Alla vigilia del Giro d'Italia, il quadro del settore bici in Italia - è il caso di dirlo - è rosa con una bilancia commerciale che fa segnare un più 43milioni di euro sul 2017. Nonostante il totale delle vendite abbia segno negativo rispetto allo scorso anno (5,5%) il comparto sta bene e la virata verso l'elettrico è sempre più evidente. Se si scorporano infatti i dati forniti da Ancma si nota come le bici tradizionali registrano una flessione del 7,6% mentre le biciclette a pedalata assistita segnano un +16,8%, con 173.000 pezzi venduti.

Anche i numeri della produzione confermano il trend. Se infatti il totale rimane pressoché invariato con 2.445.000 bici prodotte, la percentuale di quelle elettriche è cresciuta del 290% in più rispetto al 2017 e raggiunge le 102.000 unità. Due le considerazioni: la prima è che la politica di antidumping UE sulla concorrenza sleale delle biciclette elettriche provenienti dalla Cina ha funzionato e la seconda è che se il numero di bici prodotte è lo stesso e quello delle bici è praticamente quadruplicato significa che in Italia si sono prodotte meno bici muscolari.

Anche le esportazioni in termini numerici sono in calo e passano da 1.556.000 nel 2017 a 1.363.000, ma il sommando bici e eBike si raggiunge un volume di 183 milioni di euro.

Il settore delle due ruote a pedali quindi gode di buona salute e la bicicletta sta lentamente diventando un'alternativa ai tradizionali mezzi di trasporto urbani. Lo dimostra il costante successo che i servizi di sharing registrano nelle città con un +147% solo nel 2017 e una flotta di circa 40mila mezzi sul territorio.