Cronaca

Monopattini elettrici. 13enne muore nel milanese

- Il ragazzo è caduto mentre provava il monopattino di un amico. Stava circolando su una pista ciclabile, ma non indossava il casco
Monopattini elettrici. 13enne muore nel milanese

Un 13enne ieri pomeriggio stava percorrendo la ciclabile di viale Antonio Gramsci a Sesto San Giovanni quando è caduto battendo la testa. Era alla guida di un monopattino elettrico chiesto in prestito ad un amico e al moneto dell'impatto non indossava il casco. E' stato immediatamente trasportato all'ospedale Niguarda di Milano dove è arrivato in condizioni disperate. I trami al torace e alla testa sono risultati fatali e il ragazzo è morto poco dopo essere arrivato in ospedale. 

Carabinieri e agenti della Polizia locale di Sesto San Giovanni stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente. Dalle prime informazioni pare che il giovane avesse chiesto in prestiti il monopattino ad un amico e che fosse la prima volta che lo guidava. E' probabile quindi che abbia perso il controllo e sia caduto battendo pesantemente la testa. 


Il procuratore della Repubblica Claudio Gittardi della Procura di Monza indagherà se ci sono altre persone coinvolte nell'incidente e soprattutto ha predisposto verifiche sul mezzo per assicurarsi che sia omologato e che rispetti i limiti di velocità stabiliti per legge (25 km/h).


Foto: MilanoToday

  • Paolo661511
    Paolo661511, Castel San Pietro Terme (BO)

    Sale la preoccupazione degli amministratori locali. Vedo già convulsi tentativi di correre ai ripari. Casco, limiti di velocità, assicurazioni...manca solo che vogliano abolire i marciapiedi, troppo pericolosi per bici e monopattini...

    E zero controlli. Assoluta impunità. D'altronde, li scelgono per quello.

    Unica soluzione, peraltro economica: targhino come i 50ini.
  • MAXPAYNE IT
    MAXPAYNE IT, Fusignano (RA)

    Ecco un altro ,che ci rimette la vita per colpa primo ,sua,perche' non aveva il casco,secondo,per colpa di quei cessi dalle ruotine da passeggino.
    Mi son sempre chiesto che cavolata siano questi cessi elettrici e chi ha avuto il coraggio di concederne l'omologazione,che testa di ca... sia.
    Non ci vuole einstein a capire che specie sulle nostre disastrate strade e molto spesso disastrate piste ciclabili la minima irregolarita' dell'asfalto,o buca,sia una trappola mortale per questi frullini.
    La sicurezza impone UNA RUOTA ALTA,quando il fondo e' irregolare,non una ruota da PUFFI.
    E' logico che una ruota cosi' piccola appena incontra un minimo ostacolo che puo' essere anche una crepa dell'asfalto,provoca instabilita',sempre se non si impunta,causando la caduta del guidatore.
    Se poi questi non indossa manco un caschetto,ecco i risultati.
    Fosse per me quei cessi elettrici finirebbero tutti nella pressa e si tornerebbe alla bicicletta,che ha ruote molto piu' grandi e garantisce piu' stabilita'.
    Poi possiamo discutere se parlare di bici elettrica o meno,ma questi cessetti elettrici sono un pericolo per chi li guida e per la circolazione in generale.
    Vogliamo dire anche che buona parte dei possessori di queste supposte col manico,li hanno sbloccati e raggiungono velocita' assurde,per la boiata di mezzo che e'? Diciamolo va'.....
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