Xavi Forés: “Orgoglioso di quanto ho fatto con il team Barni Racing in SBK”
A Xavi Forés non è bastato vincere il titolo di pilota privato più veloce della Superbike, e nemmeno contribuire in maniera determinante alla grande crescita del team Barni Racing, portandolo cinque volte sul podio in quella che è stata senza dubbio la migliore stagione in Superbike sia per il pilota spagnolo che per la squadra di Marco Barnabò.
Purtroppo il motociclismo è uno sport costoso, e Forés, come lui stesso afferma in questa intervista, non è stato in grado di portare in dote il budget del quale la squadra aveva bisogno.
Purtroppo Xavi ha saputo tardi di non essere stato confermato, e questo gli ha probabilmente impedito di trovare una sistemazione in quel mondiale Superbike che per lui ha sempre rappresentato il principale obiettivo della sua carriera. E ora che lo aveva raggiunto, e aveva dimostrato tutto il suo valore, ecco che lo deve abbandonare.
La possibilità di emigrare in Inghilterra, che ai tempi della nostra intervista sembrava probabile, ora è diventata una certezza, e fortunatamente il pilota spagnolo ha da poco firmato un contratto che lo lega al team Honda UK nella Superbike Inglese.
Dopo aver debuttato nel 2001 nel campionato mondiale 125, Xavi ha successivamente corso nel mondiale Supersport, nella Stock 1000 (vincendo il campionato Europeo in prova unica nel 2013) nella Stock Extreme Spagnola (vinta nello stesso anno) nel IDM tedesco (vincendolo nel 2014), e naturalmente nel mondiale Superbike.
Il prossimo anno Forés disputerà quindi il BSB, una soluzione di ripiego, con la speranza che per lui in futuro si possano riaprire le porte del mondiale delle derivate dalla serie.
A parte le squadre ufficiali, ( Kawasaki e Ducati ) che almeno un pilota in grado di vincere il mondiale se lo possono permettere, pagandolo il necessario, i team privati devono fare i conti con il budget messo a loro disposizione dagli sponsor che spesso e volentieri influiscono in modo determinante pure sulle scelte dei piloti da utilizzare.
Succede pure che sia lo stesso pilota in grado di racimolare la cifra che serve al team per essere della partita.
I famosi piloti con la valigia che non deve essere considerato uno scandalo o sminuente anzi.
Inutile girarci intorno, gli sport motoristici sono costosi e se un aspirante pilota si sente in grado di provare deve avere a disposizione tanti soldi: suoi o di qualcuno che crede in lui.
I team privati non sono li per fare beneficenza, per loro è un lavoro: regola n° 1 racimolare la cifra necessaria a disputare l'intero campionato e se la cifra dipende dal pilota è logico che per gli altri non esiste nessuna possibilità.
Fores è sicuramente un buon pilota ma probabilmente non così tanto da essere preso in considerazione dalle 2 case presenti ufficialmente.
Una volta svanita la possibilità di proseguire con il team con cui ha corso nel 2018 che fra l'altro è stato al di sopra delle aspettative, per lui ogni altra sistemazione sarebbe dovuta essere peggiorativa: correre "gratis" per un team che non gli avrebbe permesso di ripetere gli stessi risultati.
Forse è meglio così, se lui parteciperà al campionato SBK inglese con un buon team potrebbe guadagnare di più e pure vincerlo il campionato.
Avrebbe inoltre tutto il tempo necessario a cercarsi una sistemazione degna per ritentare Il prossimo anno.
Valentino Masini