Elettrico? No, ibrido. Sym al lavoro sullo scooter PE 3 con autonomia esagerata (col trucco)
Benché Taiwan sia uno dei poli tecnologici mondiali la Casa taiwanese Sym, i cui scooter sono ormai da molto tempo tra i più apprezzati anche qui in occidente, al momento non si è ancora lanciata veramente nella mischia per quel che riguarda l'elettrico. Sul sito global si nota una prima gamma a batterie ma sono modelli che ancora non vengono distribuiti qui da noi. A maggior ragione, dunque, fa notizia il prototipo che risponde alla sigla EP3 che propone, però, non un'alimentazione totalmente elettrica bensì ibrida per poter aggirare uno dei limiti maggiori delle batterie, ovvero l'autonomia.
Da 35 km si passa a 300. Ma con la benzina...
Il motore elettrico dell'EP3 ha una potenza di 4 kW (5,5 CV) ed è quindi allineato a prodotti già presenti sul mercato. La batteria però è agli ioni di alluminio e questa è una particolarità. Chiaramente l’alluminio è molto più comune del raro litio, il che rende teoricamente le batterie più economiche. Inoltre - altra ottima notizia - sono più facili da riciclare. Gli esperti dicono che anche la durata possa essere maggiore così come il fatto di avere materiali chimicamente più stabili con un intervallo di temperature più ampio. Altro vantaggio è la rapidità di ricarica, con una densità di potenza molto maggiore rispetto agli ioni di Litio. Di contro, però, la densità energetica è molto inferiore, poco più della metà, e per farla spiccia minore è la densità energetica minore sarà l'autonomia. Ecco dunque che questo tipo di celle non sembrano essere l'ideale per un veicolo elettrico. A meno che non si tratti di un veicolo ibrido...
Ecco qui l'idea di questo concept. Le batterie forniscono giusto 35 km di autonomia, quindi sufficienti al tragitto urbano ma non abbastanza per ambire ad una gitarella più lunga, ma a bordo c'è un tradizionale motore a combustione che funge da range extender o... da generatore per dirla più volgarmente. Si accende da solo non appena la tensione della batteria scende da 75 a 60 volt, e bruciando benzina genera elettricità portando così l'autonomia fino a 300 km.
Però viene normale chiedersi perché non avere solo un motore a benzina allora? Non sarebbe più semplice?
Certamente sarebbe più semplice, ma non avremmo almeno tre dei vantaggi promessi da questo EP3. Il primo è di poter circolare in elettrico senza emissioni laddove serve quindi nel centro urbano; il secondo è di poter sfruttare i benefici in termini di accelerazione e comfort della trazione elettrica ma soprattutto il terzo e più importante vantaggio è che il motore endotermico in questione (la cui cubatura non è ancora stata diffusa, ma presumiamo sia piuttosto piccola) consuma molto meno di un normale motore a benzina per trazione. Sarebbe in grado di far fare al motore elettrico 90 km con un litro di benzina. Il serbatoio è di tre litri e questo aggiunge ai 35 km iniziali altri 270 chilometri di range.
Al momento non sappiamo se Sym metterà in produzione questo EP3 ed eventualmente in che tempi, ma di certo è una proposta alternativa che potrebbe significare una soluzione appetibile per chi, ad esempio, pur abitando in città non ha facile accesso alla ricarica.