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Casa Azzurra ci racconta la Sei Giorni della Finlandia

- Casa Azzurra è volata in Finlandia per studiare al meglio l'organizzazione della Sei Giorni del centenario, che nel 2013 sbarcherà in Sardegna. Tante le curiosità dell'edizione 2011
Casa Azzurra ci racconta la Sei Giorni della Finlandia


La mia prima Sei Giorni

Cosa ci fanno 2 sardi in Finlandia in pieno agosto? Il 90% di voi risponderebbe: a caccia di "fauna" locale. Ma per carità! Il capitolo donne possiamo già chiuderlo qui ed anzi, per chi abbia intenzione di partire con tali intenti, do il consiglio di rimanere in Italia, magari sulle nostre coste, almeno si evita 6000km di viaggio!
Io e il mio socio, Sergio, del Motoclub Gallura Off&Road siamo stati assoldati per far parte della spedizione della Casa Azzurra per la International Six Days of Enduro del 2011, per imparare, vedere, annotare e criticare tutto il possibile per la futura organizzazione della ISDE 2013 nella nostra Olbia.

Sveglia all'alba del 5 agosto e lasciamo la nostra calda e caotica estate, per dirigerci alla volta di Helsinki per poi raggiungere dopo 100km Kotka, sede dell'evento.
La sera arriviamo giusto in tempo per cena (in Finlandia è alle 6!) nell'albergo prenotato dalla Federazione Motociclistica Italiana, dove fra piloti della Maglia Azzurra, meccanici, CT e dirigenti, veniamo accolti da circa 50 persone, un imponente staff che da anni, organizzato di tutto punto, viaggia, coordina e supporta tutto il reparto sportivo dei nostri piloti azzurri.
Il sabato, sveglia all'alba (per modo di dire, dato che li il sole sorge alle 3 di notte e tramonta alle 23:30) e via in auto a fare le ultime verifiche dei luoghi di Prova Speciale per memorizzare sui GPS i luoghi esatti e il modo più rapido per raggiungerli e verificare gli stalli dove andranno posizionate le Assistenze e i Service pre e post speciale.

Di pomeriggio visitiamo il Paddock, realizzato sfruttando un porto mercantile di Kotka, con nostro stupore notiamo che l'attenzione all'immagine e alla comunicazione dell'evento a livello urbano, è stata pressoché ignorata! Non un arco gonfiabile di partenza, non bandierine delle nazioni sui lampioni, pochissima cartellonistica, insomma poco colore e poca vivacitá, ma ci dicono che ciò e normale nella loro cultura! Lo stallo di Casa Azzurra, al contrario, addobba mezzo paddock e contiene, oltre all'imponente hopitality, dove "pranzeremo" ogni giorno, anche tutti gli altri truck dei team e case che si sono resi disponibili per dare assistenza ai piloti della Maglia Azzurra.
La sera c'è gran fermento per la Cerimonia di apertura della ISDE con la tradizionale parata delle Nazioni, quindi rapida doccia, divisa e trasferimento ad Hamina, ex città-arsenale ai tempi dello Zar quando la Finlandia era per buona parte Russa. La parata si svolge in una bellissima e scenografica piazza d'armi circondata dalle antiche stalle dello Zar e coperta da una imponente tensostruttura con circa 5000posti a sedere. Sfiliamo insieme alle altre nazioni e sfoggiamo anche la nostra bandiera dell'Italia abbinata a quella dei 4mori della Sardegna e per 10 minuti ci sentiamo, anche noi, gli atleti della Nazionale.

Lo spettacolo di apertura è bello ed entusiasmante con artisti locali ed una banda che, più che militare, sembrerebbe pop.
La notte corre veloce fra i pochi locali della nostra Kotka, dove la vitalità della gioventù locale stenta a farsi notare, mentre emerge molto di più il loro lato introverso e notevolmente dedito all'alcool. Domenica, giornata di vacanza e la dedichiamo ad una classica gita fuori porta, verso il confine russo, a Lappeenranta, cittadina sul lago con i più grandi castelli e scenografie di sabbia della Finlandia. Di sera maxi riunione con i nostri Dirigenti della FMI per organizzare mezzi,personale e spostamenti,con tutto il necessario, per le varie Speciali. Il lavoro è complesso ma lo staff è composto da personale esperto quindi l'intesa è diretta e immediata e  ognuno conosce il proprio ruolo. Non si sgarra e nulla si lascia al caso, stiamo lavorando per la Nazionale.

La notte c'è trepidazione perché lunedì comincia la ISDE e le Nazioni in competizione sono tante e molte sono davvero forti e assetate di successo.
Lunedì: sveglia alle 6:30, colazione, si preparano i panini per un breack di mezza mattina e via, alla volta di Sacsaangas, prima P.S. tutto bosco di pini e betulle, terreno sabbioso e a tratti fangoso, piove. Al primo passaggio i nostri e tutti i piloti lamentano tempi assai stretti dei controlli orari, dovuti al cambio delle condizioni del terreno che ha reso parecchio più complesso quello che prima doveva essere un trasferimento "da fare in bicicletta". Si prevede giornata dura.

I finlandesi Salminen, Remes, Tarkkala e Seistola mettono le ali e risultano una spanna sopra tutti, gli unici che riescono a tenerli testa sono il nostro Super-Salvini, lo spagnolo Cervantes e l'americano Casselli. Il giovane Oldrati, non pienamente in forma, abbandona la gara e al nostro Manzi si infila una vite nel pignone che lo porta ad una penalità di 20min con ulteriori 10 per essersi intrappolato in una fangaia mortale.  Come prima giornata non c'è male! Il morale in Casa Azzurra è sotto i tavoli, il Vaso (il trofeo degli Under 23) ormai è perso. I dirigenti e i CT analizzano i tempi delle prove e gli scarti per ipotizzare gli sviluppi della gara.
Giornata 2: come la prima, ormai le speciali si distinguono per piste piene di woops dove conta tantissimo la resistenza e le doti crossistiche dei piloti. Oggi io sono alla P.S. di Kimi e dopo aver dato assistenza e preso i tempi ai piloti, mi godo i passaggi dei fuoriclasse che volano su questi terreni così complessi e tecnici e mi immedesimo con i piloti dei Club, che rappresentano il 50% degli iscritti, per lo più amatori che cercano di portare a casa, più che il risultato, la soddisfazione di aver finito una gara così epica come questa.

Il giorno 2 si distingue per il ritiro del nostro Salvini per un problema tecnico e al ritiro della patente a Maurizio Micheluz, che nonostante fosse collega del poliziotto finlandese, non è riuscito a cavarsela con le inflessibili Autorità di Polizia e con gli incomprensibili limiti di velocità. Amen questa 6 giorni è partita male, anche il Trofeo è perduto, ce ne facciamo una ragione e andiamo avanti.
A questo punto non ci rimane che tenere d'occhio le altre nazionali, facendo il tifo per i bravissimi Spagnoli che hanno combattuto fino all'ultimo per arginare la supremazia finlandese e dando supporto ai nostri Azzurri ormai decimati!
Il terzo,quarto e quinto giorno volano rapidi fra prove magnifiche su ex cave sabbiose e impianti sciistici pieni di fango.

I ragazzi del Vaso tengono duro per superare l'Inghilterra e il giovane Philippearts da il meglio di se sui tracciati crossistici ed è uno spettacolo vederlo volare sui salti, che grinta sulle woops, non molla mai! Nel Trofeo, Manzi non perde un colpo e da esempio di professionalità e tenacia, cercando di portare a casa in ogni speciale un tempo migliore per la squadra, bravo davvero! Anche D'Ambrosio, Redondi, Beconi, Botturi e Martini si impegnano ma i percorsi sono viscidi  e scappa sempre qualche scivolone di troppo. Poi le sabbie finlandesi non perdonano, o ci si allena su percorsi simili o è una battaglia persa.
Venerdì sera, si esce, ormai con l'amaro in bocca ma ci si prova almeno a godere la movida locale: come non detto! alle 9 i ristoranti ci rimbalzano e dobbiamo accontentarci di pizza al taglio da un emigrante albanese che ha vissuto 8 anni a Bari. Ci racconta tutto sugli usi e costumi locali e non vede l'ora, anche lui, di rientrare in Italia o in Albania dove almeno non si va a -26 gradi e non si fa l'inverno con 4 ore di luce solare.

Sabato mattina, ultima giornata di gara, prova di cross a batterie di 40. Prima partono i club divisi per classi e per ordine di arrivo dei giorni precedenti: fast e slow. Fra questi spicca il nostro Maurizio Gerini, che ha dato prova di grande caparbietà portando a casa un ottimo risultato, degno di un pilota della Nazionale. Lo apprezzo soprattutto per lo spirito con il quale ha affrontato i giorni di gara, sempre allegro, sorridente, grintoso ed educato. Si guadagna un 9 in pagella. Arrivano le batterie del Vaso e uno strepitoso Bruschi ci ha sorpreso con una manche sorprendente: primo su tutti e gran distacco, Forza Italia.

È l'ora delle donne: delle 15 in partenza ne arrivano, al 6 giorno, solo 8. Tutte molto brave e tenaci che sicuramente hanno da insegnare anche a molti maschietti. Il tifo è tutto per loro, indistintamente dalla nazione.
Ora si fa sul serio E1,E2,E3: esplodono i finlandesi e stracciano tutti,ma a gran sorpresa i portoghesi Correjra e Felija fanno ottimi piazzamenti così come gli imbattibili Ivan Cervantes e Kurt Casselli. Peccato per il nostro Manzi che rimarrà bloccato al cancelletto senza poter rimontare troppo. Sensazionale il giovane Dany Phlippaerts che, bloccato in un maxi tappo alla prima curva, riesce ad uscirne quasi ultimo e concludere quarto, superando anche in volo 2 piloti. La classe è di casa! Bravo Dany, grande ragazzo,ottima promessa dell'enduro.
Si torna a casa, si preparano i bagagli e si va al Paddock a fare il tradizionale scambio-baratto delle maglie delle altre nazioni per poi dirigerci alla cerimonia di premiazione: Finlandia primi, Spagna secondi, USA terzi.

Bellissima e scenografica quanto pazza l'esibizione del gruppo dei Sheep Skulls dell'Isola di Man, storico gruppo di matti che da anni seguono le 6 Giorni con abiti vintage su motociclette ancora più vintage allestendo balletti e parodie in giro per le Prove Speciali. Obbligatoriamente invitati in Sardegna!
Non si dorme, l'aereo per l'Italia è alle 7 e tanto vale divertirsi con i nostri ragazzi che, seppur amareggiati dal risultato, sono pur sempre un'ottima squadra di divertenti Italiani.
L'esperienza acquisita è tanta. Abbiamo notato pregi, difetti ed esigenze di un'organizzazione e di un evento così complesso come la ISDE che ci ha dato tanti spunti di riflessione che dovremmo mettere a frutto nel miglior modo possibile. Ci si rivede in Sassonia, Germania per la ISDE 2012, ma dal 16 agosto siamo già al lavoro per la nostra ISDE del centenario. Siete tutti invitati!

Alessandro Marzi

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