eBike truccate? Ecco come si rischiano 7.500 € di multa
Il Consiglio dei ministri ha approvato una serie di leggi che andranno a modificare l'articolo 50 del Codice della strada. In pratica sono in arrivo chiarimenti per disciplinare le eBike e per rendere più semplice punire i furbetti che truccano le eBike. E' ormai piuttosto frequente vedere biciclette che sfrecciano senza che nessuno pedali oppure che viaggiano ben oltre il limite dei 25 km/h stabilito per legge.
Il testo recita: "chiunque fabbrica, produce, pone in commercio o vende velocipedi a pedalata assistita che sviluppino una velocità superiore a quella prevista dal comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.084 a euro 4.339".
Anche chi agendo sull'elettronica della bici modifica le prestazioni va incontro a sanzioni salate. "Alla sanzione da euro 845 ad euro 3.382 è soggetto chi effettua sui velocipedi a pedalata assistita modifiche idonee ad aumentare la potenza nominale continua massima del motore ausiliario elettrico o la velocità oltre i limiti previsti dal comma 1".
Le bici risultano truccate non solo se superano i limiti di velocità e potenza, ma anche se in qualunque modo viene bypassato l'obbligo di pedalare durante il funzionamento del motore. Le responsabilità non sono però solo di costruttori, assemblatori, grossisti, commercianti al dettaglio e meccanici, ma anche di chi si trova alla guida della bici manomesse. La nuova versione dell’articolo 50 mette specifica che le eBike truccate vanno considerate al pari di un ciclomotore (ai sensi e per gli effetti dell’articolo 97) e quindi incorrono negli stessi obblighi (targa, assicurazione, casco, etc...). Chi viene fermato si troverà quindi una somma di multe (previste dagli articoli 97, 171 e 193) che può arrivare a diverse migliaia di euro anche superare i 7.500 euro.
Novità anche sul fronte dei rider. "I velocipedi adibiti al trasporto di merci devono avere un piano di carico approssimativamente piano e orizzontale, aperto o chiuso, corrispondente al seguente criterio: lunghezza del piano di carico × larghezza del piano di carico ≥ 0,3 × lunghezza del veicolo× larghezza massima del veicolo". Una norma per aumentare la sicurezza in primis dei corrieri. Per questi mezzi, proprio per venire incontro a nuove necessità, il limite della potenza massima sale da 0,25 a 0,5 kW.
In barba alla norma vigente.