a quando l’italiano del Team Solarys non ha pensato che il ritmo stava scendendo, forse un po’ troppo, e che così impostato stava favorendo il francese Flick. Gerini ha così sollecitato Svitko ad alzare un poco il livello di pressione, in modo da allungare sul francese. Al traguardo, non lontano da Assa, 16.000 abitanti, il vincitore è Maurizio Gerini, 4 minuti su Stefan Svitko, ma ben più di 20 su Xavier Flick, terzo. Operazione perfettamente riuscita, come si dice. Gerini, che è alla seconda vittoria su 3 Tappe, torna al comando della Generale provvisoria, Svitko è secondo a 4 minuti, Flick, terzo, a oltre 25. Pol Tarres, Yamaha, e Pal Anders Ullevalseter, KTM, al momento non sono più una preoccupazione per la testa dell’Africa Eco Race. Lo spagnolo e il norvegese viaggiano con un ritardo da Freccia Rossa delle grandi occasioni sulla locomotiva dell’Africa Eco Race.

Momenti di apprensione, ma lo sapeva solo lei, per Francesca Gasperi, unica Pilota-Donna di Africa Eco Race 2022 e stupefacente 14ma assoluta al termine della Speciale di Tagounite. Dopo essere volata e aver rotto parte della strumentazione, Francesca ha visto la fattura aumentare per un paio di insabbiamenti nell’attraversamento delle dune. Per fortuna anche nel Deserto più duro può materializzarsi la figura di un cavaliere, e questo è, nella favola dei giorni nostri, lo spagnolo Jordi Marquez. Il bello di Africa Eco Race: una brutta esperienza che si risolve del degno epilogo di un’altra tappa portata a compimento.

Al Bivacco di Assa anche il Pullman TesoroBus, che come sapete non è un bus di linea bensì tra Italia e Senegal bensì un meraviglioso progetto a carattere umanitario sviluppato, e ora in piena fase di realizzazione, dal gruppaccio di briganti maremmani che risponde al nome (l’abbiamo letto sulla taglia affissa alle porte di Grosseto) di MaremmaDakar. Jean Louis Schlesser, Organizzatore appassionato e gentile, ma soprattutto illuminato, ha voluto che TesoroBus, il progetto di Piero Picchi, Valdimiro Brezzi e la loro banda fosse parte integrante dell’Avventura Africa Eco Race.

Venerdì 21 è il giorno della quarta Tappa, tra Assa e Reimz El Quebir, 450 chilometri di solita storia, che nel glossario del Rally-Raid vuol dire pane per i denti. Noi, Mister Franco ed io, tutto bene. Siano arrivati al bivacco di Assa un po’ tardi, ma possiamo giustificarci: abbiamo trainato un SSV, francese ma non vi diciamo i nomi dell’Equipaggio, incontrato in panne e con una cima di traino in mano. Voi cosa avreste fatto? Rispondete al test e vi diremo se siete degli “Africani” oppure no!

© Immagini Africa Eco Race – Alessio Corradini

  • MarcoG8661
    MarcoG8661, Bordighera (IM)

    Grande Gerry, grandissima Francesca......
Inserisci il tuo commento