Dakar 2012
Dakar 2012, 9a Tappa: Casteu. Tre classifiche
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David Casteu alla fine giunge al traguardo dopo tre ore di "bricolage". Tanti i cambi di motore, anche tra i protagonisti che come gli altri vengono penalizzati da 15 minuti | P. Batini
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Iquique, 10 gennaio 2012
Ci eravamo fermati, ieri, in apprensione per David Casteu, che era fermo sulla pista a cinquanta chilometri da Iquique. L'ufficiale Yamaha stava facendo del "bricolage" per far ripartire la moto in panne. Oggi possiamo dire che non è andata a finire malissimo, ma solo nel senso che poteva finire peggio, ovvero con l'abbandono. Invece David è riuscito a far ripartire la sua moto, dopo ben tre ore di lavoro, ed è arrivato al bivacco, visibilmente stanco e contrariato, tre ore e mezza dopo il passaggio del vincitore della Speciale, Cyril Despres.
Casteu non aveva cambiato il suo motore prima, e lo ha fatto ieri sera, ma forse la panne è solo una circostanza casuale niente affatto legata alla strategia dei cambi. Per lo sfortunato, e simpaticissimo, francese, tutto questo vuol dire un salto indietro nella generale, dal quarto al 23° posto, e l'addio ad un podio che era ancora perfettamente alla sua portata.
Valzer dei 15 minuti - Bis
Si gira più forte al valzer dei motori, ad Iquique. Qui Piloti e Team hanno cominciato a fare sul serio, e le nuove unità sono finite dentro i telai di Despres, Coma, Barreda, Gonçalves, Ullevalseter, Faria, Rodrigues Filho, Aubert, Gomez, Bianchi Prata e Lesely. Meno cambi rispetto alla giornata precedente, ma con una maggiore densità di nomi di prestigio. Restano con il propulsore "originale", al momento, e sempre parlando di pezzi da 90, Helder Rodrigues, Svitko, Viladoms, Farres, Pedrero, Pain, Botturi e Duclos (che i suoi guai li ha già passati prima di arrivare al bivacco ed ha giurato di arrivare a Lima senza più toccare un bullone della sua Aprilia). Tre classifiche, un po' di matematica
Dicevamo del pitstop motori e lo facevamo somigliare a quella fase tattica introdotta nella Formula 1 con rifornimenti e cambio gomme. Il soggetto ha preso proprio questa piega, e complica un tantino le cose quando si tratta di stilare le classifiche. Il dovere di cronaca già salta lo "scratch", vale a dire l'ordine di arrivo in tempo reale sotto lo striscione del traguardo, e si va direttamente ai tempi corretti in funzione dell'ordine di partenza. Solitamente è "attendibile". Volendo essere tempestivi ecco che le eventuali penalità sfuggono obbligatoriamente al conteggio di classifica. Il caso più eclatante, tanto per tornarci sopra, è quello del tempo restituito a Despres & Co. l'altro giorno. La decisione è arrivata alla sera, a giornali chiusi, ed in quel caso è ben valsa la pena di un ritorno specifico sull'argomento, altrimenti sarebbe morta lì. Adesso entra in ballo la questione dei motori cambiati e delle conseguenti penalità comminate. L' esempio è a portata di mano. Leggiamo la classifica fornita al termine della Speciale: Despres, Coma, Barreda, Rodrigues, Gonçalves, Ullevalseter. Ma, come abbiamo visto, Despres, Coma, Barreda, Gonçalves e Ullevalseter hanno cambiato motore, ed hanno ricevuto i 15 minuti. Morale: la classifica della nona tappa è la seguente: Rodrigues (che vince la tappa), Despres, Svitko, Viladoms, Verhoeven, Coma, Farres, Zanol e Barreda (con quest'ultimo che era terzo e piomba al decimo posto). La generale risente meno della prospettiva 15 minuti perchè Despres e Coma mantengono la distanza di 2 minuti e mezzo, e Rodrigues guadagna un quarto d'ora ma gliene mancano sempre tre, di quarti, per raggiungere la testa della corsa. L'ordine di partenza della Speciale odierna, invece, fa riferimento alla classifica della Speciale di ieri, poichè la penalità per il cambio del motore si applica alla tappa ma on può essere considerata acquisita durante lo svolgomento della Speciale. Di fatto: Despres parte per primo, Coma per secondo, Barreda terzo,e così via...Piero Batini
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