Siamo abituati a pensare al continente africano come a un baluardo di arretratezza un po' sotto tutti i punti di vista. La tecnologia dei trasporti non fa eccezione, ma la realtà dei fatti è differente. Ci sono governi molto sensibili alle questioni ambientali che investono nell'elettrificazione. Al pari le aziende iniziano a credere alla mobilità a zero emissioni e di conseguenza ad investire. E' il caso ad esempio del gigante panafricano dell'e-commerce JUMIA che di recente ha stretto un accordo con la californiana  BILITI Electric. La partnership porterà all'elettrificazione dei piccoli furgoncini a tre ruote usati per le consegne in Kenya. I tuk-tuk green si affiancheranno a quelli già in uso andando a rendere sempre meno inquinante la flotta di veicoli. Il Kenya è anche uno stato particolarmente attento a queste tematiche e il 90% dell'elettricità utilizzata nel Paese è generata da fonti rinnovabili. I furgoni commerciali BILITI Electric hanno un'autonomia di 100 km e le batterie potranno essere sostituite in pochi minuti. POtranno viaggiare a una velocità di 50 km/h e trasportare un carico di 500 kg.

"Sfruttare la tecnologia per migliorare la vita quotidiana in Africa  - ha spiegato il CEO di JUMIA Kenya Juan Seco - è il primo pilastro della strategia di sostenibilità di JUMIA. Ci impegniamo a costruire una catena di approvvigionamento che riduca al minimo l'impatto ambientale delle nostre operazioni. L'introduzione di questi veicoli elettrici nella nostra flotta di consegna dell'ultimo miglio di oltre 3000 furgoni è una pietra miliare nel nostro viaggio verso la realizzazione dei nostri obiettivi ESG".

"Siamo entusiasti di questa partnership poiché JUMIA è un'entità in crescita sulla strada della redditività - ha dichiarato il co-fondatore e co-CEO di BILITI Electric Rahul Gayam. I costi di consegna dell'ultimo miglio rappresentano il 53% del costo totale della spedizione. I veicoli elettrici aiutano a risparmiare sui costi maggiori rispetto a qualsiasi veicolo con motore a combustione interna".