Tecnologia

Batterie al grafene. La tecnologia che raddoppia l'autonomia?

- Dalla ricerca cinese arrivano le batterie al grafene, che promettono autonomie fino ad oggi insperabili
Batterie al grafene. La tecnologia che raddoppia l'autonomia?

I problemi dell'elettrico, sia su due o quattro ruote, sono principalmente due: costi e autonomia. Le persone non sono ancora pronte a spendere così tanto per veicoli che ancora non hanno autonomie comparabili con i motori termici. Non trascurabile è anche il tempo di ricarica in confronto a quelli di rifornimento, ma se avessimo veicoli elettrici che ci permettono di percorrere centinaia di km, l'ansia da ricarica sicuramente diminuirebbe: Immaginate un'automobile in grado di fare 1.000 km con un "pieno", o una moto che ne fa 500. 

Ogni mese si legge di nuove tecnologie, e ad ogni nuovo modello (dal monopattino alle auto) l'autonomia aumenta.  Però non c'è ancora stato il grande passo, quello che permette alla mobilità elettrica di svoltare veramente. Ma... ma potremmo essere alla vigilia di questo passo. Sì perché il marchio cinese GAC ha sviluppato una nuova tecnologia con batterie che utilizzano il grafene anziché che il litio: queste garantirebbero prestazioni fino ad oggi solo sognate. 

Il grafene, già usato in alcune batterie per i cellulari, offre due tipi di vantaggio: il primo riguarda i tempi di ricarica che (nel caso di un'automobile con un range di 300 km) si ridurrebbero a solo 8 minuti per arrivare all’80% e 10 minuti per il 100%. Il secondo invece riguarda l'autonomia, poiché il grafene permette di immagazzinare 275 Wh per ogni kg di batteria, e questo porterebbe un enorme incremento di range ai veicoli: un'automobile infatti potrebbe arrivare ai 1.000 km con una singola ricarica. Per quanto riguarda le "due ruote", prendiamo ad esempio la Vespa elettrica 70 che ha (alla massima velocità) un'autonomia di 70 km con una batteria da 4.200 Wh, e un peso di 25 kg. Se fosse in grafene - calcolatrice alla mano - avrebbe una batteria da 6.875 Wh e sarebbe in grado di percorrere 115 km. Numeri davvero interessanti.

  • Alberto101
    Alberto101

    Ci si dimentica spesso di uno dei principali problemi delle batterie, ben piu' dell'autonomia: i tempi di ricarica. Ho una vecchia 350 con serbatio da 7 litri , quindi autonomia circa 150 (se non tiro troppo). Ci sono partito in viaggio senza problemi, sapendo che la "ricarica" la posso fare in moltissime stazione e prende pochissimi minuti.
    Con la tecnologia attuale aumentano l'autonomia aggiungendo batterie, cioe' aumentando il peso (che fa diminuire l'autonomia) e aumentando i tempi di ricarica: mi pare un'equazione senza soluzione. Fino a quando non ci saranno batterie con tempi di ricarica accettabili (ordine di minuti), l'elettrico rimarra' solo una nicchia (e pure per ricchi).
    Poi occorrera' pensare alla rete di distribuzione se si vuole che si diffonda l'uso dell'auto o moto elettrica
  • Stiducatti
    Stiducatti, Corsico (MI)

    Per fortuna cominciano a capirlo anche i sassi che l'elettrico NON È la risposta alla necessità di abbattere l'incidenza dei nostri scarti sulla vita utile del pianeta. Come ho avuto già occasione di scrivere, viviamo immersi in un sistema economico che è un del tutto artificiale, pensato e creato da quattro nerd disadattati laureati in qualche prestigiosa università americana e che come obbiettivo intrinseco non ha la persona, l'evoluzione, ma solo sé stesso e il vantaggio di chi lo sa e ha le risorse per manipolarlo. Il 'consumo' è la sua base portante e il mondo dell'auto rappresenta in maniera esplicita la completa follia che sta alla base di questa tortura in cui affoghiamo.
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